Pizzo Ruggia, 2289 m - Dalla Val Onsernone


Publiziert von Fenice , 17. Juni 2020 um 14:26.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:14 Juni 2020
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Wegpunkte:
Geo-Tags: I   Vigezzo   Gruppo Pizzo Ruscada   Gruppo Pizzo di Madéi 
Zeitbedarf: 7:00
Aufstieg: 1350 m
Abstieg: 1350 m
Strecke:17 Km


Le montagne sono l'inizio e la fine di
tutti gli scenari naturali.

John Ruskin
 

 
Dopo una settimana e mezzo quasi ininterrotta di pioggia e nuvole finalmente si prospetta un weekend dove forse si può azzardare un'uscita senza rischiare di fare la doccia dal primo all'ultimo minuto dell'escursione, è d'obbligo approfittarne dunque!
 
Oltretutto io bramo dalla voglia di andare perchè ho appena preso i miei nuovi scarponi d'alta montagna e non vedo l'ora di fare un po' di rodaggio, macinando i primi km: per questo motivo, unito al fatto che più a Nord sono previsti temporali pomeridiani, scegliamo una meta non troppo lontano da casa e relativamente facile per "fare la scarpa", come si suol dire.
 
Il Pizzo Ruggia è una bellissima piramide mista di erba e pioda che sorge in Valle Vigezzo, dalla Svizzera la si comincia a notare una volta giunti più o meno a metà della Val Onsernone, che con i suoi paesini caratteristici è una delle perle del Ticino. Non appena il Ruggia fa capolino in fondo alla valle è impossibile non lasciarsi catturare dalla sua caratteristica forma e dal versante di pioda liscia che si staglia contro il cielo, che gli conferisce anche un innegabile fascino. Più volte l'ho addocchiato nelle varie uscite in Onsernone, e oggi è giunto il momento di salirne i pendii.
 
Per iniziare l'escursione bisogna arrivare all'ultimo baluardo della valle, Spruga, e poi scendere lungo la strada asfaltata che porta al confine, in località Bagni di Craveggia, dove sorgono degli antichi bagni termali di cui recentemente sono state rinnovate alcune vasche e che sono accessibili a tutti.
 
Dai Bagni si procede su un sentiero pianeggiante che costeggia il letto dell'Isorno, fino a giungere all'Alpe di Fondo Monfraccio: da qui, una volta traversato il ponte sulle belle gole del gorgogliante fiume, ci si addentra nel fitto del bosco e si inizia a salire in maniera decisa.
 
Il terreno nel bosco è piuttosto umido ovviamente viste le recenti piovute, e le foglie bagnate sui sassi lo rendono scivoloso in più punti. Nonostante la camminata un po' difficoltosa per via delle varie perdite di aderenza, in breve guadagnamo 600 metri di dislivello e sbuchiamo all'Alpe Pianezza, posta su un bellissimo pianoro da dove il Ruggia, che nel frattempo si è fatto più vicino, svetta magnificamente davanti a noi.
 
Dopo una breve sosta proseguiamo seguendo il sentiero, costeggiato da bei larici e rododendri, fino all'Alpe Tenda e poi lo abbandoniamo, per portarci sulla placconata a ridosso della cresta tra il versante SE e il versante N. Queste placche sono davvero una cosa strepitosa, forme e geometrie di roccia che si intersecano tra loro, alternando piccoli gradini ad estese piode completamente liscie.
 
Il traverso su placche si protende per quasi tutta la cresta e richiede passo deciso e sicuro per essere affrontato, mentre negli ultimi 50 metri di dislivello si torna a procedere su erba per giungere infine su una bella e comoda cima, dove troviamo come comitato di benvenuto alcune pecorelle intente a brucare.
 
Dopo qualche foto di rito sulla vetta per non farci assalire dagli ovini durante il pranzo ;) decidiamo di abbassarci di qualche metro sul versante a S, visto che la discesa la effettueremo da lì.
 
Durante la meritata pausa ammiriamo incantati la severa Pioda di Crana, che si erge proprio dinnanzi a noi, e la sua spettacolare placconata, assai più difficile di quella che abbiamo appena affrontato.
 
Una volta ripreso il cammino iniziamo la discesa seguendo la cresta sul versante SE, dove c'è ancora qualche breve traverso su pioda che consente di testare per bene la tenuta degli scarponi, ma comunque sono assai meno estese che in salita. Infatti in men che non si dica arriviamo alla Bocchetta di Ruggia ed al successivo Alpe dal medesimo nome, e di nuovo su facile sentiero continuiamo il rientro passando per altri bellissimi Alpi fino di nuovo giungere prima a Fondo Monfraccio e poi ai Bagni.
 
Prima di rientrare in auto ci concediamo un meritato pediluvio nell'Isorno: gli scarponi sono andati alla grande, ma l'acqua fresca è sempre un toccasana!
 

Tourengänger: Fenice, Raff68
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (6)


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GAQA hat gesagt:
Gesendet am 17. Juni 2020 um 15:44
Bella gita e belle foto!
Un saluto.
Alessandro.

Fenice hat gesagt: RE:
Gesendet am 19. Juni 2020 um 08:26
Grazie mille Alessandro :)

Gesendet am 17. Juni 2020 um 16:58
Posso solo confermare quanto detto da Ale, gran bel giro e tante belle foto!

Fenice hat gesagt: RE:
Gesendet am 19. Juni 2020 um 08:26
Grazie mille anche a te Giorgio ;)

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 19. Juni 2020 um 13:17
"Non appena il Ruggia fa capolino in fondo alla valle è impossibile non lasciarsi catturare dalla sua caratteristica forma e dal versante di pioda liscia che si staglia contro il cielo, che gli conferisce anche un innegabile fascino."

Perfettamente d'accordo. Ricordo una salita al Munzelum con vista sul Ruggia davvero stupenda dall'Alpe Pesced. Zona stupenda quella tra Vigezzo e Onsernone...
Ciao

Fenice hat gesagt: RE:
Gesendet am 23. Juni 2020 um 19:38
Grazie :) È davvero una gran bella zona, ci tornerò di sicuro!

ciao ciao


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