Cima Massero -1696 mt- (da Ormezzano fraz.di Boccioleto).
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Lasciamo l'auto in una piazzola, sufficientemente larga, tra le frazioni : Ormezzano 956 mt e Solivo 1027 mt, risalendo la stretta e tortuosa strada che si dirama da Boccioleto 667 mt nel fondovalle della Val Sermenza. Inizia così la nostra gita alla ricerca di questa cima a torto meno considerata. L'escursione breve, ma intensa, si svilupperà lungo ripidi boschi e selvaggi crinali.
Individuiamo il sentiero numero 387 passando velocemente per Solivo grazioso e appartato agglomerato di vecchie case e rustici. Il segnavia 387 terminerà la sua corsa all'Alpe Seccio, dove è situato anche il Rifugio Seccio 1400 mt. Abbandoniamo il segnavia 387 e proseguiamo a sinistra con sentiero contrassegnato 388 per Alpe Campo Alto. Ora s'incomincia a fare sul serio.
Il primo tratto boscoso prevalentemente ricoperto da betulle, taglia a mezzacosta i ripidi fianchi e attraversa un rio. Dopodiché, il sentiero inizia a salire all'interno di una rigogliosa e fitta faggeta. Occorre una certa fermezza di piede, in quanto : le pendenze sono notevoli e il fondo insidioso del sottobosco, molto ripido, e' ricoperto da uno strato di foglie e viscido pietrame nascosto sotto di esse. Considerando anche il periodo tardo autunnale, ormai prossimo all'inverno, abbiamo riscontrato sul percorso un fastidioso residuo nevoso (spolverata di stagione). Con la dovuta calma e attenzione risaliamo il bosco, passando per i ruderi : dell'Alpe Muliné 1371 mt ormai abbandonato. Con secche svolte risaliamo il tratto terminale di sentiero e sbuchiamo finalmente al panoramico : Alpe Campo Alto 1461 mt tappa intermedia del nostro itinerario.
La Cima Massero e' ben riconoscibile sulla destra; invece svoltando a sinistra, impiegando pochi minuti (circa 15 a/r) e' possibile visitare il suggestivo alpeggio Piano di Campo Alto 1506 mt. Quindi tornati sui nostri passi all'Alpe Campo Alto, proseguiamo il nostro itinerario seguendo il segnavia 383 che proviene da Fervento. Si risale il selvaggio crinale boscoso, largo ma invaso dalla vegetazione, in gran parte rododendri ben calpestabili se si vuole evitare di percorrere il filo di cresta sul lato sinistro. Questo tratto appena descritto che porta in vetta e' molto panoramico : da una parte (sx) si e' a picco sulla Val Sermenza, voltando lo sguardo sull'altro lato (dx) si aprono visuali sulla Val Cavaione. La Cima Massero 1696 mt e' rappresentata da una targhetta tassellata sulla roccia e un cumolo di sassi che formano un "ometto" ben visibile. La centralità della Cima Massero risulta essere un ottimo punto d'osservazione sulle montagne della Valsesia e offre una ravvicinata visuale sulla sovrastante parete "Himalayana" del Monte Rosa (non oggi). L'assoluta pace e calma del luogo e' impagabile.
Per la discesa utilizzeremo il medesimo itinerario utilizzato all'andata, ma eventualmente, non mancano le alternative .E' possibile infatti : intercettare un sentiero, visibile e ben segnalato, che poco prima di giungere in vetta dal crinale boscoso scende a Nord verso l'Alpe Seccio ricongiungimento con il sentiero 387 (condizioni non ottimali oggi scartato per questo motivo). Oppure dall'Alpe Piano di Campo Alto c'è : il sentiero 386 attrezzato ed esposto, che transita per l'Alpe Sulei e termina a Ronchi. Quest'ultimo percorso permetterà di ammirare lo slanciato monolito denominato : "Torre delle Giavine", monumento naturale simbolo del paese di Boccioleto.
NOTE : Personale ringraziamento al CAI di Varallo per l'ottimo lavoro di ripristino e valorizzazione del territorio. Il sentiero e' stato di recente ben riqualificato, il tracciato e' sempre evidente. L'escursione non presenta passaggi tecnici difficili ma tutto il percorso si sviluppa su ripidi pendii da non sottovalutare all'interno di un ambiente selvaggio. L'insidia del fogliame odierno e, alcuni tratti in cui il sentiero si presentava in condizioni non ottimali, per residui nevosi, giustifica la classificazione : T3.
Individuiamo il sentiero numero 387 passando velocemente per Solivo grazioso e appartato agglomerato di vecchie case e rustici. Il segnavia 387 terminerà la sua corsa all'Alpe Seccio, dove è situato anche il Rifugio Seccio 1400 mt. Abbandoniamo il segnavia 387 e proseguiamo a sinistra con sentiero contrassegnato 388 per Alpe Campo Alto. Ora s'incomincia a fare sul serio.
Il primo tratto boscoso prevalentemente ricoperto da betulle, taglia a mezzacosta i ripidi fianchi e attraversa un rio. Dopodiché, il sentiero inizia a salire all'interno di una rigogliosa e fitta faggeta. Occorre una certa fermezza di piede, in quanto : le pendenze sono notevoli e il fondo insidioso del sottobosco, molto ripido, e' ricoperto da uno strato di foglie e viscido pietrame nascosto sotto di esse. Considerando anche il periodo tardo autunnale, ormai prossimo all'inverno, abbiamo riscontrato sul percorso un fastidioso residuo nevoso (spolverata di stagione). Con la dovuta calma e attenzione risaliamo il bosco, passando per i ruderi : dell'Alpe Muliné 1371 mt ormai abbandonato. Con secche svolte risaliamo il tratto terminale di sentiero e sbuchiamo finalmente al panoramico : Alpe Campo Alto 1461 mt tappa intermedia del nostro itinerario.
La Cima Massero e' ben riconoscibile sulla destra; invece svoltando a sinistra, impiegando pochi minuti (circa 15 a/r) e' possibile visitare il suggestivo alpeggio Piano di Campo Alto 1506 mt. Quindi tornati sui nostri passi all'Alpe Campo Alto, proseguiamo il nostro itinerario seguendo il segnavia 383 che proviene da Fervento. Si risale il selvaggio crinale boscoso, largo ma invaso dalla vegetazione, in gran parte rododendri ben calpestabili se si vuole evitare di percorrere il filo di cresta sul lato sinistro. Questo tratto appena descritto che porta in vetta e' molto panoramico : da una parte (sx) si e' a picco sulla Val Sermenza, voltando lo sguardo sull'altro lato (dx) si aprono visuali sulla Val Cavaione. La Cima Massero 1696 mt e' rappresentata da una targhetta tassellata sulla roccia e un cumolo di sassi che formano un "ometto" ben visibile. La centralità della Cima Massero risulta essere un ottimo punto d'osservazione sulle montagne della Valsesia e offre una ravvicinata visuale sulla sovrastante parete "Himalayana" del Monte Rosa (non oggi). L'assoluta pace e calma del luogo e' impagabile.
Per la discesa utilizzeremo il medesimo itinerario utilizzato all'andata, ma eventualmente, non mancano le alternative .E' possibile infatti : intercettare un sentiero, visibile e ben segnalato, che poco prima di giungere in vetta dal crinale boscoso scende a Nord verso l'Alpe Seccio ricongiungimento con il sentiero 387 (condizioni non ottimali oggi scartato per questo motivo). Oppure dall'Alpe Piano di Campo Alto c'è : il sentiero 386 attrezzato ed esposto, che transita per l'Alpe Sulei e termina a Ronchi. Quest'ultimo percorso permetterà di ammirare lo slanciato monolito denominato : "Torre delle Giavine", monumento naturale simbolo del paese di Boccioleto.
NOTE : Personale ringraziamento al CAI di Varallo per l'ottimo lavoro di ripristino e valorizzazione del territorio. Il sentiero e' stato di recente ben riqualificato, il tracciato e' sempre evidente. L'escursione non presenta passaggi tecnici difficili ma tutto il percorso si sviluppa su ripidi pendii da non sottovalutare all'interno di un ambiente selvaggio. L'insidia del fogliame odierno e, alcuni tratti in cui il sentiero si presentava in condizioni non ottimali, per residui nevosi, giustifica la classificazione : T3.
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