Monte Gorio - traversata da Croveo a Premia


Publiziert von antrobi , 3. Dezember 2023 um 20:01.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:24 Juni 2023
Wandern Schwierigkeit: T4+ - Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 10:00
Aufstieg: 1900 m
Strecke:Croveo-Cima Chioso-Mollio alto-Suzzo basso e alto-Puntolo-M.Gorio-Spotigine-Laricè-La Scala-Albogno-Croveo
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Domodossola-Crodo- Baceno -Croveo
Kartennummer:Geo4Map N.109

Il mio progetto per salire sul Monte Gorio è fare una traversata salendo da Croveo per il versante ovest e la cresta sud e scendere a Premia per il versante est realizzando così un anello perfetto, visitando diversi versanti.

Da Croveo parto alle 7 prendendo il sentiero segnalato che sale all'alpe Cima Chioso, qui devio a sinistra sempre su un buon sentiero attraversando gli alpi Mollio alto e Suzzo, poi poco dopo lascio questo sentiero che prosegue per il lago di Agaro per prendere una deviazione a destra che è la via normale del Monte Gorio che passa da Vergnano ma dopo pochi minuti in corrispondenza di una indicazione su un albero che indica a destra l'alpe Puntolo mi avvio in questa direzione arrivando ben presto a questo alpe a 1889 m dove vi è una baita ben tenuta. Il sentiero prosegue traversando e si arriva a un bel poggio panoramico con una croce di legno da dove si domina un bel panorama.

Da qui il sentiero scompare, si intuisce una traccia che sale a tornanti verso monte che riesco a seguire senza problemi, ci sono anche alcuni ometti e poi inaspettatamente dei segni arancioni che probabilmente vanno verso la Pizzetta una cima salita qualche giorno fa da Baceno per il suo versante sud. Attraverso una pietraia e un paio di canalini, poi salgo verso una parete rocciosa, lascio a destra i segni che proseguono, e risalgo un pratone erboso quasi un largo canale molto ripido fino a uscire sulla cresta a circa 2150 m tra la Pizzetta e la Loccia del Robbi. Bellissimo il panorama circostante. Mi dirigo verso la Loccia del Robbi sulla larga cresta che poi si assottiglia sempre più e prima che diventi troppo impegnativa a circa 2280 m, prendo una traccia a destra in mezzo ai rododendri attraversando il versante orientale. Volendo si potrebbe scendere ancora una cinquantina di metri dove il terreno è più agevole ma per non perdere quota, visto il già notevole dislivello della gita, mi aggrappo ai rododendri e a quello che trovo per superare un tratto un po' esposto che poi termina su un pendio erboso a destra della caratteristica parete rocciosa della Loccia del Robbi. Risalgo il pendio molto ripido vicino alla parete fino a ritornare in cresta nei pressi di una selletta a circa 2400 m.il colle del Robbi a nord della Loccia. Proseguo verso il M.Gorio sulla cresta fino al primo sperone, poi traverso sulla sinistra fino a trovare un passaggio che mi permette di superarlo e attraversando ancora più o meno alla stessa quota confluisco nel sentiero segnalato che con un percorso un po' tortuoso mi conduce in vetta al Gorio a 2593 m. Oggi è una giornata bellissima e la vista che si gode da quassù è magnifica e infinita.

Scendo direttamente dalla cima per il ripido versante orientale, prevalentemente erboso. Si vede già l'alpe Spotigine la mia prossima meta. I primi metri bisogna scendere con cautela poi il pendio diventa meno ripido e traslando verso destra riesco a individuare un canalino tra i salti rocciosi che mi porta alla base del versante su una estesa pietraia. Mi dirigo prima verso sud per cercare il laghetto che è proprio minuscolo, poi mi dirigo verso nord sempre sulla pietraia fino a giungere al Baitin 2150 m, una baita posta in mezzo a grossi massi che può costituire uno spartano ricovero in caso di necessità. Ora devo scendere all'alpe Spotigine e qui inizia il “bello”. Sembra vicina ma non sarà così semplice arrivarci. Dal Baitin individuo una traccia che in inizialmente va verso nord poi devia a est e scende tra rododendri e radi abeti. Poi la perdo, (non deve essere un percorso molto frequentato questo), e commetto l'errore di puntare verso Spotigine che si intravede tra gli alberi, ma poco dopo il terreno diventa impossibile, tra grossi massi e la vegetazione invadente che non permette di vedere dove si mettono i piedi e le cadute sono frequenti. Proseguo un po' mi sposto a destra poi a sinistra poi sono quasi sospeso aggrappato a rami con i piedi nel vuoto allora decido di ritornare un po' in alto e proseguire più a nord nella direzione opposta all'alpe dove intuisco un terreno migliore. Infatti con grande fatica dopo essere risalito alla maniera di Tarzan aggrappandomi a ciò che trovavo, trovo un terreno più omogeneo e anche una traccia che cambiando direzione scende e mi porta su un sentiero evidente e segnalato che verso sud mi fa giungere ormai senza problemi all'alpe Spotigine 1820 m. con la sua fresca fontana. Ho impiegato più di un'ora per giungervi dal Baitin dal quale sembrava vicinissima.

Dall'alpe Spotigine decido di scendere per il sentiero che va verso sud e che passa per gli alpi Praa, Laricè a 1715 m, dopo scende tortuosamente nel bosco e bisogna stare attenti a non perdere la traccia che a volte non è evidente. Arrivo all'alpe la Scala posta in posizione panoramica ma con le baite invase dalla vegetazione. Continuo la discesa che è spettacolare perchè il sentiero scende in un ambiente molto selvaggio e impervio e temo di perderlo, ma invece trovo sempre il passaggio e anche dei tagli recenti segno che qualcuno lo frequenta. Così arrivo al bivio di Pianez dove vado a destra per scendere direttamente ad Albogno dove il sentiero termina proprio in paese sulla strada e così le difficoltà.

Ora non mi resta che tornare a Croveo passando per Rozzaro, Cresta sopra a Baceno e poi per una bella stradina, dove in lontananza spunta il Cervandone, ritorno a Croveo compiendo un anello perfetto.

In conclusione è stato un giro lungo e faticoso ma bellissimo e appagante dove c'è stata la salita a una cima per un percorso alternativo, impegnativo e interessante, l'attraversamento della montagna visitando diversi ambienti e la visita ad alpeggi poco o nulla frequentati.


Tourengänger: antrobi
Communities: Hikr in italiano


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