A piedi sino al Manòs.
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Dopo qualche anno ritorno sul M. Manòs, una cima facilmente raggiungibile e molto panoramica dove difficilmente risulta affollata o molto frequentata. Rispetto alla volta precedente parto da N, poco del P.so di S. Rocco, un sentiero che non lontanamente idea di come sia visto anche le scarse o nulle notizie trovate in rete.
Con molta calma io, Nadia e Olmo seguiamo un breve stradello che porta ad una vicina casa in ristrutturazione, poi poco dopo lo stradello si trasforma in sentiero, teoricamente il sentiero dovrebbe essere ufficiale ma la bollatura e la segnaletica è molto scarsa.
Ad un certo punto il sentiero si inerpica per bene e con qualche saliscendi che fa tirare un po il fiato, attraversa un fitto bosco dopodichè la traccia giunge in un ampio spazio ove è presente un roccolo e i ruderi di una baita, a questo punto si segue la bella sterrata che porta (direzione est) verso Cocca Veglie, ex luogo di ristoro, da qua si aggira la casa e su strada ex militare si giunge alla deviazione per il M. Manòs. Ora su bel sentiero si sale senza fatica sino alla Croce del M. Manòs passando dai Fortini di Manòs (postazioni '15-'18).
La giornata presenta un cielo piuttosto terso, adatto per qualche foto, mantre pranziamo arrivano un paio di arditi bikers. Il Sole? Bello caldo.
Per la discesa decidiamo di fare un giro ad anello, sfruttando la traccia che scende verso il Fienile del Veronese. Il sentiero è sempre ben visibile e non presenta difficoltà di sorta, solo un paio di punti risultano un po malagevoli, ma nulla di preoccupante. Raggiunti i Fienili del Veronese, una sorta di Passo, scartiamo l'dea di salire al M. Carzen per scendere verso sud con una bella traccia che attraversa un bosco (bollata e con segnalazioni) che termina al P.so di S. Rocco, dove in un amen siamo di nuovo al punto di partenza.
Nota 1): La prima parte di sentiero è evidente ma poco segnalato, con un paio di deviazioni che potrebbero risultare fuorvianti. Se potete scaricate la traccia.
A' la prochaine! Menek, Nadia e il prode Olmo.
Con molta calma io, Nadia e Olmo seguiamo un breve stradello che porta ad una vicina casa in ristrutturazione, poi poco dopo lo stradello si trasforma in sentiero, teoricamente il sentiero dovrebbe essere ufficiale ma la bollatura e la segnaletica è molto scarsa.
Ad un certo punto il sentiero si inerpica per bene e con qualche saliscendi che fa tirare un po il fiato, attraversa un fitto bosco dopodichè la traccia giunge in un ampio spazio ove è presente un roccolo e i ruderi di una baita, a questo punto si segue la bella sterrata che porta (direzione est) verso Cocca Veglie, ex luogo di ristoro, da qua si aggira la casa e su strada ex militare si giunge alla deviazione per il M. Manòs. Ora su bel sentiero si sale senza fatica sino alla Croce del M. Manòs passando dai Fortini di Manòs (postazioni '15-'18).
La giornata presenta un cielo piuttosto terso, adatto per qualche foto, mantre pranziamo arrivano un paio di arditi bikers. Il Sole? Bello caldo.
Per la discesa decidiamo di fare un giro ad anello, sfruttando la traccia che scende verso il Fienile del Veronese. Il sentiero è sempre ben visibile e non presenta difficoltà di sorta, solo un paio di punti risultano un po malagevoli, ma nulla di preoccupante. Raggiunti i Fienili del Veronese, una sorta di Passo, scartiamo l'dea di salire al M. Carzen per scendere verso sud con una bella traccia che attraversa un bosco (bollata e con segnalazioni) che termina al P.so di S. Rocco, dove in un amen siamo di nuovo al punto di partenza.
Nota 1): La prima parte di sentiero è evidente ma poco segnalato, con un paio di deviazioni che potrebbero risultare fuorvianti. Se potete scaricate la traccia.
A' la prochaine! Menek, Nadia e il prode Olmo.
Tourengänger:
Menek
Communities: Alpinismo Cabaret!, Hikr in italiano
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