Zucco Orscellera mt 1856

 Oggi mi accompagnano i miei fratelli Alberto e Giorgio senza allenamento da forse più di 3 mesi (lockdown!)...
Andiamo allo Zucco Orscellera da Barzio. Al parcheggio della funivia(chiusa) ci sono parecchie auto....
Seguiamo la mulattiera per la salita ai piani di Bobbio. La giornata inizialmente presenta passaggi nuvolosi ma si capisce che più tardi o nel pomeriggio verrà il sereno ed il sole. Temperatura buona. Inforchiamo le ciaspole  al passo Nava soprattutto per non portarle sullo zaino. Parecchi scialpinisti ed escursionisti in giro, salgono con scarponi e ramponcini....Passiamo dalla cappelletta che ricorda i caduti degli alpini ed appena poco sopra arriviamo al bivacco Penne Nere. Traversiamo un paio di volte la ex pista che arriva fino al passo Nava e giungiamo sui piani di Bobbio ed il cielo è ormai sul sereno. L'ambiente è molto piacevole con il sole ed ora è anche più bello camminare con le ciaspole. Traversiamo i piani in direzione della bocchetta di Pesciola. Il panorama e l'ambiente sono bellissimi ma il meglio è dalla bocchetta alla cima: fantastico veder apparire piano piano le cime delle Grigne  e del Resegone......e guardando verso la bergamasca il Pizzo Tre Signori, il monte Foppabona e qualche cima delle Orobie.....in ultimo abbiamo proprio sopra la testa lo zuccone Campelli ed il Barbisino. Senza la folla degli sciatori i piani di Bobbio sono un paradiso. Be un pò di gente c'è ma non è niente rispetto alla normalità della zona. Ed arriviamo in cima e siamo fortunati poichè un gruppo di scialpinisti erano appena andati via. Buona sosta su un muretto al riparo del gabbiotto di fianco all'arrivo della seggiovia che viene dalla zona dell'ex albergo Pequeno.Comunque pur con il sole qui un certo freschino non manca . Mangiamo e poi scendiamo. Giorgio ed io seguiamo la traccia dell'andata mentre Alberto (unico sciatore di noi) scende dritto per il sottostante pendio che è teatro della discesa con gli sci. In effetti poi guardando da lontano vedo Alberto,  dopo il primo tratto percorso lentamente, scivolare via quasi che avesse gli sci. Ci ricompattiamo poi al ponticello in fondo al pendio. In discesa poi il percorso dopo i piani è abbastanza monotono e tranquillo ma con tutto sereno e sole sino al parcheggio. Penso che i miei fratelli siano contenti di aver finalmente ricominciato a camminare in montagna!