Monte Masucco (m.2376)
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Dal Piazzale dell'Albergo al Forte di Oga (m.1700, piccolo spiazzo sterrato per parcheggiare) si segue la comoda pista forestale diretta alla Malga San Colombano, all'interno di una bella e rada pineta, che incrocia le radure le quali ospitano i piloni delle varie seggiovie per gli impianti sciistici della Valdidentro. Dopo qualche svolta, e ormai quasi giunti in vista della Malga decidiamo di tagliare ripidi sui prati del Monte Masucco, isolata ma panoramica altura, utilizzando proprio una delle piste che discende direttamente dalla sua piatta sommità, occupata ovviamente dagli impianti della seggiovia. Senza eccessiva fatica ed abbastanza in breve, per pochi minuti accarezzati da nevischio riportato, ne calchiamo la vetta (m.2376) che, brutture sciistiche a parte, non è poi così male, offrendo un bel colpo d'occhio sulla Valdidentro, Bormio e quel poco che la giornata nuvolosa lascia intravvedere, pur offrendo colori ed ombre cangianti. Proprio la bella conca di San Colombano, dominata dal suo estetico Corno e da attraenti dorsali ruba la scena al resto, tra cui le ombre fantasma della gigantesca Cima de Piazzi, che solo la fantasia può intuire alle sue spalle...
Discesa breve per ripidi prati direttamente alla Malga-Ristoro (m.2240), dalla quale ripercorriamo in buona parte il percorso di salita, utilizzando (a saperlo prima...) una bella scorciatoia dedicata allo sci da fondo in località Baita di Ciuk (m.1885), che evita parzialmente i lunghi tornanti della forestale.
CChiara
Nonostante le avverse previsioni meteo tentiamo una salita non troppo distante e non troppo lunga; tutto sommato è andata più che bene, anche la lieve nevicata ha dato quella spruzzata di sale alla salita. A differenza di Emi non ho trovato la cima così raccapricciante per la presenza degli impianti di risalita, semmai un tantino desolata ma dovuto proprio al fatto che gli impianti fossero ormai fermi a fine stagione e quindi mancassero di vitalità. Io ne ho apprezzato la quiete e la possibilità di godere della vista sui massicci dei comprensorio a 360 gradi, infatti pur essendo un “piccolino" del gruppo offre una notevole vista.
Nuvole ed accumuli di vapore acqueo qua e là con l’effetto sorpresa di qualche inatteso raggio di sole creavano assieme alle imponenti presenze alpine sullo sfondo, l’erba paglierina alternata ai nuovi gineprai, alle piantine di mirtilli, e alle ancora presenti lingue di neve e ghiaccio, scenografie stupende. Insomma per me giornata assaporata in toto, non avrei cambiato una virgola!!!
Discesa breve per ripidi prati direttamente alla Malga-Ristoro (m.2240), dalla quale ripercorriamo in buona parte il percorso di salita, utilizzando (a saperlo prima...) una bella scorciatoia dedicata allo sci da fondo in località Baita di Ciuk (m.1885), che evita parzialmente i lunghi tornanti della forestale.

Nonostante le avverse previsioni meteo tentiamo una salita non troppo distante e non troppo lunga; tutto sommato è andata più che bene, anche la lieve nevicata ha dato quella spruzzata di sale alla salita. A differenza di Emi non ho trovato la cima così raccapricciante per la presenza degli impianti di risalita, semmai un tantino desolata ma dovuto proprio al fatto che gli impianti fossero ormai fermi a fine stagione e quindi mancassero di vitalità. Io ne ho apprezzato la quiete e la possibilità di godere della vista sui massicci dei comprensorio a 360 gradi, infatti pur essendo un “piccolino" del gruppo offre una notevole vista.
Nuvole ed accumuli di vapore acqueo qua e là con l’effetto sorpresa di qualche inatteso raggio di sole creavano assieme alle imponenti presenze alpine sullo sfondo, l’erba paglierina alternata ai nuovi gineprai, alle piantine di mirtilli, e alle ancora presenti lingue di neve e ghiaccio, scenografie stupende. Insomma per me giornata assaporata in toto, non avrei cambiato una virgola!!!
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Kommentare (4)