Ponte del Diavolo


Publiziert von paoloski , 15. Februar 2021 um 14:29.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:14 Februar 2021
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Zeitbedarf: 3:00
Aufstieg: 270 m
Abstieg: 270 m
Strecke:10 Km
Kartennummer:Carta n° 304 Lago di Varese Geo4Map 1:25000

Tempo fa sentii parlare del Ponte del Diavolo sul Torrente Tinella, fatta qualche ricerca in rete trovo delle fotografie...il luogo sembra interessante per cui visto che oggi abbiamo solo il pomeriggio a disposizione, propongo ad Anna di andare a farvi un giro.
Si potrebbe fare una toccata e fuga partendo da Morosolo ma abbiamo voglia di camminare un po', vista anche la bella giornata, per cui parcheggiamo l'auto appena al di sotto della chiesa di Casciago.
Consulto la carta e ci avviamo, dopo pochi metri dovremmo svoltare a destra ma vediamo dei cartelli di "proprietà privata - divieto di transito", anche la strada successiva ha un cartello analogo ed è pure chiusa da una sbarra, decidiamo di proseguire seguendo un viottolo che si inoltra in un grande prato, giungiamo al suo limite, costituito da una forra dalle pareti verticali in fondo a cui scorre un torrente, contorniamo il prato, ci addentriamo in un boschetto fino a uscire di nuovo poco distanti dall'inizio del viottolo. Vabbé risaliamo ed a questo punto imbocchiamo la strada con il cartello di divieto: abbiamo deciso che si tratta di un'indicazione datata ed ormai abusiva visto che il cartello con l'indicazione di via Leopardi indica chiaramente come ormai la strada sia divenuta comunale.
Scendiamo luingo la strada principale e dopo un breve tratto imbocchiamo via della Fontana che ci porta al Fontanone di Casciago: la zona è caratterizzata dalla presenza di numerose risorgive e qui ne troviamo una circondata da un muro in pietra con le beole che ne attestano l'uso, almeno un tempo, come lavatoio.
Proseguiamo imboccando un breve tratto di ciclabile e facendo una digressione per la chiesa di Sant'Eusebio, di romanico è rimasto ben poco, giusto il campanile, per quanto anch'esso molto rimaneggiato, anche il bel panorama sulle montagne è inficiato dalle tante villette costruite tutt'intorno.
Arriviamo al passaggio a livello ed alla stazione ferroviaria di Casciago - Morosolo, qui troviamo una prima indicazione del Ponte del Diavolo.
Seguiamo una strada che corre a fianco della ferrovia e che ben presto diviene una carrareccia con tracce di un antico selciato che si inoltra fra i boschi ed i prati.
Ecco le prime case di Morosolo, deviamo a destra seguendo le indicazioni e proseguiamo lungo via San Martino che passa di fianco alle proprietà dei Conti Stampa, dopo un edificio sapientemente restaurato la strada diviene più stretta ed inizia a scendere verso la valle del torrente Tinella, all'altezza di un pannello illustrativo del Parco del Campo dei Fiori prendiamo il sentiero che con una ripida ma ben protetta discesa ci porterà alla nostra meta.
Ben presto vediamo dall'alto la Cascata Molina, un salto di circa 30 metri che, date le nevicate recenti, oggi ha una portata notevole. Scendiamo, abbastanza faticosamente, i gradoni che ci portano sul fondovalle, il torrente scorre in un autentico canyon dalle pareti verticali e si infila poi in una grotta da cui esce dopo una quindicina di metri. Ci abbassiamo per un sentierino fino all'uscita della grotta, una stretta passerella di cemento porta sull'altra sponda, Anna preferisce non attraversarla, io la percorro così da poter vedere la grotta nella sua interezza. È uno spettacolo veramente notevole, di cui le foto che avevo visto non davano assolutamente conto. La volta è ricoperta da stalattiti di ghiaccio che scintillano al sole che si insinua nella forra .
Risaliamo l'erto sentiero ed i gradoni che ci riportano sul pianoro. Raggiungiamo Morosolo e decidiamo di non tornare per il sentiero percorso all'andata ma di passare per Casarico, raggiunta la stazione ferroviaria riprendiamo il percorso fatto in discesa e raggiungiamo la nostra auto sotto la chiesa di Casciago.

Una bella scoperta il Ponte del Diavolo, ne avevo sentito parlare ed avevo anche visto delle foto, in realtà il luogo è decisamente molto meglio visto dal vivo: la verticalità delle pareti, la cascata, la particolarità di un corso d'acqua che si infila in una cavità naturale, tutto concorre a far si che il posto abbia una notevole suggestione. L'escursione percorre un bel po' di asfalto ma i tratti su strade trafficate sono veramente pochi, per il resto stradine fra villette e lunghi tratti di sterrato fra prati e boschi spesso con belle viste sulle montagne e sul lago. La difficoltà T2 si limita al tratto che porta al Ponte del Diavolo, decisamente ripido e con gradoni di notevole altezza, comunque con ottime protezioni in legno ed in ferro.

Tourengänger: paoloski


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