Mot Dadaint
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Martedi mattina, venuto il bel tempo dopo la nostra precedente escursione e viste le previsioni per i giorni seguenti (pioggia in arrivo e freddo), non abbiamo potuto resistere dal desiderio di rivenire in Val d'Uina.
Questa volta, a differenza della precedente, non abbiamo fatto una lunga traversata, ma siamo saliti sulla montagna che sta di fronte a casa nostra, quella che vediamo dalla finestra, Piz Ajüz. Non siamo riusciti ad arrivare fino in cima, ma abbiamo raggiunto una cima minore, il Mot Dadaint.
La prima parte dell'escursione, fino a Uina Dadora si svolge esattamente come già ho descritto qui:http://www.hikr.org/tour/post1510.html.
La parte interessante, comincia esattamente ad Uina Dadora, dove invece di continuare nella Val d'Uina, ci dirigiamo a destra nel Curtinatch (curtinatch in romanzo significa "cortile" ed in questo caso indica una vallata completamente chiusa dalle montagne). Dopo qualche centinaia di metri sulla strada in terra che passa accanto all'Uina Dadora, un sentiero (un po' nascosto, bisogna ben conoscere) parte sulla destra e si arrampica sul Piz Ajüz. Si tratta di un sentiero molto ripido, che passa per tratti nel letto del torrente in secca; comunque ben visibile. Poco dopo i 2000m il sentiero si perde (a tratti lo ritroveremo) e si avanza sui pendii erbosi (anche questi alquanto ripidi). Si possono qui ammirare anche diverse caverne nella roccia (con tracce di vita umana dell'era moderna) e i resti di una casa in legno, oggi completamente distrutta.
Dopo ancora un po' di salita in questi pendii erbosi siamo arrivati sul Mot Dadaint, ai piedi dello spettacolare Piz Ajüz. Vista bellissima su tutti i dintorni: i villaggi di Martina, Tschlin, Ramosch, Vnà, Sent e Scuol e moltissime cime, quali Muttler, Piz Arina, Piz Spadla, Piz Soèr, Piz Champatsch, Piz Clünas, Piz Buin Grond e Pitchen, Piz Linard, Piz Tschütta (Stammerjoch), Piz S-Chalambert Dadaint, Piz S-Chalambert Dadora, ecc. Vista anche su tutta la Val d'Uina, la Stüra, Uina Dadaint , Piz Rims, e altre montagne nei dintorni.
Questa volta, a differenza della precedente, non abbiamo fatto una lunga traversata, ma siamo saliti sulla montagna che sta di fronte a casa nostra, quella che vediamo dalla finestra, Piz Ajüz. Non siamo riusciti ad arrivare fino in cima, ma abbiamo raggiunto una cima minore, il Mot Dadaint.
La prima parte dell'escursione, fino a Uina Dadora si svolge esattamente come già ho descritto qui:http://www.hikr.org/tour/post1510.html.
La parte interessante, comincia esattamente ad Uina Dadora, dove invece di continuare nella Val d'Uina, ci dirigiamo a destra nel Curtinatch (curtinatch in romanzo significa "cortile" ed in questo caso indica una vallata completamente chiusa dalle montagne). Dopo qualche centinaia di metri sulla strada in terra che passa accanto all'Uina Dadora, un sentiero (un po' nascosto, bisogna ben conoscere) parte sulla destra e si arrampica sul Piz Ajüz. Si tratta di un sentiero molto ripido, che passa per tratti nel letto del torrente in secca; comunque ben visibile. Poco dopo i 2000m il sentiero si perde (a tratti lo ritroveremo) e si avanza sui pendii erbosi (anche questi alquanto ripidi). Si possono qui ammirare anche diverse caverne nella roccia (con tracce di vita umana dell'era moderna) e i resti di una casa in legno, oggi completamente distrutta.
Dopo ancora un po' di salita in questi pendii erbosi siamo arrivati sul Mot Dadaint, ai piedi dello spettacolare Piz Ajüz. Vista bellissima su tutti i dintorni: i villaggi di Martina, Tschlin, Ramosch, Vnà, Sent e Scuol e moltissime cime, quali Muttler, Piz Arina, Piz Spadla, Piz Soèr, Piz Champatsch, Piz Clünas, Piz Buin Grond e Pitchen, Piz Linard, Piz Tschütta (Stammerjoch), Piz S-Chalambert Dadaint, Piz S-Chalambert Dadora, ecc. Vista anche su tutta la Val d'Uina, la Stüra, Uina Dadaint , Piz Rims, e altre montagne nei dintorni.
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