Anello in Val Cavaione

Per questa domenica Francesca mi propone l'anello della Val Cavaione, una gita che feci diverso tempo fa con mia moglie Anna. Ne ho un gran bel ricordo e aderisco volentieri alla proposta. Raggiungiamo Boccioleto, parcheggiamo nei pressi della chiesa parrocchiale, ci prepariamo, entriamo nel vicino bar per un caffè, visitiamo la chiesa e, finalmente, partiamo per la nostra gita. Saliamo alla frazione Ronchi, incontriamo dapprima una cappella e quindi un oratorio, questa gita è caratterizzata dai numerosi luoghi di culto perlopiù risalenti al XVII secolo affrescati da pittori locali fra cui gli onnipresenti Avondio.
La giornata è splendida e la primavera ci offre una magnifica fioritura. Superiamo le frazioni di Ormezzano e Solivo, anche queste ricche di testimonianze artistiche e case caratteristiche, e raggiungiamo la Cappella del Selletto dove incontriamo, ma subito abbandoniamo, la strada forestale che sale alle frazioni più alte.
Proseguiamo su sentiero ed infine eccoci all'Alpe Seccio accolti da un'incredibile fioritura di Crocus. Il rifugio è chiuso  per cui proseguiamo fino al vicino oratorio di San Lorenzo, chiuso ma che ci viene prontamente aperto da un abitante del posto. Pur conoscendolo è sempre emozionante vedere questa piccola chiesa dall'interno magnificamente affrescato.
Facciamo la nostra sosta pranzo all'esterno dell'oratorio, poco lontano un gruppo di giovani stanno allestendo una grigliata mentre uno di loro suona la fisarmonica.
Ci tratteniamo un po' quindi proseguiamo il nostro giro scendendo verso l'impluvio del torrente Cavaione, risaliamo la sponda opposta e raggiungiamo l'Alpe Varmala dove ci distraiamo e non notiamo il segnavia indicante l'Alpe sull'Oro sulla nostra destra, proseguiamo quindi per qualche minuto in salita finché non ci viene qualche dubbio...cartina e app ci indicano dove abbiamo sbagliato per cui, tornati sui nostri passi, prendiamo infine il sentiero che si abbassa ripidamente verso il letto di un affluente del torrente Cavaione che superiamo grazie ad una passerella in ferro.
Da qui saliamo all'Alpe sull'Oro,  dove vi sono alcune baite ristrutturate, ora con un traverso quasi pianeggiante andiamo a prendere il sentiero che ci porterà fino a Rossa. I tratturi ed i sentieri fino ad ora sono stati di semplicissima percorribilità, da qui il tracciato diviene più stretto con alcuni brevi tratti in cui conviene fare attenzione visto la verticalità del versante.
Facciamo una breve deviazione per la chiesa della Madonna del Sasso che vedevano già dall'Alpe Seccio. Rispetto a quando passai di qui anni fa c'è qualche cambiamento: una baita in fase di ristrutturazione ed una recinzione che lascia solo uno stretto passaggio per raggiungere la chiesa. Come all'Alpe Seccio vi è una fioritura di Genziane qui accompagnata da quella delle Soldanelle.
Ritorniamo sul sentiero principale per proseguire la discesa, dopo un tratto diretto a Sud il percorso devia verso Est attraversando diversi impluvi piuttosto scoscesi finché quando si volge nuovamente a meridione il sentiero, finora stretto,  ridiviene un comodo percorso che in breve raggiunge l'Alpe Moglie ed infine il bel borgo di Rainero con il suo oratorio.
Breve sosta anche a Piane per ammirare i suoi due edifici religiosi, San Giovanni vecchio e San Giovanni nuovo.
Raggiungiamo Rossa e solo grazie alle indicazioni dell'app e di due donne del posto riusciamo a districarci nel dedalo di stradine e scalinate del borgo e trovare il sentiero che scende ad Oro ed alla frazione Molino di Boccioleto. Una sosta al "Giesetto" ed un'ultima scalinata per tornare a Boccioleto.

Sempre bella questa gita, bei panorami, bei sentieri e, soprattutto una profusione di gioielli architettonici ed artistici lungo tutto il percorso. 
Difficoltà: perlopiù T2 solo qualche tratto T3 nella discesa fra l'Alpe sull'Oro e l'Alpe Moglie.