Pécian (2667 m)


Publiziert von siso , 19. Oktober 2021 um 16:10.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:30 September 2021
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo del Sole   Gruppo Pizzo Molare 
Zeitbedarf: 6:45
Aufstieg: 992 m
Strecke:Predèlp (1665 m) – Sopra Predèlp (1703 m) – Modione (1818 m) – Sompréi (1848 m) – Chièra (2038 m) – Pian Pécian (ca. 2250 m) – Pécian (2662 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A2, uscita Faido – Faido – Carì – Prodör – Tarnolgio – Predèlp (1665 m).
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugio Agriturismo La Meta a Predèlp.
Kartennummer:C.N.S. No. 1252 – Ambrì-Piotta - 1:25000.

Per la prima volta al Pécian, la panoramica vetta leventinese, che si ammira percorrendo le strade della piana di Ambrì.

Il curioso toponimo non ha un’etimologia sicura. Secondo alcuni, potrebbe significare “pettine”, “pettine per raccogliere i mirtilli”, “rastrello”, “falciatrice”. Secondo altri abitanti della valle, Pécian non avrebbe nulla a che fare con il pettine, ma deriverebbe piuttosto da péç, ossia “mammella”. In effetti, visto dal territorio di Quinto la sua forma tondeggiante richiama una mammella. Visto da Dalpe sembra per contro una piramide.

Alcuni decenni fa i nomi Pécian e Pécianett (il più alto dei due) figuravano scambiati. Nel 1850 Luigi Lavizzari, a spasso in Val Piora chiama senza ombra di dubbio Monte Pettine l’odierno Pecianétt. La carta topografica riporta un Pos Pécian (= dietro Pécian) e un Lago Pécian proprio dietro il Pécianett.

Sulla sua cima, dal 1901 spicca una grande croce metallica; sul versante sudovest si vedono inoltre numerosi muraglioni antivalanga, costruiti negli anni 1889-1892, al costo di allora di 5,80 CHF al metro cubo per una spesa complessiva di 9074,50 CHF.

 

Inizio dell’escursione: ore 8:30

Fine dell’escursione: ore 15:20

Temperatura alla partenza da Predèlp: 3°C

Temperatura al rientro a Predèlp: 16°C

Velocità media del vento: 5 km/h

Sorgere del sole: 7:22

Tramonto del sole: 19:06

 

Sveglia alle 5:30, partenza da casa alle 6:42, arrivo a Prédelp (1670 m) alle 8:17, dopo 100 km d’auto.

Potrei continuare in auto fino a Sompréi, risparmiando 35 minuti all’andata e altrettanti al ritorno, ma per abitudine decido di lasciare l’auto presso il bacino di Prédelp. È una bellissima giornata, serena e senza vento: l’ideale per una camminata in montagna.

Sono colpito dalla visione del Campo Tencia: del Ghiacciaio di Crozlina rimane veramente poco. Non voglio fare il piagnone: già sono eccessive e forse controproducenti le querule lamentele sbandierate nelle piazze, accompagnate da slogan e da bla, bla, bla; tuttavia, spiace veramente vedere la veloce scomparsa di una meraviglia della natura, che frequentai da giovane.

Osservo compiaciuto anche lo slanciato Pizzo del Prévat: quanto mi piacerebbe scalarlo ancora una volta!

A Sompréi c’è una calma apparente. Gli occupanti di due rustici attigui si raccontano il sogno terrificante avuto nella notte, che li vedeva tutti coinvolti. Quel materassino travolto dalla mareggiata, al largo, sarà stato sicuramente un incubo dovuto alla fase REM del sonno.

Superata la cappella il paesaggio diventa un incanto: è impossibile rimanere indifferenti di fronte a questa meravigliosa natura!

Dopo un’ora e un quarto di cammino pervengo alla piana che ospita l’Alpe di Chièra (2038 m). Un tecnico sta smontando il pannello solare per riporlo all’interno, al sicuro dalle intemperie: la stagione dell’alpeggio è ormai conclusa.

Poco dopo la fontana del pascolo, assorto nei miei pensieri e a causa anche di un’insufficiente segnaletica, trascuro la deviazione per il Pécian. Continuo così lungo il sentiero che sale ai Laghi di Chièra. Mi rendo conto dello sbaglio dopo 340 m di cammino. Decido allora di attraversare il ripido pendio in modo selvaggio, facendo forza sui bastoncini. Non perdo molta quota, tuttavia spreco inutilmente parecchie energie. Superato un primo crinale, mi ritrovo in una conca umida, all’estremità della quale pervengo al sentiero marcato in bianco-rosso, che in breve raggiunge la cresta SSW del Pécian a 2240 m di quota e a circa 80 m sopra un’antenna. La via ora svolta a destra e risale il versante SW della meta. A Pian Pécian transito di fianco ad un tavolone di granito, forse un altare, senza scritte, né targhe. La croce di vetta è ora in vista: sembra vicina, ma non è così. Si notano anche innumerevoli muraglioni, che proteggono Lurengo e Catto dalle valanghe.  

Raggiunto l’inizio  dei ripari, a quota 2383 m, il sentiero forma 36 risvolti, che gli permettono di risalire il ripido fianco senza mai assumere una pendenza eccessiva.

Il vertiginoso sguardo a valle mostra la piana di Ambrì, nella quale spiccano la Valascia, la nuova Gottardo Arena e l’aeroporto.

Alle 11:55, dopo 3 h 25 min di cammino da Prédelp, malgrado la pascolata, arrivo alla croce di vetta: Pécian (2662 m) conquistato!
 

                                       I Laghi di Chièra visti dal Pécian

Il panorama è immenso: lascio parlare le foto. Oggi ho preceduto tutti, quindi posso scattare foto a piacimento, senza la preoccupazione di escludere escursionisti che non desiderano apparire sui social.

Dopo una bella sosta di mezz’ora in vetta riprendo il cammino. Durante la discesa incrocio numerosi passeggiatori, soprattutto donne, che richiedono informazioni sulla parte alta del percorso: “com’è?”, “manca tanto?”, “è difficile?”, “è esposto?”. Cerco di rassicurare e incoraggiare tutti con pacatezza, da “uomo vissuto”, “dall’alto della sua esperienza.”

 

Per la prima volta al Pécian (2662 m) con partenza da Predèlp. A prescindere dal significato del toponimo: “pettine”, “rastrello” o “mammella”, l’escursione a questa panoramica montagna a nord-est di Catto è consigliabile per il bellissimo paesaggio in cui si sviluppa il sentiero. 

 

Tempo totale: 6 h 50 min

Tempi parziali:

Predèlp (1670 m) Chièra (2038 m):  1 h 15 min

Chièra (2038 m) – Pécian (2662 m): 2 h 10 min

Dislivello in salita: 992 m

Sviluppo complessivo: 14,31 km

Difficoltà: T3

Coordinate Pécian: 700′916/153′089

Copertura della rete cellulare: buona

Libro di vetta: sì


Tourengänger: siso


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