Fra Bedero Valcuvia e Mondonico.
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Oggi abbiamo solo il mattino a disposizione per cui è giocoforza scegliere una meta nei dintorni, prese in considerazione varie destinazioni alla fine decidiamo di salire a Mondonico partendo da Bedero Valcuvia, in effetti ci siamo stati forse un'unica volta e molti anni fa.
Raggiungiamo Bedero, parcheggiamo nei pressi dell'Asilo infantile e facciamo una prima sosta per visitare la chiesa parrocchiale dedicata a Sant'Ilario da Poitiers, chiesa seicentesca con numerosi rimaneggiamenti nei secoli successivi ed un ultimo restauro pochi anni fa a seguito di un incendio.
Deviazione per un caffè al bar della piazza e, finalmente, partiamo.
I segnavia indicano già la Madonna degli Alpini, la prima delle nostre mete odierne, saliamo per una mulattiera, dalla rizzata molto degradata, che presto diviene un sentiero che porta ancora i segni della tempesta di un paio di anni fa: qualche albero caduto e un po' di massi ad ingombrare il percorso ma niente di difficile.
Eccoci alla Madonna degli Alpini, il panorama sulla Valcuvia, benché inficiato dalla foschia è notevole, breve sosta e ripartiamo alla volta di Mondonico tralasciando la salita al Monte Scerrè per mancanza di tempo. Il sentiero ben tenuto e recentemente sistemato ci porta in breve al vasto pianoro retrostante il paese dove vi è un'azienda agricola circondata da un'alta rete, la ragione ci è subito evidente: sul prato scorazzano diversi caprioli.
Entriamo in paese e ci aggiriamo fra le strette stradine, visitiamo la minuscola chiesa e poi prendiamo il sentiero che gira tutt'intorno al Monte Mondonico. Dall'estremità meridionale si ha una gran vista sul sottostante Lago di Ganna e sulla Torbiera, ghiacciata e sulla cui superficie stanno pattinando. Proseguiamo sul sentiero in direzione Nord godendo di un bel panorama sul Lago di Ghirla e le montagne svizzere, incrociamo il sentiero che sale alla cima, ma vista l'ora soprassediamo e rientriamo in paese percorrendo la via Giardino del Prete. Passiamo accanto a due fontanili ed al bel lavatoio ed imbocchiamo il sentiero che ci riporterà a Bedero.
Breve gita senza difficoltà nei nostri dintorni che non smettono mai di stupire per la loro bellezza.
Raggiungiamo Bedero, parcheggiamo nei pressi dell'Asilo infantile e facciamo una prima sosta per visitare la chiesa parrocchiale dedicata a Sant'Ilario da Poitiers, chiesa seicentesca con numerosi rimaneggiamenti nei secoli successivi ed un ultimo restauro pochi anni fa a seguito di un incendio.
Deviazione per un caffè al bar della piazza e, finalmente, partiamo.
I segnavia indicano già la Madonna degli Alpini, la prima delle nostre mete odierne, saliamo per una mulattiera, dalla rizzata molto degradata, che presto diviene un sentiero che porta ancora i segni della tempesta di un paio di anni fa: qualche albero caduto e un po' di massi ad ingombrare il percorso ma niente di difficile.
Eccoci alla Madonna degli Alpini, il panorama sulla Valcuvia, benché inficiato dalla foschia è notevole, breve sosta e ripartiamo alla volta di Mondonico tralasciando la salita al Monte Scerrè per mancanza di tempo. Il sentiero ben tenuto e recentemente sistemato ci porta in breve al vasto pianoro retrostante il paese dove vi è un'azienda agricola circondata da un'alta rete, la ragione ci è subito evidente: sul prato scorazzano diversi caprioli.
Entriamo in paese e ci aggiriamo fra le strette stradine, visitiamo la minuscola chiesa e poi prendiamo il sentiero che gira tutt'intorno al Monte Mondonico. Dall'estremità meridionale si ha una gran vista sul sottostante Lago di Ganna e sulla Torbiera, ghiacciata e sulla cui superficie stanno pattinando. Proseguiamo sul sentiero in direzione Nord godendo di un bel panorama sul Lago di Ghirla e le montagne svizzere, incrociamo il sentiero che sale alla cima, ma vista l'ora soprassediamo e rientriamo in paese percorrendo la via Giardino del Prete. Passiamo accanto a due fontanili ed al bel lavatoio ed imbocchiamo il sentiero che ci riporterà a Bedero.
Breve gita senza difficoltà nei nostri dintorni che non smettono mai di stupire per la loro bellezza.
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