Zucco Barbesino (2152 m)


Publiziert von Sky , 29. Oktober 2020 um 06:45.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:28 Oktober 2020
Wandern Schwierigkeit: T4- - Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 

Oggi batto ogni mio record di orario di partenza: alle 8.30 scopro che i piani della giornata sono cambiati ed in quattro e quattr’otto devo decidere dove andare in montagna (perché con una giornata così stare a casa sarebbe un vero peccato!). Punto il dito a caso sulla cartina, che tanto non ho il tempo di ragionare per scegliere una meta “come piace a me”, e viene fuori Foppolo. Poi però quando guardo il tempo del viaggio da Milano (1 ora e 48) mi rendo conto che non ce la farei mai ad essere in vetta ad un orario umano, a meno di non usare il teletrasporto, e così capisco che devo pensare a qualcosa di più vicino, ed allora decido per i Piani di Bobbio. Lì, nell’aprile del 2011, feci il Canale dei Camosci per lo Zuccone Campelli (che però non raggiunsi, fermandomi all’anticima). Oggi, la cima la deciderò una volta su, a seconda dell'orario e delle condizioni della neve.

Arrivo a Barzio che sono le 10, vedo i cartelli che indicano tutti i parcheggi, parte dei quali a pagamento. Non ho tempo di star lì a girare in macchina per scegliere il migliore (anche perché non ho ancora neanche studiato la cartina per capire da dove partire), così al primo che vedo, parcheggio e l’abbandono. Peccato che, me ne accorgerò più tardi, nella fretta di partire, mi dimentico di prendere la piccozza. Così come mi accorgerò di non aver messo, a casa, la borraccia. Niente acqua oggi, dunque: mi arrangerò con le neve!

Guardando il GPS, punto verso un sentiero che va ai Piani di Bobbio piuttosto diretto. I cartelli danno 2h20’, che vuol dire che in cime ci arriverò stasera… ma so anche di essere più veloce delle indicazioni del CAI, così parto di buona lena e risalgo per il sentiero che, dopo un tratto di stradina, si perde per il bosco, in veste autunnale, per poi uscirne e passare tra pascoli e rocce calcaree di cui, ovviamente, la zona è piena (un tipo di roccia che io non sono abituato a vedere, frequentando poco queste regioni). Con fatica, ma tempo ragionevole, sono ai Piani di Bobbio. Lì incomincia la neve. Un centimetro o poco più, ma la conca dei Camosci è già innevata e così anche il Canale. Punto senza alcun dubbio verso lo Zucco Barbesino, che avevo scoperto, per caso proprio qualche settimana fa, quando un mio collega alle prime armi con la montagna, su mio consiglio, era venuto da queste parti, ma poi si era perso ed era finito, senza rendersi tanto conto, sotto la bastionata di questo Zucco, trovandosi così a dover tornare indietro. Il sentiero invece c’era, ed era dalla cresta Ovest, e proprio l’averlo studiato, allora, mi permette di essere preparato, oggi, per andar su senza star tanto a pensare. Arrivo alla stazione di monte di una delle varie seggiovie che ci sono qui (a Bobbio, tra l’altro, venivo a sciare quando ero un bambino, ma allora, ormai una vita fa, ce n’era solo una, tutti gli altri erano skilift…) e mi metto gli scarponi. Qui la neve è aumentata. Spero di trovare la traccia del sentiero. In effetti, vedo le impronte di qualcuno che è passato, e le sfrutto, una volta tanto! Vedo che ripercorrono pedissequamente il sentiero estivo, molto bene! Poi però ad un verto punto si interrompono, segno che il tipo non se l’è sentita di proseguire fino in cima. A me però sembra tranquillo, e proseguo, a questo punto sprofondando un po’ nella neve. Arrivo ad un colletto di fronte alla vetta, e devo fare l’ultimo strappo, che sembra un po’ delicato, perché a sinistra c’è uno strapiombo e a destra un canale. Così, mi rampono e mi preparo. Con attenzione, passo in mezzo tra le roccette, dove vedo i bolli bianco-rossi, in modo tale da essere sempre “protetto”. In un attimo sono su. Il panorama, già me ne ero reso conto, è spettacolare, così come la giornata. Faccio un po’ di foto, poi mi rimetto sulla strada del ritorno. Una volta giù, vedo che il Rifugio Lecco è aperto, così ne approfitto per entrare e prendermi una Coca Cola, che non avendo l’acqua, ho un po’ di sete. Per tornare a Barzio, decido di prendermela con calma e fare la strada sterrata. Se anche arriverò dopo il tramonto non è un problema (al massimo ho con me la frontale). Non sarà comunque il caso, ma con il ritorno all’ora solare è una cosa da tenere in conto!

Alla fine, un’uscita in montagna decisa in pochi minuti, vicino a Milano, ma indubbiamente interessante

Tourengänger: Sky
Communities: Hikr in italiano


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen


Kommentar hinzufügen»