Punta del Trayo 3127 m ( Grivola North Face view )
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Valle di Cogne, si parcheggia al campo sportivo della frazione Epinel 1417 che fà giorno. Oltrepassato il ponte in legno sul Torrente Grand Eyvia e si svolta a destra sul sentiero 27 che sale in un bel bosco, ma arrivati a Planes dobbiamo piegare a destra sul sentiero 27B perchè l'originaria traccia che andava a sinistra è ormai in disuso per frana. Oltrepassiamo alcuni ruscelli e passiamo dalle baite di Chenaux ( Tsenò ) 1728 e a un successivo bivio, si piega a sinistra in salita sul 27D ( per poter bypassare il vecchio sentiero chiuso per frana ).
Il sentiero ora sale in una bella costola boscosa e arriva alla radura con l'Alpe Trayo, ormai in stato di degrado eccetto la bella baita che si chiama " Lou Mayen de Lenè " 2035 m. Poco sopra le baite si vede arrivare da sinistra il sentiero interrotto, e sotto la parete si vede anche la frana di massi con gli alberi abbattuti. Salendo, dopo circa 15 minuti arriva al Casotto del Guardiaparco 2155 m. Si esce fuori quindi in terreno aperto, nell'ampio vallone, a sinistra l'imponente mole della Punta Pousset. poi appare la muraglia dove un ventennio fà si affacciava il maestoso ghiacciaio del Trayo, ormai arretrato e non più visibile da quà sotto. Camosci e stambecchi pascolano indisturbati, siamo gli unici bipedi in questa tarda stagione. Tre maschi di stambecco pascolano in amicizia per poi all'improvviso ingaggiare duelli a cornate a pochi passi da noi. Compare la mole della Punta Crevasse e della Grivoletta 3514 già innevata da questo versante. Il sentiero si infila tra le guglie di calcare giallastro, ci sono anche dei gradini scavati nella roccia. Dopo essere passati da un residuo di laghetto arriviamo al Colle del Trayo 2875. Qui lo spettacolo riempie la vista. Di fronte la magnifica "Cattedrale " del Grand Nomenon. A sinistra la Grivola con la sua "North Face". Ora senza sentiero risaliamo a destra, una piccola traccia ancora si vede, poi a 3030 circa sul costone inizia una pietraia più grossa e conviene traversare a destra, dove si ritrovano altri ometti e un pò di traccia che in salita porta sotto il fessurato blocco sommitale. Ma pare che il punto più alto sia sulla cresta un pò più a Est dove su di un blocco di roccia campeggia un paletto di legno. Traversiamo quindi sotto cresta verso destra per poi risalire senza problemi alla base del blocco roccioso che poi si sale dal fianco con facili passaggi.
Panorama fantastico soprattutto sul vicinissimo gruppo della Grivola-Grivoletta. Ritorno a valle per stessa via.
Il sentiero ora sale in una bella costola boscosa e arriva alla radura con l'Alpe Trayo, ormai in stato di degrado eccetto la bella baita che si chiama " Lou Mayen de Lenè " 2035 m. Poco sopra le baite si vede arrivare da sinistra il sentiero interrotto, e sotto la parete si vede anche la frana di massi con gli alberi abbattuti. Salendo, dopo circa 15 minuti arriva al Casotto del Guardiaparco 2155 m. Si esce fuori quindi in terreno aperto, nell'ampio vallone, a sinistra l'imponente mole della Punta Pousset. poi appare la muraglia dove un ventennio fà si affacciava il maestoso ghiacciaio del Trayo, ormai arretrato e non più visibile da quà sotto. Camosci e stambecchi pascolano indisturbati, siamo gli unici bipedi in questa tarda stagione. Tre maschi di stambecco pascolano in amicizia per poi all'improvviso ingaggiare duelli a cornate a pochi passi da noi. Compare la mole della Punta Crevasse e della Grivoletta 3514 già innevata da questo versante. Il sentiero si infila tra le guglie di calcare giallastro, ci sono anche dei gradini scavati nella roccia. Dopo essere passati da un residuo di laghetto arriviamo al Colle del Trayo 2875. Qui lo spettacolo riempie la vista. Di fronte la magnifica "Cattedrale " del Grand Nomenon. A sinistra la Grivola con la sua "North Face". Ora senza sentiero risaliamo a destra, una piccola traccia ancora si vede, poi a 3030 circa sul costone inizia una pietraia più grossa e conviene traversare a destra, dove si ritrovano altri ometti e un pò di traccia che in salita porta sotto il fessurato blocco sommitale. Ma pare che il punto più alto sia sulla cresta un pò più a Est dove su di un blocco di roccia campeggia un paletto di legno. Traversiamo quindi sotto cresta verso destra per poi risalire senza problemi alla base del blocco roccioso che poi si sale dal fianco con facili passaggi.
Panorama fantastico soprattutto sul vicinissimo gruppo della Grivola-Grivoletta. Ritorno a valle per stessa via.
Tourengänger:
Antonio59 !,
Sam61


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Kommentare (7)