Fuga pomeridiana sui Corni Rossi... per la cresta S.E.
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Dopo essermi tolto alcune soddisfazioni, è da una ventina di giorni che non sento "chiamare", nel senso che non sento il richiamo della montagna, ma oggi forzo la situazione e ritorno a calcare le terre alte.
Comincio a camminare alle 13:30, dopo il turno lavorativo, e con un calore al limite dell'insopportabile comincio la mia escursione sulla cresta che mi porterà ai Corni Rossi. La via di salita l'ho già descritta in una recente relazione https://www.hikr.org/tour/post131766.html, ma grosso modo scorre quasi fedelmente in cresta, cresta che comincia dal Santuario di S. Bartolomeo, attraversa 4 o 5 roccoli e poi una zona tipicamente rocciosa. Purtroppo ho notato che gli ometti che avevo costruito sono stati sistematicamente distrutti. Opera dei "puristi" della montagna o dei bracconieri che non vogliono troppa marmaglia tra i peidi? In ambo i casi mi sento di classificarli come coglioni.
Ricordo solo che la via non è bollata, almeno nella zona più "verde", poi una volta giunti nella zona più impervia e tecnica qualche piccolo bollo sbiadito lo trovate, basta stare attenti. I passagi vanno dal I° a qualche singolo passaggio di II°, ma generalmente si rimane sul I° e gli appigli sono buoni grazie anche alla conformazione rocciosa di origine calcarea. Brevi i passaggi esposti, comunque da fare senza distrarsi.
La discesa dal M. Lividino si effettua su impercettibile traccia erbosa, poi si scende da un canalino sempre erboso sino ad incrociare il sentiero 317, che lascio quasi subito per prendere una stretta traccia che si sposta verso S.E. . Rispetto a l'anno scorso non ho preso la traccia che passa sotto i Corni Rossi, traccia che ricordavo più ampia, meno esposta e soprattutto meno invasa dall'erba. Facile dai Piani di Caregno la discesa sino a Magno. Un sentiero scorre parallelo la strada asfaltata.
Nota 1): Cazzeggiandum...
Lerciolega: Pontida: Matteo Salvini porta un'ampolla con l'acqua del Volga.
Lercioriina: Effetto globalizzazione: gli imprenditori potranno decidere a che mafia pagare il pizzo.
Bella storia: Azouz Marzouk: orgoglioso dell'amicizia con Lele Mora e Fabrizio Corona. Ah beh, allora...
A' la prochaine! Menek e la polvere del fantasma.
Comincio a camminare alle 13:30, dopo il turno lavorativo, e con un calore al limite dell'insopportabile comincio la mia escursione sulla cresta che mi porterà ai Corni Rossi. La via di salita l'ho già descritta in una recente relazione https://www.hikr.org/tour/post131766.html, ma grosso modo scorre quasi fedelmente in cresta, cresta che comincia dal Santuario di S. Bartolomeo, attraversa 4 o 5 roccoli e poi una zona tipicamente rocciosa. Purtroppo ho notato che gli ometti che avevo costruito sono stati sistematicamente distrutti. Opera dei "puristi" della montagna o dei bracconieri che non vogliono troppa marmaglia tra i peidi? In ambo i casi mi sento di classificarli come coglioni.
Ricordo solo che la via non è bollata, almeno nella zona più "verde", poi una volta giunti nella zona più impervia e tecnica qualche piccolo bollo sbiadito lo trovate, basta stare attenti. I passagi vanno dal I° a qualche singolo passaggio di II°, ma generalmente si rimane sul I° e gli appigli sono buoni grazie anche alla conformazione rocciosa di origine calcarea. Brevi i passaggi esposti, comunque da fare senza distrarsi.
La discesa dal M. Lividino si effettua su impercettibile traccia erbosa, poi si scende da un canalino sempre erboso sino ad incrociare il sentiero 317, che lascio quasi subito per prendere una stretta traccia che si sposta verso S.E. . Rispetto a l'anno scorso non ho preso la traccia che passa sotto i Corni Rossi, traccia che ricordavo più ampia, meno esposta e soprattutto meno invasa dall'erba. Facile dai Piani di Caregno la discesa sino a Magno. Un sentiero scorre parallelo la strada asfaltata.
Nota 1): Cazzeggiandum...
Lerciolega: Pontida: Matteo Salvini porta un'ampolla con l'acqua del Volga.
Lercioriina: Effetto globalizzazione: gli imprenditori potranno decidere a che mafia pagare il pizzo.
Bella storia: Azouz Marzouk: orgoglioso dell'amicizia con Lele Mora e Fabrizio Corona. Ah beh, allora...
A' la prochaine! Menek e la polvere del fantasma.
Tourengänger:
Menek

Communities: Alpinismo Cabaret!, Hikr in italiano
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Kommentare (18)