Non c'è "Pirlo" senza Selz (Rocchetta), poi L'Orselù come contorno.


Publiziert von Menek , 22. Juni 2021 um 16:56.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 5 Juni 2021
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:30
Aufstieg: 1300 m
Abstieg: 1300 m
Strecke:A Tomaia Ruvida, di Km 10,600
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Brescia- Sacca di Esina. Posti auto qua e la.
Kartennummer:Mapnik + a muzzo

Siamo ormai a Giugno e fare escursioni, ancorché impegnative, a quote basse risulta davvero difficile causa il caldo eccessivo, ma ho un conto in sospeso con questa Rocchetta Selz (sono un testardo) e non mi resta che scoprirne la "via nascosta" dopo un "giro conoscitivo" effettuato una settimana prima.
Lascio la macchina in un comodo ma piccolo parcheggio giusto vicino alla palina indicativa (Valle dell'Inferno-Corèn de l'Orselù) poi, seguita la traccia sino al Torrente Resio lo si attraversa con un ponte e da lì comincia una salita a polpaccio gonfio e polmoni supestar. Il sentiero è bollato, lascia sulla destra la deviazione per l'Orselù e sempre con buona pendenza raggiunge la Plagna Nicolina dove finalmente il sentiero non è poi così ripido. Raggiunta la sterrata ora la si segue sino a superare la deviazione per la Valle dell'Inferno poco oltre, sulla destra una traccia (bolli rossi) entra nella vegetazione sbucando nei pressi di una baita e cento metri dopo alla deviazione per il Rif. Budek. Da qua il sentiero ritorna ben evidente, bollato e con discreta pendenza, si snoda in un fitto bosco e sale sino a raggiungere delle piccole pozze dove dei fottuti insetti, parenti stretti delle zanzare ma grossi cinque volte tanto, ti martellano come Tyson in ogni millimetro quadrato di pelle scoperta.
A questo punto, se non state correndo a gambe levate, notate una sorta una sorta di breve cengia obliqua che sale lungo una parete rocciosa, la seguite sino a sbucare in una zona semi prativa e tempo due minuti siete sul Dosso di Selz (ho costruito un piccolo ometto) dove si ha una minima vista sulla Valcamonica. E' una cimetta che forse se la schifano tutti/e, ma esiste, perchè non salirci?
Ora si scende di nuovo. Scesi dalla cengia si piega a destra seguendo una presa d'acqua (una sorta di canna), si oltrepassa un rudere,  poi subito dopo trovate un ometto (in valle si chiama matta), da qua in poi si segue una traccia evidente con rari bolli arancioni un po sbiaditi, raggiunto il Ponte sul Vallone lo si attraversa piegando subito dopo a sinistra per cominciare una ripida salita nel bosco. La traccia a volte tende a sparire, ma la bollatura è fitta quanto basta, l'importante è non perderla, quindi ogni pochi passi alzare la testa, please, onde evitare guai. Il terreno non ha opposizioni tecniche ma tende ad essere sconnesso oltre che ripido e sbuca su una larga sella, da qua, superate le facili roccette si raggiunge la nuova Croce della Rocchetta Selz. 30 minuti dal Ponte sul Vallone e 2h15 dalla partenza, se ci mettete anche mezz'ora in più non sarebbe uno scandalo. Comunque la visuale dalla Rocchetta è molto bella e lo strapiombo sotto i nostri piedi mette i brividi.
Dopo una pausa relativamente breve vado alla ricerca del sentiero di ritorno, una via più semplice che porta alla Malga Pianazzo. Qua arriva la botta di culo, perchè in mio soccorso arriva una escursionista conosciuta sul Trabucco che abita proprio a Esine, quindi fine conoscitrice dei posti. Ripartiamo assieme lungo la facile cresta che scorre in opposizione alla Rocchetta, seguendo la stretta ma evidente traccia dopo 10/15 minuti giungiamo ad un bivio, su un masso trovate scolpita una croce, mentre sulla sinistra un evidente sentiero scende in traverso (ometti). A questo punto ci dividiamo, io scendo verso il Torrente Resio mentre lei prosegue in cresta sino a Scandolaro. Grazie per le info!
Attraversato il Torrente si riprende un evidente sentiero che sale in moderata pendenza sino a raggiungere un roccolo, poi da qua si piega verso la visibile Malga Pianazzo dopo aver superato un prato adibito a pascolo. Dalla Malga si scende al Rif. Budek seguendo una sterrata. Segnalo che al momento il rifugio è in fase di ristrutturazione.
Budèch. Budèch è il nome dialettale di Bosico, un minuscolo agglomerato di piccole baite collocate in un avvallo dove è presente appunto il Rif. Budek e l'adiacente Chiesetta di S. Maurizio; il sentiero (bollato)  attraversa centralmente l'avvallo ed entra nel bel bosco che declina in comoda pendenza sino ad arrivare alle "famose" pozze, da qua, per medesimo sentiero fatto all'andata si ritorna al bivio poco sopra i cartelli per la Valle dell'Inferno che lasciamo sulla sinistra. A questo punto si piega a destra e su strada sterrata si giunge a Splasere, fondamentalmente uno spiazzo con due o tre baite, lo si attraversa sino ad intercettare una traccia, e con tale traccia sbuchiamo in due minuti di cammino siamo alla Croce del Corèn de L'Orselù, fenomenale e solitario balcone su tutta la media Valcamonica. A questo punto mi sarei anche rilassato, sdraiato, ma... il temporale!!! Fortuna che ero vicino a delle baite!
Trovato riparo presso le baite di Splasere mi prendo il tempo per pranzare, mentre la pioggia, non così forte, sembra quasi farmi compagnia, portando quel colpo di refrigerio che male non fa. Dopo 15/20 di pioggia il classico temporale estivo perde d'intensità, tutto sembra risolversi da lì a minuti; rimetto lo zaino in spalla, controllo di non aver lasciato rifiuti durante il mio bivacco, e poi via di nuovo a gambe levate sotto una leggera pioggerella. Seguo ancora la traccia che porta a L'Orselù, ma poco prima di addentrarmi nella zona più rocciosa un sentiero si stacca sulla sinistra perdendo quota costeggiando un rivolo d'acqua, non è bollato e non ha indicazioni di sorta, anche se io lo valuto buono per la mia discesa a Sacca di Esine, questa mia decisione è supportata da un cartello a mo di freccia posizionato su un albero  con scritto Croce..., beh, mi dico, se di la si va alla Croce di qua scendo a Sacca!  E così è, il sentiero scende con buona inclinazione proprio nella giusta direzione, è un po sdrucciolevole nella parte superiore  e bisogna superare una corta placchetta resa svivolosa dalla pioggia, dopodiché si prosegue ancora spediti sino al bivio incrociato all'andata. Da qua all'auto è su percorso conosciuto e le case sono ormai a portata di sputo.
Nota 1): Secondo me questo è un bel giro da effettuare nei periodi meno caldi, diciamo da Ottobre a Maggio. Le indicazioni spesso non sono molto chiare e bisogna fidarsi della propria capacità di orientarsi in ambiente montano, oppure avendo con sè un Gps alla mano; la salita alla Rocchetta Selz senza la bollatura non sarebbe per nulla facile visto la traccia poco chiara in ambiente boschivo, con la bollatura il grado di difficoltà si abbassa non poco. Ma mi raccomando, occhi sempre ben aperti! Valutazione della salita alla Rocchetta EE o T3, se non ci fosse la bollatura si andrebbe sul T4-.
Nota 2): Cazzeggiandum...
SpinozaCobas: Enrico Letta: "Sconvolto per la morte del sindacalista". Ha saputo solo adesso di Epifani.
LercioIndustria: Confindustria scende in piazza contro i lavoratori che pretendono di essere pagati.
LercioHot: Gioco erotico tra NoVax degenera in vaccinazione.

A' la prochaine!      Menek Bluff





Tourengänger: Menek


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Kommentare (12)


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Gabrio hat gesagt:
Gesendet am 22. Juni 2021 um 18:51
Fare un'escursione a queste quote con queste temperature è da duri o da pazzi!! (ma chi non lo è).....
....E i conti in sospeso vanno sempre chiusi!!!

Caparbio!!!!

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 22. Juni 2021 um 21:17
Mah, Gabrio, non saprei dirti se sono stato più duro o più pazzo, diciamo che caparbio lo trovo più giusto. :))) E comunque quel giorno le nuvole mitigavano il clima. Faceva caldo ma non troppo, diciamo.
Grazie dei comply
Menek

Gesendet am 23. Juni 2021 um 09:33
Un pò meno ravano del solito ....
Non ti manca?
ciaooooooo

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 23. Juni 2021 um 16:41
se non ci fossino stati i bolli altro che ravano lì... beata la mano ignota che ha lavorato di fino. e parlo dei bolli... :)
Ciao Giorgio
Menek

Gesendet am 23. Juni 2021 um 09:52
Grande Dom sempre in forma splendente, te lo dice
anche la Rettore.
Ciao

Serzo hat gesagt: RE:
Gesendet am 23. Juni 2021 um 11:03
la canzone più famosa e riuscita tra quelle dedicate alla chirurgia estetica!

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 23. Juni 2021 um 16:43
Una chirurgia che ha attirato il Cobra... :) Ciao Sergio
Menek

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 23. Juni 2021 um 16:42
:))) lascialo dire alla Rettore allora! :))) però grazie Big Luciano
Menek

numbers hat gesagt: Bella Dome!!!
Gesendet am 23. Juni 2021 um 14:40
Prima o poi i conti van pareggiati...

Ciao

Menek hat gesagt: RE:Bella Dome!!!
Gesendet am 23. Juni 2021 um 16:44
Claro que si! E bisogna farlo al più stretto giro di posta possibile! Ciao Marione
Menek

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 24. Juni 2021 um 22:37
Chiusa positivamente anche la pratica di questa inedita Rocchetta Selz sono curioso di scoprire quali avventure ci regalerai per questa nuova stagione estiva !

Ciao Giorgio

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 24. Juni 2021 um 22:51
Sono curioso anch'io... :))) però questa Rocchetta, ma anche l'Orselù, sono una bella accoppiata che merita.
Ciao Gio
Menek


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