Traversata Pountes de Mourti 3563 m - Dent des Rosses 3613 m

Traversata spettacolare in ambiente di alto valore.

Dopo un giorno di preparazione e ambientazione (in cui siamo anche ascesi alla Pigne de la Lé) abbiamo finalmente le condizioni ottimali per realizzare un tour alpinistico. L'obiettivo per me è di praticare alpinismo su roccia in ambiente glaciale con a fianco marc73. Lui si trova in comfort-zone avendo già svolto questo itinerario. Io devo pianificare, aprire più tiri e realizzare il tour. La gita sarà un perfetto stage, oltretutto svolto in compagnia di un caro amico. 

Dent de Rosses visto dalla cresta nord



Pountes de Mourti - 3563 m

Riposati e acclimatati ci incamminiamo alle 04.45 dalla Cabane de Moiry. Le isoterme sono in forte rialzo, il buon rigelo notturno verrà presto inibito dal riscaldamento. Il grande ghiacciaio innevato va gestito con tempistiche specifiche. 

Saliamo come il giorno prima nei pressi del ghiacciaio di Moiry. Attraversiamo la parte bassa del plateau da NE a SW guadagnando leggermente quota (da 3000 a 3200). Giunti nei pressi della cresta NE della Pointes de Mourti risaliamo un canalino di roccia instabile e franosa fino a prendere la cresta. Questa si imbocca poco più a SW del punto quotato 3273 m. 
Proseguiamo in conserva. Davanti a noi c'è una sola cordata. Un'altra è andata al Grand Cornier. Altrimenti non c'è in giro nessuno. 
La cresta è caratterizzata da blocchi di roccia che si arrampicano sul filo (max II) oppure che si aggirano su cenge esposte. La conserva non è indispensabile ma a noi serve per entrare nel mood "siamo un'entità sola legata da una corda" (vedere come funzioniamo essendo la prima uscita di questo tipo assieme, prendere confidenza). 


Dopo una parte tutta in roccia (che risalgo con i ramponi) c'è la calotta glaciale innevata che va risalita con prudenza sul filo della cresta. È facile, ampia ma esposta sul lato nord-occidentale. 
Sul finale c'è da arrampicare un piccolo passaggio. 
Alle 08.30 siamo in vetta. C'è una bella madonna.


Dent des Rosses - 3613 m

Per raggiungere la vetta successiva c'è un bel itinerario in cresta. 
Dapprima dobbiamo discendere dalla vetta con una calata di 25 metri. C'è un anello fisso per attrezzare una doppia. Poi proseguiamo sul filo, talvolta facile e talvolta più delicato, sempre piuttosto esposto. Manteniamo la conserva. 

Calata dalla vetta del Pountes de Mourti


Ad un certo punto raggiungiamo il grande gendarme. Esso è aggirabile da destra lungo una placca inclinata esposta. Ci sono tre spit per assicurarsi (noi possiamo vedere solo il primo). Proviamo però a risalirlo effettuando un tiro di arrampicata. Dopo un muro iniziale (III) è facile. 
Anche da qui dobbiamo allestire una doppia, stavolta ci si cala nel vuoto ma da un'altezza minore. 



Dopo il gendarme scendiamo ancora per un po' fino a raggiungere la quota 3499 m dove si trova il Col de Rosses. Qui ci sono anelli per calarsi sul ghiacciaio sottostante qualora si volesse abbandonare la cresta. Consiglio di valutare bene la lunghezza della corda in quanto il ghiacciaio si sta ritirando velocemente. 
Ora inizia la parte più tecnica. Risaliamo la cresta NW del Dent des Rosses. Effettuiamo diversi tiri allestendo le relative soste. Proteggiamo con varie fettucce e friends. Il passaggio chiave è una placca ripida con un caratteristico intaglio sulla destra. A sua volta seguito da un muro (3-4 metri) oserei dire di quarto grado. 
La placca la risalgo senza problemi. Alla base del muro trovo uno spit dove posso rinviare bene. Il muro richiede un po' di forza e la roccia intorno è scivolosa. Superato il passaggio e recuperato il mio amico ci restano alcuni tiri fino alla vetta. Non è difficile. Ma considerando l'esposizione proseguiamo sempre assicurandoci. 

Passaggio chiave


Arriviamo in vetta molto tardi, alle 12.45. Siamo in giro da 8 ore. Piccola pausa indispensabile e poi ci avviamo per il ritorno. Non possiamo attraversare il ghiacciaio troppo tardi. 


Discesa

Dalla vetta del Dent des Rosses la discesa a sud è facile. Si disarrampicano blocchi e placchette (I), si discende un ripido canale aiutandosi con le mani e si perviene ad una sella direttamente sul ghiacciaio. 
Evitiamo di attraversare il ghiacciaio in direzione delle Bouquetines come inizialmente progettato. Troppo tardi. Ritorniamo verso il Pointes de Mourti spostandoci sul ghiacciaio di fianco alla cresta appena percorsa. Possiamo osservarne i pendii di sfasciumi e vedere il grande gendarme da sotto. Dobbiamo aggirare il salto del ghiacciaio e discendere riprendendo la traccia del mattino. Quindi poi seguiamo lo stesso percorso per la capanna fino al parcheggio sottostante. Il ghiacciaio nella parte bassa presenta diversi crepacci stretti che si possono saltare via, parzialmente coperti di neve. Bisogna fare attenzione. 

Glacier du Moiry


Con mia grande soddisfazione chiudiamo i 2 giorni in Vallese presso il Lago del Châteaupré. Da qui ci aspettano 4 ore di macchina (con il traffico in Vallese). Alla Nüfenen troveremo nebbia fitta. Abbiamo fatto bene ad evitare il Galenstock e le Alpi Centrali. 



Video
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