Saccarello e Frontè - anello da Verdeggia

Libera uscita dalla spiaggia, mi metto la voglia in spalla e, dopo un’ora di autostrada e una di tornanti, parcheggio nell'unica piazzetta di Verdeggia (nome molto azzeccato), frazione alta di Triora nella bellissima Valle Argentina. Destinazione Saccarello, tetto della Liguria e crocevia di genti (cuneesi, liguri, brigaschi francesi).

Sono subito visibili la bastionata della vetta (per fortuna si può aggirare), l’inizio del sentiero di salita (segnavia bianco-rossi, no indicazioni) e l’arrivo di quello di discesa, proprio dietro il gabbiotto della Pro Loco e con indicazioni per Passo della Guardia. Poco dopo la partenza, ad un bivio si segue per Vesignana; l’alternativa porterebbe a Realdo, altro possibile punto di partenza.

Dopo molti zig-zag si esce a Vesignana, da cui il sentiero diventa strada sterrata che noiosamente e quasi in piano conduce al Passo di Collardente; qui bisogna imboccare il sentierino sulla destra, e in due minuti si è al piano di sopra su una sterrata parallela alla precedente, e che va seguita verso destra (indicazioni per Monte Saccarello). Da qui in poi impossibile sbagliare: sia che resti sulla sterrata, che si prenda il crinale seguendo i segni bianco-rossi dell’Alta Via Monti Liguri, prima o poi si sbuca sul largo crestone e in breve si va in vetta.

Proseguo sullo spartiacque superando il Redentore, l’arrivo degli impianti sciistici di Monesi, la Baita La Terza (aperta) e il Rifugio Sanremo (chiuso), e dopo breve risalita al Cimonasso scendo alla depressione del Passo Garlenda, importante crocevia: a sinistra scende il sentiero segnalato per Monesi, diritti si va al visibile Monte Frontè (oggi assaltato dalle mountain bike), a destra si scende a Verdeggia (segnalazioni “Passo della Guardia –Triora”).

Breve visita al Frontè, salendo dalla cresta più ripida e disceso dal sentiero ciclabile che dal Passo Frontè torna verso il Passo di Garlenda, e da quest'ultimo inizio la discesa per Verdeggia: percorso un po’ inerbito ma molto ben segnalato da ometti, che raggiunge la sottostante strada sterrata pochi metri sopra del Passo della Guardia (segnalato solo da una indicazione su pietra chiara): anche qui si segue per Triora (cartello stradale!), e dopo poche decine di metri appena a monte di una piazzola per pic-nic si prende a destra per Verdeggia (cartello in legno, leggibile solo da chi arriva da valle): da qui, bel percorso nel bosco con tre cinghialetti e qualche saliscendi fino all’auto.