Monte Giove (3.009m) da Chioso
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Lunga e faticosa escursione dal fondovalle, monotona nella sua prima parte fino a San Antonio per poi iniziare la vera salita in ambiente formazzino di grande emozione. Oggi sono con Ivano e ci rivediamo dopo alcune settimane di ferie.
Si parte poco oltre Chioso q940 circa, e si segue la lunga strada carrozzabile a larghi tornanti che permette l'accesso (per i muniti di permesso) a Rampignana q1263 e San Antonio q1442. Questo tratto di strada presenta alcuni sentieri di "taglio" per velocizzare la salita.
Da San Antonio si prende il bivio per Alpe Giove e Lago del Busin, le due destinazioni intermedie. Dopo un lungo sentiero per rododentri si apre la splendida conca dell'Alpe Giove q2159, tipico ambiente di media montagna ricco di pascoli, intravedendo le prime vette circostanti. Da qui un ripido strappetto permette di risalire la bastionata rocciosa che avvicina al Bivacco Busin q2407, all'omonima diga e al lago. Purtroppo non abbiamo trovato acqua, l'ultima sorgente attiva era all'Alpe Giove (in realtà un rubinetto c'è ma non andava).
La salita ora prosegue a naso, non ci sono cartelli, ma dal Bivacco è intuibile la direzione verso ENE tenendosi a sud del costone quotato 2816m sulla CNS. Si sale per piacevoli balzi erbosi e vi sono greggi di capre curiose. Entriamo nel cuore del Monte Giove, affrondando un paesaggio via via più alpino e roccioso. Alcuni nevai residui non creano problemi, ma ad inizio stagione possono essere importanti i ramponi. Siamo nella conca SW del Giove, attorno alla q2698 della CNS quando si inizia a salire ripidi su pietraie e terreno instabile, nulla di difficile. L'ultimo tratto, su grosse pietre, è già un complesso di panorami, cime e colori. Giungiamo sulla vetta del M.Giove q3009 dopo quasi 4h dalla partenza, con numerose pause lungo la salita. Dopo molte settimane di vacanza portare a casa questa escursione così d'improvviso è stato abbastanza provante!! Sulla vetta arriva qualche persona e nel pranzo scambiamo i "doni" con un gentile signore: noi offriamo un po' di porcino fresco appena raccolto e lui ci offre un paio di bicchieri di rosso, il top!
Grandi paesaggi a 360°, la giornata è stupenda, l'ambiente formazzino sempre fantastico.
La discesa sarà lunga e pesante, soprattutto l'ultimo tratto per arrivare all'auto dove Ivano accusa dolori alle ginocchia che lo costringono a rallentare (e, ahime, a soffrire). Tempistiche di discesa, con diversi tratti corricchiati, circa 2h30'.
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