Foce del Brenta e Oasi LIPU di Ca' Roman

Ultimo giorno delle nostre vacanze a Chioggia, domattina partiamo. Decidiamo di noleggiare un paio di biciclette ed andare a vedere la foce del Brenta.
Ci alziamo presto come nostra abitudine, gironzoliamo un po' per la città, facciamo colazione in un bar su Corso del Popolo, l'arteria principale, e finalmente il noleggiatore apre e possiamo ritirare i nostri mezzi.
Percorriamo l'intero corso fino a Porta Garibaldi, l'ingresso "terrestre" di Chioggia, attraversiamo la rotonda e prendiamo la pista ciclabile che circonda la Laguna di Lusenzo, il grande bacino meridionale.
È un percorso estremamente piacevole che in breve ci porta a Sottomarina, qui la ciclabile termina e ci immettiamo nella viabilità cittadina, l'attraversamento della trafficatissima rotonda nei pressi dell'ospedale è da cardiopalma ma al di là la ciclabile riprende almeno finché non ci si deve immettere, anche se per un breve tratto, sulla Statale Romea, anche qui cinque minuti adrenalinici e finalmente svoltiamo a sinistra per la ciclabile che fiancheggia il fiume Brenta.
Possiamo rilassarci e goderci il paesaggio del lungofiume con i suoi canneti, le imbarcazioni ormeggiate, i pescatori e, sul lato opposto alla strada, i campi, purtroppo anche qui secchi e riarsi.
La strada e la ciclabile che la fiancheggia terminano in un piazzale dove si trova l'ingresso di un campeggio ed un ristorante, una stradina sterrata prosegue ed in breve ci porta alla spiaggia.
Leghiamo assieme le biciclette, ci leviamo le scarpe e ci avviamo verso il mare. La spiaggia non è certo bella come quella di Ca' Roman ma non è neppure male, anche qui vi sono le dune, poi file ordinate di ombrelloni ma pochissima gente.
Camminiamo un po' sulla battigia poi saliamo sul muraglione che costeggia il fiume dove vediamo una Garzetta intenta a fare la posta ai pesci, sembra assolutamente indifferente alla nostra presenza, continua la sua attività venatoria camminando sui sassi, cattura un pesciolino, l'inghiotte e si allontana tranquilla in cerca di altre prede.
Il caldo si fa sentire per cui decidiamo di prenderci una granita al bar della spiaggia, all'ombra.. Rinfrescati torniamo alle biciclette e riprendiamo la ciclabile a fianco del Brenta, fortunatamente al suo termine dobbiamo girare a destra senza attraversare la strada statale, anche l'attraversamento della rotonda dell'ospedale risulta facilitato dal trovarsi sul lato destro della strada.
Finalmente riprendiamo la ciclabile della Laguna di Lusenzo, questa volta percorrendone la parte orientale, raggiungiamo il ponte dell'Isola dell'Unione ed in breve siamo di nuovo in Corso del Popolo, riconsegniamo le biciclette e, vista l'ora raggiungiamo il nostro appartamento per mangiare qualcosa.
Per il pomeriggio decidiamo di tornare a Ca' Roman, la corsa andata e ritorno da Chioggia costa 5,50 euro ma il luogo è talmente bello e ci è tanto piaciuto che vale la spesa.
Sbarchiamo, beviamo un caffè al chioschetto vicino all'imbarcadero e ci avviamo verso l'ingresso dell'Oasi LIPU. Raggiungiamo la spiaggia seguendo il sentiero e le passerelle in legno che superano le dune stabilizzate. Anche oggi non vi è praticamente nessuno.
Un ultimo bagno è doveroso, mi allontano dalla riva fino a che l'acqua mi arriva alla vita e mi concedo quindi una bella nuotata, poi un po' di relax al sole, giusto per asciugarsi, quindi torniamo al battello.

Le nostre ultime vacanze al mare risalivano ad alcune decine di anni fa, perciò eravamo un po' titubanti ma c'era la voglia di fare qualcosa di diverso e questo soggiorno a Chioggia è stato veramente magnifico: la città è veramente bella, con tanti turisti ma ancora una città viva, è il maggior porto di pesca italiano insieme a Mazara del Vallo, con un mercato del pesce interessantissimo, un mercato del giovedì con centinaia di bancarelle, musei con collezioni importanti, e, a differenza di quanto tutti ci avevano pronosticato, mancanza assoluta di zanzare, anche il caldo è stato mitigato dalla brezza marina.