Un San Primo tutto per noi…
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Esattamente un anno fa (il 13.12.2020) c’era stato il “liberi tutti” dopo il secondo lockdown e ricordo di essere stato un po’ sconvolto dalla quantità di persone che avevamo incontrato proprio qui sul San Primo (non mi era mai capitato in tutti gli anni di frequentazione di vedere una folla simile).
Oggi invece ci siamo riconciliati con questa facile montagna posta vicino a casa, con una delle classiche escursioni infrasettimanali, dove l’incontro con le persone è di norma molto limitato.
Partiti infatti di buon’ora dal Parco del Monte San Primo (dopo Piani Rancio superato il Passo del Ghisallo), abbiamo raggiunto l’Alpe di Terrabiotta, salendo poi sulla cima del Monte San Primo, la più alta delle montagne del Triangolo Lariano (vedi descrizione della salita nelle didascalie delle foto).
Per tutta la salita non abbiamo trovato nessuno e, solo durante la discesa, abbiamo incrociato qualche persona, chi con i ramponcini, chi senza e chi con gli sci; noi eravamo attrezzati con le ciaspole, anche se di neve non ce n’era tanta e quella presente sui sentieri era molto pressata dal passaggio degli escursionisti avvenuto nei giorni scorsi.
La neve caduta nelle settimane precedenti se ne sta lentamente andando, soprattutto nelle zone rivolte a sud, dove l’esposizione ne facilita lo scioglimento.
E’ stata comunque una bella uscita di allenamento (la prima di quest’anno con le ciaspole, che abbiamo calzato da subito dopo la partenza) con un dislivello superato di circa 600 m per 4,5 ore di cammino, compresa qualche breve digressione.
Tempo bello, rovinato un po’ dal passaggio di una formazione di nuvole alte stratificate nel corso della seconda parte della mattinata.
Oggi invece ci siamo riconciliati con questa facile montagna posta vicino a casa, con una delle classiche escursioni infrasettimanali, dove l’incontro con le persone è di norma molto limitato.
Partiti infatti di buon’ora dal Parco del Monte San Primo (dopo Piani Rancio superato il Passo del Ghisallo), abbiamo raggiunto l’Alpe di Terrabiotta, salendo poi sulla cima del Monte San Primo, la più alta delle montagne del Triangolo Lariano (vedi descrizione della salita nelle didascalie delle foto).
Per tutta la salita non abbiamo trovato nessuno e, solo durante la discesa, abbiamo incrociato qualche persona, chi con i ramponcini, chi senza e chi con gli sci; noi eravamo attrezzati con le ciaspole, anche se di neve non ce n’era tanta e quella presente sui sentieri era molto pressata dal passaggio degli escursionisti avvenuto nei giorni scorsi.
La neve caduta nelle settimane precedenti se ne sta lentamente andando, soprattutto nelle zone rivolte a sud, dove l’esposizione ne facilita lo scioglimento.
E’ stata comunque una bella uscita di allenamento (la prima di quest’anno con le ciaspole, che abbiamo calzato da subito dopo la partenza) con un dislivello superato di circa 600 m per 4,5 ore di cammino, compresa qualche breve digressione.
Tempo bello, rovinato un po’ dal passaggio di una formazione di nuvole alte stratificate nel corso della seconda parte della mattinata.
Tourengänger:
imerio
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