Perledo - Lierna / Variante Alta e Bassa del Sentiero del Viandante. Destinazione Milano / tappa 04


Publiziert von Federico , 2. September 2021 um 20:39.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:29 August 2021
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 10:45
Aufstieg: 1969 m
Abstieg: 1971 m
Strecke:Perledo (Castello di Vezio) - Variante Alta - Ortanella - Lierna - Variante Bassa - Fiumelatte - Varenna - Perledo (Castello di Vezio).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Strada statale 36 del lago di Como e dello Spluga.
Unterkunftmöglichkeiten:B&B + Ristorante il Portichetto - Vezio - Perledo, Via della Foppa, 2. info@ristoranteilportichetto.com +39 0341.830316 / +39 327.3432093.

Chiavenna – Milano Piazza Duomo.

Tappa 04 / Perledo (Castello di Vezio) – Lierna.

Variante Alta e Bassa. Giro ad anello (24 km).

Il Sentiero del Viandante.
 
Domenica, 29 agosto ripartiamo sulle “Vie del Viandante”. Ripartiamo dal Castello di Vezio a Perledo dove, nel primo dei tre parcheggi a disposizione, parcheggiamo l’automobile. La giornata meteorologica è perfetta! Non fa troppo caldo. Finalmente! O per lo meno… non fa così caldo sin dalla mattina. Colazione al ristorante il Portichetto (che offre ai viandanti anche una possibilità di pernottamento B&B), partiamo decidendo di trasformare questa quarta tappa del Viandante in un giro ad anello. All’andata percorreremo la Variante Alta del Sentiero fino a Lierna, mentre al ritorno cammineremo sulla Variante Bassa. In totale 24 km circa, non tanti, ma molto impegnativi. Il dislivello positivo finale della tappa sarà di quasi 2.000 metri: duemila in salita più altri duemila in discesa. La tappa durerà quasi 11 ore, delle quali però solo 4 e 30 di autentico cammino, come al solito ce la prendiamo comoda: lo chiamano turismo lento. Pochissima pianura, quasi nulla, quasi tutto il percorso o è in salita o è in discesa.
 
Ovviamente ci sono molti modi in cui si può fare questa tappa, la scelta di fare le due varianti è sicuramente impegnativa ma presenta un duplice vantaggio: il primo vantaggio è che si compie un giro ad anello (sempre prestigioso da realizzare, ove possibile) e quindi al termine dell’escursione ci si ritrova al punto di partenza senza dover prendere mezzi di trasporto o ripercorrere a ritroso la stessa via d’andata; il secondo vantaggio è che si può godere della vista di due percorsi entrambi belli evitando di perdersene uno. Ovviamente per realizzare il giro proposto bisogna avere un certo allenamento, ma non è necessario avere chissà quali doti: bastano la passione per il cammino e la costanza.
 
Veniamo alle due varianti:
 
La Variante Alta è la prima che percorriamo durante l’andata verso Lierna, che sarà sede della prossima partenza di tappa  (Lierna - Lecco). E’ una variante che ha alcuni punti panoramici notevoli, ma lo stesso si può dire anche della Variante Bassa. Infatti non bisogna farsi troppo ingannare dai termini alto e basso. In entrambi i casi si sale e la differenza di altitudine che si raggiunge tra le due varianti non è molta: con l’alta si arriva a 1.000 m. circa mentre con la bassa a 750 m. circa; una differenza di soli 250 m. La vera differenza è che la Variante Alta è più interna, più immersa nei boschi dell’entroterra, mentre quella Bassa è affacciata sul lago, nel senso che corre lungo il lago. La Variante Bassa non è però un percorso lungo il lago che corre a mezza costa a una bassa altitudine; tutt’altro, è un percorso che sale verso l’alto e a tratti anche in modo forse più impegnativo rispetto alla Variante Alta (dipende poi dalla direzione di cammino perché ovviamente se la si inverte le salite si tramutano in discese e viceversa).
 
Il punto della Variante Alta che ho apprezzato di più è quello (da noi fatto in discesa) che porta alla Croce di Brentalone (654 m.). Da qui si vede Lierna dall’alto e sono presenti due tavoli sui quali si può pranzare al cospetto di uno splendido panorama. Molto belle anche le vedute nel tratto per noi iniziale della Variante Alta, percorsa da nord a sud. L’elemento più panoramico di tali vedute è naturalmente la punta del Triangolo Lariano: Bellagio con le sue colline, i suoi porticcioli, i suoi lidi, le sue scogliere e la sua Villa Melzi accompagnata dai suoi bellissimi giardini che tagliano a metà il promontorio. Da lontano, addentrandosi con la vista lungo il ramo del lago che volge verso Como, è ben visibile anche il promontorio di Lenno con la Villa del Balbianello sulla sua punta, mentre alle sue spalle, presente ma nascosta alla vista, c’è l’Isola Comacina nei pressi di Ossuccio (l’unica isola di tutto il lago). Della vista del Triangolo Lariano non posso non ricordare poi il Monte San Primo e il mitico Colle Ghisallo, che forse dice poco agli escursionisti a piedi ma certamente molto ai ciclisti (ho una relazione dedicata nel mio giornale al Ghisallo  per chi ne vuole sapere di più).
Altro luogo da sottolineare lungo il percorso della Variante Alta è il paese di Ortanella a 960 m.s.l.m. Si giunge a Ortanella dopo che sulla sinistra appere Esino Lario, salendo da Perledo. Ortanella è un bel luogo dove poter sostare o che può essere addirittura preso come meta di una passeggiata a sé. Qui infatti sono presenti agriturismi, ampi prati, tavoli, un piccolo laghetto paludoso e un barbecue pubblico. Il luogo più bello da visitare a Ortanella è un terrazzo panoramico da cui si gode una superba vista di Bellagio e di Mandello Lario; in questo luogo è presente un tempietto denominato San Pietro a Ortanella. Il tempietto ha sicure origini romaniche anche se è stato visibilmente ristrutturato nel tempo dai locali.
 
La Variante Bassa l’abbiamo invece percorsa al ritorno partendo da Lierna e camminando in direzione nord. Giunti a Lierna abbiamo visitato il borgo storico che giace come un promontorio sul lago (attenzione perché il borgo è abitato e alcune vie portano a luoghi privati). Affianco al borgo c’è un bel porticciolo, dall’altra parte una piccola baia che si trasforma puntualmente in una spiaggia sassosa apprezzatissima dai bagnanti durante le domeniche estive. Così, da bravi escursionisti, abbiamo attraversato la spiaggia di Lierna e poco più in là abbiamo trovato l’attacco alla Variante Bassa del Sentiero del Viandante. In breve tempo abbiamo goduto di una bella vista dall’alto del borgo e della spiaggia di Lierna. La salita di questa Variante Bassa è decisamente impegnativa. Personalmente l’ho sofferta abbastanza, ma si sa la salita che appare più dura è sempre quella dove si va in crisi. Ad ogni modo, al di là dell’impressione personale del momento difficile, effettivamente il sentiero arrampica non poco, a tratti con una grande inclinazione e quasi sempre rimanendo esposto al sole. Tutto ciò fa di questa salita (discesa per chi cammina in senso contrario verso sud) una salita impegnativa ma anche panoramica.
 
Arrivati in cima si scende in direzione Varenna. Quasi al termine della discesa si incontra un luogo magico dove una visita con sosta non può proprio mancare, questo luogo è la Sorgente del Fiume Latte nei pressi ormai del lago. Il Fiumelatte è un immissario del lago di Como che nasce nel Gruppo delle Grigne. È noto per la particolare brevità del suo corso, appena 250 metri; esso fu a lungo studiato da Leonardo da Vinci che lo cita nel suo Codice Atlantico. I Sentieri delle montagne di Lierna e la grotta di Fiumelatte sono state una delle attrazioni più interessanti del così detto “Grand Tour”, un lungo viaggio nell'Europa continentale intrapreso dai ricchi dell’aristocrazia europea a partire dal XVII secolo e destinato a perfezionare il loro sapere; per questa ragione esistono molte stampe preziose e di alta qualità che raffigurano questo fiume, al tempo definito "il fiume più corto del mondo". Per visitare il Fiume Latte dal Sentiero del Viandante è necessaria una piccola deviazione di mezzo km circa, ma ne vale assolutamente la pena. La particolarità del fiume, oltre alla sua brevità, sta nel fatto che le sue acque scorrendo sopra a delle rocce schiumeggiano e si increspano nel loro incedere a tal punto da diventare bianche come se fossero latte. Un bellissimo effetto che si può apprezzare da un’apposita passerella posta nei pressi della sorgente. Seguendo le scalette e le passerelle si giunge fino alla grotta da cui scaturisce il fiume. Una caratteristica è la sua stagionalità: il fiume scorre, generalmente, nel periodo da marzo fino a ottobre. L'intermittenza è dovuta al fatto che Fiume Latte rappresenta lo scarico di un sistema carsico, chiamato fonte Uga, che inizia nel Moncodeno sul versante nord del Grignone. Da sottolineare anche la presenza in questo luogo di parecchi tavoli in cemento e di un barbecue utilizzati dalla gente del posto per festeggiare i momenti felici. Se avete qualche salamella nello zaino è il luogo ideale dove fermarsi e progettare un pranzo al sacco!
 
Infine spendo due parole per il Castello di Vezio. Vezio è una piccola frazione di Perledo situata in cima ad una collina sopra Varenna. Il Castello non lo abbiamo visitato in questa occasione, ma personalmente l’ho già visitato in passato. Il Castello è famoso per la presenza di statue fantasma, ma soprattutto per il volo dei rapaci, uno spettacolo che talvolta si tiene proprio all’interno del castello. I rapaci sono addestrati in cattività e per permettere il loro ritorno dopo ciascun volo si utilizzano dei bocconi di carne per nutrirli. E’ molto importante lanciare in volo i rapaci quando questi hanno ancora fame, se sazi infatti si correrebbe il rischio di una loro fuga (rimarrebbero disinteressati al boccone tenuto dall’addestratore). Per questo motivo, prima di ogni volo, si verifica il peso di ogni rapace che deve spiccare il volo, per rendersi conto se sia interessato al cibo oppure no, se sia sazio o no. Consigliatissima la visita al castello, soprattutto in occasione di questi spettacoli che un tempo erano tenuti con maggior frequenza.
 
Arriviamo di nuovo a Perledo calpestando con i nostri piedi il tratto finale della Variante Bassa del Sentiero del Viandante. Niente di più bello che ritrovare gli stessi luoghi del mattino giungendo per altre vie sempre a piedi! Il fascino di quando si chiude un percorso ad anello sta nell’avere l’impressione di aver concluso un discorso a tutto tondo fra sé e la montagna. Averla vista da valli differenti, averla osservata da versanti diversi. Come se la montagna indossi un abito differente a seconda che la si guardi da est piuttosto che da ovest o da nord piuttosto che da sud.
 
Per il nostro cammino questa era la quarta tappa che di fatto ci ha portato da Perledo a Lierna. La prossima volta ripartiremo da Lierna con destinazione Lecco. La quinta tappa ci porterà a concludere il Sentiero del Viandante, sentiero che finora non ha mai deluso le migliori aspettative.
 
Continua…
 
Federico.

Tourengänger: Federico
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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GIBI hat gesagt:
Gesendet am 10. September 2021 um 23:19
Ragazzi non posso che farvi i miei complimenti, completare nella stessa giornata le due tappe non è una cosa che molti possono o riescono a fare neppure prendendosela comoda ma voi si ... GRANDI !

Ciao Giorgio

Federico hat gesagt: Grazie! Che fatica ma anche soddisfazione!
Gesendet am 14. September 2021 um 12:32
Ma sai che l'abbiamo fatto pensando che la variante bassa fosse in fin dei conti un sentiero a mezza costa senza dislivello in salita. Ci siamo detti fatichiamo all'andata in mattinata con la variante alta, poi il ritorno sarà agevole. Invece poi tornando indietro ci siamo resi conto che ci si arrampicava verso l'alto pure con la variante bassa. Infatti il nome è ingannevole e l'ho sottolineato nella relazione. E' variante bassa perché vicina al lago ma si sale di quota quasi come con la variante alta. In effetti ho fatto più fatica in questa tappa del Viandante che in certe escursioni di alta montagna.


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