San Calimero
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Dopo una notte di temporali si è ripresentato il bel tempo: un facile e veloce giretto nei freschi boschi della Valsassina è quello che ci vuole! Anche qui niente di nuovo, ma erano tantissimi anni (20/25) che non ci si tornava. Ma... mi ricordo male o nel frattempo sono proliferate le piste agro-silvo-pastorali?
Dal parcheggino della Croce Rossa si va subito ad attraversare la strada provinciale per imboccare la Via Prato Caminaccio che, dopo essere salita in mezzo ad un gruppo di villette residenziali, si trasforma in sentiero e, accanto ad un rudere di cascina, confluisce nella sterrata dei Grassi Lunghi. Si segue questa via fino a trovare sulla destra, all'altezza di un ponte in vista della Cappella del Sacro Cuore, un sentiero non segnalato che entra subito nel bosco. Questa traccia, molto meno monotona della pista di fondovalle, torna sulla carrozzabile nei pressi della località Brunino: all'ultimo tornante prima di un'azienda agricola riprende sulla sinistra (indicazioni) il nostro sentiero. Lo si segue andando a raggiungere le abitazioni di Spinarolo e Cornisella; presso la Cappella degli Alpini si imbocca la cementata che sale a sinistra e che (all'unico bivio tenere la destra) si porta a percorrere vasti prati racchiusa fra due siepi di latifoglie. Oltrepassata la Cascina del Risciöl, ci si porta nei pressi dell'Alpe Prabello di sotto e si traversa quindi in ripida salita fino alla chiesetta di San Calimero, da cui si dipartono numerosi sentieri; si imbocca quello pianeggiante verso sinistra, che aggira la conca prativa dell'Alpe Prabello di sopra. Ben presto, lasciata a sinistra una traccia che torna a Prabello di sotto, si inizia una ripida discesa nel bosco fitto che porta a seguire per un breve tratto il sassoso alveo del torrente Cornisella; una volta transitati sull'altro versante, si raggiungono i pascoli del Pertüs, oggi popolati da un gregge di centinaia di pecore. La discesa prosegue fino al crinale del Pialeral con la sua sfilata di baite, e in pochi passi si raggiunge l'Alpe Cova, dove si abbandona a destra la Traversata Bassa e ci si immerge nella ghiaiosa e dispersiva (ma quante tracce ci sono?) calata nella valle dei Grassi Lunghi: affiancato il torrente Pioverna, si percorre la pista sterrata che termina presso la Cappella del Sacro Cuore, dove si ritrova la via di salita.
https://www.relive.cc/view/g37221932848
Dal parcheggino della Croce Rossa si va subito ad attraversare la strada provinciale per imboccare la Via Prato Caminaccio che, dopo essere salita in mezzo ad un gruppo di villette residenziali, si trasforma in sentiero e, accanto ad un rudere di cascina, confluisce nella sterrata dei Grassi Lunghi. Si segue questa via fino a trovare sulla destra, all'altezza di un ponte in vista della Cappella del Sacro Cuore, un sentiero non segnalato che entra subito nel bosco. Questa traccia, molto meno monotona della pista di fondovalle, torna sulla carrozzabile nei pressi della località Brunino: all'ultimo tornante prima di un'azienda agricola riprende sulla sinistra (indicazioni) il nostro sentiero. Lo si segue andando a raggiungere le abitazioni di Spinarolo e Cornisella; presso la Cappella degli Alpini si imbocca la cementata che sale a sinistra e che (all'unico bivio tenere la destra) si porta a percorrere vasti prati racchiusa fra due siepi di latifoglie. Oltrepassata la Cascina del Risciöl, ci si porta nei pressi dell'Alpe Prabello di sotto e si traversa quindi in ripida salita fino alla chiesetta di San Calimero, da cui si dipartono numerosi sentieri; si imbocca quello pianeggiante verso sinistra, che aggira la conca prativa dell'Alpe Prabello di sopra. Ben presto, lasciata a sinistra una traccia che torna a Prabello di sotto, si inizia una ripida discesa nel bosco fitto che porta a seguire per un breve tratto il sassoso alveo del torrente Cornisella; una volta transitati sull'altro versante, si raggiungono i pascoli del Pertüs, oggi popolati da un gregge di centinaia di pecore. La discesa prosegue fino al crinale del Pialeral con la sua sfilata di baite, e in pochi passi si raggiunge l'Alpe Cova, dove si abbandona a destra la Traversata Bassa e ci si immerge nella ghiaiosa e dispersiva (ma quante tracce ci sono?) calata nella valle dei Grassi Lunghi: affiancato il torrente Pioverna, si percorre la pista sterrata che termina presso la Cappella del Sacro Cuore, dove si ritrova la via di salita.
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