Salimmo... finalmente! 3115 mt.
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Partito da casa per una settimana di Full Immersion camuna, prendo contatto con Menek : capobanda della zona, che mi propone per sabato una cima allettante: il Salimmo. Ritrovo all'alba alla stazione di Cò de Put. Ore 6,30/6,40. Per me quasi tragica, abituato a camminare dalle 10 in poi come sono. Mentre faccio colazione, alle 6 arriva un messaggio: Menek è già arrivato. Che orari da turnista.
Al rifugio Petit Pierre ( che poi sarebbe da Pierino, nome che i camuni danno anche agli ottantenni ) dove si arriva con una sterrata, ma anche in funivia da Ponte di Legno. Seguiamo una via militare in piano per un lungo tratto e che arriva a un pianoro umido con varie diramazioni. La nostra traccia sempre marcata sale nella conca fino ad arrivare al bivio Salimmo-Calotta. Noi a sinistra saliamo tra ripide pietraie e residui nevai molto induriti dal gelo notturno, fino ad arrivare alla Boccheta di Valbione 2820. Da qui come da relazione la traccia segnata volge a sinistra rimanendo sotto cresta sul lato Val Salimmo ( a destra della cresta ) e con alcuni passaggi delicati arriva infine allo strappo finale e alla grande croce di vetta, visibile già dal parcheggio. Ritorno stessa via, con birra finale al rifugio. Bella gita in ottima compagnia.

Era da tempo che volevo mettere nel mio carnet la Salimmo, ma per affrontare questa cima mi serviva un compagno forte e preparato, sapendo della presenza in Camunia di Antonio ho colto la palla al balzo...
Dopo il ritrovo a Capo di Ponte, con la mia GreenA ci siamo avviati verso il Rif. Corno d'Aola, dove si arriva con una strada sterrata piuttosto sconnessa ma tutto sommato senza aver bisogno però di una 4x4.
Alla partenza abbiamo trovato un bel clima fresco, con la Cima di Salimmo già in bella mostra, che da una parte può risultare stimolante visto che la croce di vetta e già visibile, ma dall'altra parte potrebbe scattare lo sconforto: come cavolo si arriva su quella cima? Dove si passa? E tutta quella pietraia? Tante domande che presto avranno una risposta.
Come detto da Antonio sino alla Conca di Pozzuolo si cammina quasi in piano, poi, lasciata sulla destra la traccia che porta al Castablo si cominciano ad affrontare le prime facili gande alternate a ripide salite. Si continua così sino ad arrivare in una zona con poca neve ghiacciata residuale, che per quest'anno non si scioglierà, qua i massi la fanno da padrone, massi non sempre stabili, ma la zona più da attenzionare è quella alla base della rampa che sale alla Bocchetta di Valbione, dove sassi più o meno grossi, sfasciumi e un terreno infame (si muove tutto) ci accompagna alla Bocchetta dove la spendida visuale fa sciogliere un po la tensione.
Ora si piega a sinistra, su stretta cengia esposta da affrontare con passo sicuro e assenza di vertigini, dopodichè si affrontano due o tre passaggi molto esposti e su terreno sconnesso, in un altro paio di punti le mani vengono in aiuto per affrontare passaggi di I°+. Il terreno franoso e gli ultimi brevi passaggi su rocce concludono la nostra ascesa alla base della croce. Se siete fortunati come noi la visuale che vi si parerà davanti agli occhi vi ripagherà dello sforzo effettuato. Spettacolo!
Purtroppo non possiamo godere troppo a lungo di questa pace e solitudine, nel primo pomeriggio sono previste pioggie, magari non intense ma pioggie. Un piccolo assaggio lo abbiamo avuto proprio mentre stavamo scendendo, un assaggio dal sapore di piccoli fiocchi di neve...
E' per questo motivo che abbiamo pranzato poco oltre il bivio Calotta/Salimmo. :)))
Da qua in poi solo le ginocchia hanno gridato vendetta, un problema che i Camosci incontrati poco prima della Conca di Pozzuolo sicuramente non avranno visto la velocità con cui hanno risalito il ripido versante semi erboso!
La birra finale al rifugio è stata il giusto premio per questa bellissima giornata. Thank's Antonio.
Nota 1): Cazzeggiandum...
Lerciopol: Arriva in edicola "Costruisci l'ego di Renzi in scala 1:1" in sole 1000 uscite.
Lerciospazio: Turismo spaziale, italiano abbandona il primo cane lungo la rotta tra la Terra e Marte.
Spinozatosc: Siena, Letta correrà senza il simbolo del Pd. Potrebbe vincere come candidato scosso.
Spinozahot: Valentino Rossi diventerà papà. Quest'anno è la prima volta che non esce subito.
A' la prochaine! Menek Bluff
Tourengänger:
Menek,
Antonio59 !


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