Alpe Graglio
|
||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Ci troviamo nei dintorni della "Via dei Monti Lariani", spettacolare trekking in quattro tappe che collega a media quota Cernobbio con Sòrico. Se in questo tratto (pur certamente non il più frequentato) la segnaletica dell'alta via comincia a risentire degli anni (e dei vandalismi), gli accessi intermedi dal basso ne sono totalmente privi: il terreno è facile, ma occorre discriminare le tracce di passaggio degli ungulati. Ci siamo fermati in basso, poco sopra l'Alpe Graglio, al confine con la prima neve lungo il crestone che sale verso la Corvegia: la presenza di lastroni ghiacciati in appoggio sui pendii di erba secca non suggeriva un proseguimento sereno dell'escursione.
Dal parcheggio di Càino si sale l'acciottolato a sinistra che prosegue poi oltre l'abitato con una pista sterrata attraverso un rado bosco di castagni; al bivio si lascia a destra la pista e si prosegue a sinistra lungo una mulattiera ripida e sassosa ma ben delineata. Oltrepassata una cappella votiva decorata con begli affreschi (a testimonianza dell'antica importanza del sentiero), la traccia cambia direzione affrontando direttamente un pendio erboso che gradualmente entra in un rado bosco: i segni di passaggio si moltiplicano nel calpestio dei greggi di capre fino a sbucare nei pascoli di Argino, nei pressi di una teleferica per il legname. Attraversata la piana di prati e baite sparse, si rintraccia la pista cementata che sale, con ampio e diverso giro, ugualmente da Càino: la si segue verso destra salendo fino agli agglomerati di Tabbiadello (punto di passaggio della Via dei Monti Lariani) e, poco oltre, del Monte Pighèe. Da qui è possibile proseguire lungo il sentiero che si tiene un poco basso sulla destra al confine con un rimboschimento oppure, molto più panoramicamente, lungo una esile traccia erbosa sul largo dosso a monte dell'abitato. La salita all'aperto si conclude andando ad attraversare una vasta faggeta con spettacolari enormi alberi: una lieve discesa conduce poi fino alla conca della Bocchetta di Graglio (fontana e area picnic); le mappe individuano un paio di sentieri che da qui andrebbero ad inoltrarsi in quota verso la Valle di Bares, ma sul terreno ricoperto di fogliame nulla è riconoscibile. Si prosegue verso destra in salita attraverso un pendio di felci su sentiero sempre più evidente, poi, con ampio giro, si oltrepassa l'ultima fascia di bosco per raggiungere i pascoli dell'Alpe Graglio; le baite sono raccolte sull'ultimo limitato ripiano prima della ripresa della dorsale fino alla cima della Corvegia. Ritorno per la via di salita.
https://www.relive.cc/view/v26M8oDr13O
Dal parcheggio di Càino si sale l'acciottolato a sinistra che prosegue poi oltre l'abitato con una pista sterrata attraverso un rado bosco di castagni; al bivio si lascia a destra la pista e si prosegue a sinistra lungo una mulattiera ripida e sassosa ma ben delineata. Oltrepassata una cappella votiva decorata con begli affreschi (a testimonianza dell'antica importanza del sentiero), la traccia cambia direzione affrontando direttamente un pendio erboso che gradualmente entra in un rado bosco: i segni di passaggio si moltiplicano nel calpestio dei greggi di capre fino a sbucare nei pascoli di Argino, nei pressi di una teleferica per il legname. Attraversata la piana di prati e baite sparse, si rintraccia la pista cementata che sale, con ampio e diverso giro, ugualmente da Càino: la si segue verso destra salendo fino agli agglomerati di Tabbiadello (punto di passaggio della Via dei Monti Lariani) e, poco oltre, del Monte Pighèe. Da qui è possibile proseguire lungo il sentiero che si tiene un poco basso sulla destra al confine con un rimboschimento oppure, molto più panoramicamente, lungo una esile traccia erbosa sul largo dosso a monte dell'abitato. La salita all'aperto si conclude andando ad attraversare una vasta faggeta con spettacolari enormi alberi: una lieve discesa conduce poi fino alla conca della Bocchetta di Graglio (fontana e area picnic); le mappe individuano un paio di sentieri che da qui andrebbero ad inoltrarsi in quota verso la Valle di Bares, ma sul terreno ricoperto di fogliame nulla è riconoscibile. Si prosegue verso destra in salita attraverso un pendio di felci su sentiero sempre più evidente, poi, con ampio giro, si oltrepassa l'ultima fascia di bosco per raggiungere i pascoli dell'Alpe Graglio; le baite sono raccolte sull'ultimo limitato ripiano prima della ripresa della dorsale fino alla cima della Corvegia. Ritorno per la via di salita.
https://www.relive.cc/view/v26M8oDr13O
Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (2)