MTB: Lago di Varese per Parco Ticino - V.d.Boia - T.S.P - R.T.O.
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L'obiettivo è quello di toccare le sponde sud del Lago di Varese, partendo da casa in MTB cercando il più possibile soluzioni off-road evitando strade provinciali e grandi raccordi automobilistici con il capoluogo di provincia Varese. Idea realizzata alla perfezione utilizzando le aree boschive del Parco Ticino, Valle del Boia, T.S.P (collegamento Ticino - Seprio - Pineta) e Parco R.T.0 (Rile - Tenore - Olona). Unico inceppo in Via Selene a Varese chiusa per lavori in corso provvisori che hanno interdetto una discesa più scorrevole verso Lozza seguendo il corso del Torrente Selvagna. In alternativa si è utilizzato in via eccezionale la soluzione di Viale Borri per raggiungere Bizzozero.
Dalla frazione Cajello di Gallarate esattamente dal mulino si entra nel Parco Ticino e superato il Fontanile si accede nella Valle del Boia raggiungendo il Castello di Jerago. Successivamente dietro il Tigros di Besnate si rientra nei boschi uscendo a Quinzano San Pietro. Dopodiché si raggiunge la confinante Crugnola, intercettando un tratto del T.S.P che seguiremo fino all'innesto dello sterrato che attraversa tutta la Piana di Montonate collegandosi alla Piana di Vegonno. Ad Azzate transitando dal Belvedere si scende al Lago di Varese dove proseguiremo fino a Bodio Lomnago per una breve sosta. Ripresa la marcia per Capolago percorriamo il "Parco Cintura Verde Sud Varese" risalendo l'impegnativa strada comunale di Via Novellina di Varese. Come anticipato in precedenza, l'innesto di Via Selene essendo chiuso per lavori in corso, ci porterà "fuori rotta". Raggiunta comunque la bella e antica piazza di Bizzozero scendiamo con attenzione la mitica Via Cervinia tramite tornanti (pendenza 19%) arrivando velocemente ai Mulini di Gurone, quindi ufficialmente nel Parco R.T.O. Ora su sentiero in direzione Sud verso Castiglione Olona si giunge alla Piana di Lozza dopo aver oltrepassato le tangenziali (i troppi lavori hanno un po' snaturato il percorso originario). Successivamente in maniera molto faticosa saliamo a Caronno Corbellaro dove per lunghi tratti è molto dura pedalare su grossi sassi a fondo detritico e molto sconnesso. Da segnalare la chiesetta datata XII di San Nazaro situata in aperta campagna. Fortunatamente da Gornate Superiore in poi la pedalata risulta scorrevole. Si giunge alla Madonetta e scavi archeologici di Castelseprio. Infine restando nel Parco R.T.O si supera l'area boschiva di Rovate / Milanello ritrovando la via di casa verso Cavaria.
Serzo
Altra bella pedalata figlia della zona rossa. Raggiungo Alessandro direttamente in bici e si parte per questo bel giro che rivelerà piacevoli scoperte (per me) come la valle del Boia e la piana di Vegonno, l'esistenza di un "parco cintura Sud Varese" e della nuova ciclabile Capolago-Casbeno, e il ritorno ai "miei" boschi di Caronno Corbellaro. Bene così, finchè non si può salire in quota.
Dalla frazione Cajello di Gallarate esattamente dal mulino si entra nel Parco Ticino e superato il Fontanile si accede nella Valle del Boia raggiungendo il Castello di Jerago. Successivamente dietro il Tigros di Besnate si rientra nei boschi uscendo a Quinzano San Pietro. Dopodiché si raggiunge la confinante Crugnola, intercettando un tratto del T.S.P che seguiremo fino all'innesto dello sterrato che attraversa tutta la Piana di Montonate collegandosi alla Piana di Vegonno. Ad Azzate transitando dal Belvedere si scende al Lago di Varese dove proseguiremo fino a Bodio Lomnago per una breve sosta. Ripresa la marcia per Capolago percorriamo il "Parco Cintura Verde Sud Varese" risalendo l'impegnativa strada comunale di Via Novellina di Varese. Come anticipato in precedenza, l'innesto di Via Selene essendo chiuso per lavori in corso, ci porterà "fuori rotta". Raggiunta comunque la bella e antica piazza di Bizzozero scendiamo con attenzione la mitica Via Cervinia tramite tornanti (pendenza 19%) arrivando velocemente ai Mulini di Gurone, quindi ufficialmente nel Parco R.T.O. Ora su sentiero in direzione Sud verso Castiglione Olona si giunge alla Piana di Lozza dopo aver oltrepassato le tangenziali (i troppi lavori hanno un po' snaturato il percorso originario). Successivamente in maniera molto faticosa saliamo a Caronno Corbellaro dove per lunghi tratti è molto dura pedalare su grossi sassi a fondo detritico e molto sconnesso. Da segnalare la chiesetta datata XII di San Nazaro situata in aperta campagna. Fortunatamente da Gornate Superiore in poi la pedalata risulta scorrevole. Si giunge alla Madonetta e scavi archeologici di Castelseprio. Infine restando nel Parco R.T.O si supera l'area boschiva di Rovate / Milanello ritrovando la via di casa verso Cavaria.

Altra bella pedalata figlia della zona rossa. Raggiungo Alessandro direttamente in bici e si parte per questo bel giro che rivelerà piacevoli scoperte (per me) come la valle del Boia e la piana di Vegonno, l'esistenza di un "parco cintura Sud Varese" e della nuova ciclabile Capolago-Casbeno, e il ritorno ai "miei" boschi di Caronno Corbellaro. Bene così, finchè non si può salire in quota.
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