Lago delle Bose e Lago Mucrone
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Oggi, finalmente, escursione fuori regione. Ezio propone la salita al Monte Mars, forse è un po' presto ma quando saremo sul posto si vedrà.
Giunti al Santuario di Oropa ci accorgiamo che le montagne sono avvolte da una coltre di nubi appena oltre i 1800 - 1900 metri.
Vabbè, confidando in una rapida apparizione del sole, iniziamo la salita. La prima parte del sentiero, o meglio della pista di sci, è un vero sfacelo, giunti ad un cartello che indica il Lago delle Bose decidiamo di fare una deviazione ed andare a vederlo.
Si tratta di un piccolo lago di conca, oggi decisamente grigio avvolto com'è dalle brume ed in cui si riflette un cielo plumbeo. Nell'acqua vi sono migliaia di girini ma anche, inspiegabilmente, diverse rane morte. Saliamo in direzione dell'Alpe Bose e poco dopo aver superato i ruderi delle costruzioni incontriamo la neve, qui fra la neve che ricopre i segnavia, la nebbia che a tratti si abbassa e, soprattutto, la qualità non eccelsa della cartina IGC, cominciamo una salutare ravanata che dopo un tratto di salita ed un lungo traverso su pendii ripidi invasi da migliaia di piante di veratro ci porta ad abbassarci di nuovo sul sentiero. A questo punto raggiungiamo il Lago Mucrone che si rivela essere ancora ghiacciato ed anche quasi invisibile avvolto com'è dalla nebbia. Tutt'intorno la neve è tanta, l'ora ormai abbastanza avanzata, la fame inizia a farsi sentire per cui abbandoniamo le velleità alpinistiche e raggiungiamo il rifugio Rosazza, chiuso come il vicino rifugio Savoia e la funivia, dove troviamo posto ad un tavolo riparato dal vento.
Per la discesa optiamo per il sentiero D13 che scende ad Est passando dall'Alpe Pissa. ed arriva nei pressi del santuario. Pochi metri di asfalto e siamo al parcheggio della funivia.
Nonostante il tempo non bello, ma quantomeno non abbiamo preso acqua, una gita piacevole, soprattutto, almeno per me, per la gran quantità di fiori osservati, per il paesaggio, viste le nubi incombenti converrà tornare.
Difficoltà: T3 solo per i tratti fuori sentiero altrimenti T2: sentieri ben segnalati e mantenuti.
Giunti al Santuario di Oropa ci accorgiamo che le montagne sono avvolte da una coltre di nubi appena oltre i 1800 - 1900 metri.
Vabbè, confidando in una rapida apparizione del sole, iniziamo la salita. La prima parte del sentiero, o meglio della pista di sci, è un vero sfacelo, giunti ad un cartello che indica il Lago delle Bose decidiamo di fare una deviazione ed andare a vederlo.
Si tratta di un piccolo lago di conca, oggi decisamente grigio avvolto com'è dalle brume ed in cui si riflette un cielo plumbeo. Nell'acqua vi sono migliaia di girini ma anche, inspiegabilmente, diverse rane morte. Saliamo in direzione dell'Alpe Bose e poco dopo aver superato i ruderi delle costruzioni incontriamo la neve, qui fra la neve che ricopre i segnavia, la nebbia che a tratti si abbassa e, soprattutto, la qualità non eccelsa della cartina IGC, cominciamo una salutare ravanata che dopo un tratto di salita ed un lungo traverso su pendii ripidi invasi da migliaia di piante di veratro ci porta ad abbassarci di nuovo sul sentiero. A questo punto raggiungiamo il Lago Mucrone che si rivela essere ancora ghiacciato ed anche quasi invisibile avvolto com'è dalla nebbia. Tutt'intorno la neve è tanta, l'ora ormai abbastanza avanzata, la fame inizia a farsi sentire per cui abbandoniamo le velleità alpinistiche e raggiungiamo il rifugio Rosazza, chiuso come il vicino rifugio Savoia e la funivia, dove troviamo posto ad un tavolo riparato dal vento.
Per la discesa optiamo per il sentiero D13 che scende ad Est passando dall'Alpe Pissa. ed arriva nei pressi del santuario. Pochi metri di asfalto e siamo al parcheggio della funivia.
Nonostante il tempo non bello, ma quantomeno non abbiamo preso acqua, una gita piacevole, soprattutto, almeno per me, per la gran quantità di fiori osservati, per il paesaggio, viste le nubi incombenti converrà tornare.
Difficoltà: T3 solo per i tratti fuori sentiero altrimenti T2: sentieri ben segnalati e mantenuti.
Tourengänger:
paoloski

Communities: Hikr in italiano
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