Lo xenodochio di San Romerio


Publiziert von cai56 , 6. Januar 2024 um 12:17. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 4 Januar 2024
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-GR 
Zeitbedarf: 6:15
Aufstieg: 1191 m
Abstieg: 1191 m
Strecke:parzialmente circolare 21,01 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano a Tirano lungo le statali 36 e 38; al centro della città, ad un semaforo, si svolta a sinistra in direzione Baruffini. Da qui si prosegue verso Prà Baruzzo e Prà Campo; al tornante di Q 690m proseguire diritto lungo una strada strettissima (qualche centonaio di metri) fino a Piazzo. Piccolo slargo di parcheggio.

Questa è l'escursione classica da Tirano, ma il percorso classico - per quanto possibile - l'abbiamo lasciato per il ritorno. La visita alla chiesetta di San Romerio (o meglio, allo xenodochio, essendo in epoca medioevale anche un ospizio per i pellegrini) associa alla meta principale anche il passaggio presso alcuni resti della Linea Cadorna, i ruderi di una caserma della GdF e molti maggenghi ancora attivi del versante elvetico. La Linea Cadorna, almeno in questo piccolo sito, si presenta con una ripida trincea scavata ortogonalmente all'andamento nord-sud della Val Poschiavo come "prima linea" di eventuale difesa, e conduce in basso fino ad una polveriera scavata a spirale nella parete rocciosa (attualmente si presentano gravissimi segni di crolli già avvenuti ed altri imminenti). La Caserma del Sass dal Gall (una delle quattro della tenenza di Tirano; le altre: Lughina, Prà Campo e Schiazzera) è stata definitivamente dismessa nel 1987, dopo essere stata - da ultimo - sede di addestramento per cani anticontrabbando e prima destinazione per i neo-finanzieri provenienti dalla Scuola Alpina di Predazzo. Tutta questa area peri-confinaria, dove mulattiere e sentieri si erano moltiplicati in passaggi legali ed abusivi, dal 2007 propone al turismo un anello escursionistico - "Sentiero del contrabbando" - con tabelle esplicative e postazioni commemorative, che ora, nella parte verso il confine, è stato manomesso a favore di una pista carrozzabile ufficialmente costruita sul versante italiano per agevolare il passaggio delle e-bike. 


Dalla piccola contrada di Piazzo - molti ruderi e poche abitazioni non permanenti - si prosegue in piano entrando nel bosco su di una mulattiera che si dirige in direzione di Roncaiola, ma, dopo poche centinaia di metri, si svolta bruscamente a destra e si sale a raggiungere la vecchia carrettabile militare per il Sass dal Gall. La strada scavalca la blanda dorsale che scende dalla cresta ovest del Monte Masuccio e gradualmente si addentra nello sbocco della Val Poschiavo: si oltrepassano le località - indicate da cartelli artigianali - di "La Crus", "Li Brati", "Camp Lunc", "La Piata","L'Cuc" e "La Bosca"; fra "La Piata" e "L'Cuc" si può scendere  a sinistra nel ripido bosco per visitare la trincea e la polveriera. Poco oltre la nuova - e spropositata - viabilità lascia a sinistra la vecchia via per la ex-caserma (vi passeremo al ritorno) e con qualche tornante sale a raggiungere il piano dove - non identificabile - passa la linea di confine; entrati in suolo elvetico la carrozzabile recente termina e si prosegue lungo la carrareccia che passa dalla cascina di Palü e, ormai carrozzabile asfaltata, dalla contrada abitata di Dogana. Abbandoniamo la strada che scende a Viano e proseguiamo a destra, dapprima fra i prati e poi nel bosco, lungo un sentiero in traverso che si dirige al maggengo di Campasc; si attraversa una nuova carrozzabile e si continua ancora nel bosco dopo aver lasciato a destra la direzione per Grüm Sot. Il sentiero, palesemente poco frequentato e con la sede spesso inclinata a valle, continua in falsopiano fino alle cascine di Frendül per poi diventare più comodo e, attraversato il torrente della Val Fileit, salire ad una pista secondaria che, nei pressi di Stablina, confluisce nella carrozzabile Viano-San Romerio.  Da questo punto non c'è alternativa al seguire la sterrata che fortunatamente in questa stagione è totalmente innevata e chiusa a qualunque traffico motorizzato; dopo il piazzale di parcheggio estivo la sede stradale si restringe e prosegue, a tratti ripida e cementata, scavata nella parete rocciosa. Dopo la casa del Piaz (mulattiera di discesa) incontriamo due punti in cui degli abeti sono crollati schiantati attraverso il passaggio, ma non è difficile destreggiarsi. Un ultimo tratto, quasi pianeggiante, sbuca sui prati dell'Alpe San Romerio, con un rifugio-locanda, una cascina e, proprio sul bordo del precipizio a picco sul Lago di Poschiavo, lo Xenodochio. 
[Qui    https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_San_Romerio    si possono trovare molte notizie a riguardo].
Dal terrazzo erboso a fianco dell'edificio si può osservare in direzione del gruppo del Bernina un panorama molto interessante, ma soprattutto con una insolita e - per noi italiani - sorprendente prospettiva.
Si torna quindi per la medesima via fino al Piaz, dove si trova a destra una bella mulattiera a tratti acciottolata che termina definitivamente sulla viabilità agricola nei pressi del dosso di Predasc; seguendo con un po'di monotonia la strada, si oltrepassa il nucleo di Zavena d'Sura e poi si approda finalmente a Viano, l'ultimo abitato svizzero in quota sul versante sinistro della Val Poschiavo. Sempre su asfalto si risale a Dogana, da cui, sullo stesso percorso dell'andata, si prosegue fino ad oltrepassare di pochi metri la località Palü: lasciando a sinistra la mulattiera per il confine, si entra brevemente nei prati per trovare il "risc" (acciottolato fiancheggiato da muri in pietre a secco) del percorso originale. L'inverno agevola la progressione, ma è evidente che la scarsità di passaggi facilita l'avanzamento degli sterpi: in qualche modo, con ripide curve, si raggiunge il fatiscente edificio dell'ex-caserma; il piano inclinato di accesso è ancora percorribile, ma lo stabile, ancora accessibile dieci anni fa (vedi foto), risulta chiuso e comunque il crollo di una vasta porzione del tetto ha procurato lo sfondamento delle solette interne, rendendolo oggettivamente pericoloso. Proseguendo ancora per un poco sulla carrettabile acciottolata si recupera per l'ultima volta la via di salita nei pressi della "Bosca" e la si segue fino al punto di partenza. 
 

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


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