LA COLMA DI MOMBARONE E L'IMPORTANZA DELL'ACQUA!

Escursione scaturita dalla curiosità di salire una altra cima del Biellese: dopo il Mucrone e la Punta Sella, scegliamo la cima simbolo della valle dell’Elvo: la Colma di Mombarone, visibile pressoché dall'intera pianura del Canavese e del Biellese.

La cima è tuttavia posta anche all’inizio dell’ampio bacino della Dora Baltea ed è praticamente posta sul confine con la Valle d’Aosta, offrendo uno sguardo privilegiato verso il Monte Bianco, il Gran Combin, la Grivola, i Lyskamm, il Cervino ed il gruppo dei Breithorn. 

Decidiamo per la salita dal lato valdostano e così lasciata l’auto al termine della strada che sale da Trovinasse, subito dopo la sbarra imbocchiamo una strada sterrata a sinistra della quale un cartello indica l’inizio del sentiero che sale inizialmente nella vegetazione un po’ rada per poi uscire su una piana e poi prosegue passando nei pressi della gobba erbosa del Monte Rasca per scendere in una zona un po’ umida, quasi una torbiera superata la quale si arriva ad una palina che segna un bivio con il sentiero che imboccheremo in discesa per compiere un anello.

La giornata è superlativa: speriamo in panorami grandiosi, ma per contro il caldo è torrido, il sole sembra una torcia incandescente e il sudore fuorisce dai pori anche solo respirando.

Oltre che dal caldo siamo un po’ fiaccati dalla visione della nostra meta che da subito si è palesata e che sembra altissima e lontanissima.

Continuiamo il cammino che fino ad ora è stato in leggera salita tra bellissimi prati, vegetazione rigogliosa e rododendri e ranuncoli, fino a raggiungere il lago Mombarone ridotto purtroppo ad una pozza e, lasciato lo stesso sulla sinistra, iniziamo a risalire un risalto roccioso.

Il caldo è sempre più soffocante e per di più realizziamo che abbiamo tutti finito le scorte di acqua: grave errore!!. 

La salita ora diventa decisamente più ripida e con serpentine più o meno lunghe che ci fanno faticare parecchio.
Dopo quella che a tutti e tre sembra un’eternità, arriviamo al Rifugio Mombarone posto poco sotto la vetta sulla quale troneggia il gigantesco monumento al Cristo Redentore che raggiungiamo subito dopo.

Il panorama verso Ovest è fantastico metre verso est è coperto dalle numerose nuvole che nel frattempo si sono materializzate ovunque e che dalla valle dell’Elvo sembrano voler scavalcare lo spartiacque tra Biellese ed Aostano facendo un effetto nebbia che nasconde tutto.

La vicina Punta Tre Vescovi ci sta richiamando a gran voce, ma siamo spossati dal caldo e dalla mancanza di acqua che abbiamo male calcolato, così scendiamo al Rifugio passando per il bivacco e tracanniamo un litro d’acqua a testa ai quali aggiungiamo i sali che fortunatamente ci siamo portati ma senza riuscire a placare la sete.

Nonostante le nuvole stare li in alto è comunque davvero bello: almeno l’aria è un po’ meno soffocante rispetto a quella della pianura e ci godiamo un po’ di relax nel silenzio. 

Prima di iniziare la discesa ci procuriamo un’altro litro d’acqua a testa… appena sufficiente: arrivati al primo ruscello utile, purtroppo quasi alla macchina, tuffiamo piedi e quanto possibile nell’acqua fresca!  Gita indimenticabile…mai più zaino leggero per la fatica di portare un po’ acqua in più!