Niente case e ne palazzi, solo un Castellaccio.
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Oggi ho voglia di scoprire ulteriormente l'alta Valcamonica, e per l'occasione voglio fare un giro che parte dal centro più rinomato dell'alta valle: Ponte di Legno. Parto dal comodo parcheggio di Sozzine e seguendo la sterrata raggiungo le piste da sci che risalgo ripidamente sino ad incasinarmi ad un trivio, trovata la palina con le indicazioni per "Casamadre" ne seguo la traccia sino a quando la sterrata si restringe a sentiero.
La bollatura è presente ma le ulteriori info scarseggiano, tengo comunque la mia traccia, che pian piano diventa sempre più esile quando a tratti proprio sembra sparire. Bisogna fare attenzione, ma nascosta tra il fogliame la bollatura è presente. Con stretti tornanti che costeggiano una pietraia risalgo il Dosso di Casamadre sino ad incrociare il sentiero che proviene dal Tonale. L'ambiente appena attraversato è strano, poco adamellino, personalmente non mi piace molto, ma ora arriva la parte più interessante.
A questo punto comincio a salire su traccia ben tenuta, che prosegue con comodi tornanti sino a superare i primi resti della Grande Guerra, davanti si apre ai miei occhi il ghiacciaio del Pisgana e le tante vedrette, ora l'ambiente è da alta quota e pian piano mi avvicino al Castellaccio. La Punta Castellaccio sovrasta Il Castellaccio, Punta impressionante. In questo tratto non si incontrano ostacoli di nessun genere ed anche le ultime facili roccette ed il sentiero detritico non oppongono resistenza.
La visuale ora è spettacolare e non mi resta che fotografare a scatti continui; a parte tutta la zona a N dell'Adamello osservo tutte le cime dove si trovano le piste da sci del Tonale, vedo il Torrione d'Albiolo, il Cadì e altre cime fotografate a memoria (...), s'intravede anche il Coleazzo ed altri 3000, tutto molto bello, poi, ecco una traccia che scende verso E con un primo tratto assistito con un cordino... interessante. Su un nevaio che porta verso il P.so del Castellaccio vedo un piccolo gruppo di Camosci. Mi godo la cima per 1h30 mentre un elicottero porta viveri verso i rifugi adamellini.
Dopo una bella "cottura" solare ora comincio la discesa, attraversando resti militari posti in cresta, poi ritorno sul sentiero ufficiale sino al famoso bivio; qua prendo il sentiero 45 e scendo verso il P.so del Tonale. Il sentiero è molto bello, tutto il contrario del sentiero di salita, attraverso tre torrenti con rispettive cascatelle, poi lascio sulla dx l'eliporto e mi butto sulla pista da sci che scende sino "all'intermedio" di un'ovovia, dove poi vado a prendere (a memoria visiva) la sterrata che mi riporta a Sozzine.
Nota 1): Il T3 (EE) è riferito al sentiero di salita, intuibile ma bisogna fare attenzione a non perdere la traccia. Il resto è tutto piuttosto tranquillo.
Nota 2): Cazzeggi vari...
Legatass: Ispezionata la cassaforte della Lega: dentro c'era una cassaforte più piccola...
Lapsus: Una sbruffocella fa politica sulla pelle degli immigrati. Perchè Salvini se la prende con la Meloni?
M5s: Ma il Pd???
A' la prochaine! Menek und Fantasmino
La bollatura è presente ma le ulteriori info scarseggiano, tengo comunque la mia traccia, che pian piano diventa sempre più esile quando a tratti proprio sembra sparire. Bisogna fare attenzione, ma nascosta tra il fogliame la bollatura è presente. Con stretti tornanti che costeggiano una pietraia risalgo il Dosso di Casamadre sino ad incrociare il sentiero che proviene dal Tonale. L'ambiente appena attraversato è strano, poco adamellino, personalmente non mi piace molto, ma ora arriva la parte più interessante.
A questo punto comincio a salire su traccia ben tenuta, che prosegue con comodi tornanti sino a superare i primi resti della Grande Guerra, davanti si apre ai miei occhi il ghiacciaio del Pisgana e le tante vedrette, ora l'ambiente è da alta quota e pian piano mi avvicino al Castellaccio. La Punta Castellaccio sovrasta Il Castellaccio, Punta impressionante. In questo tratto non si incontrano ostacoli di nessun genere ed anche le ultime facili roccette ed il sentiero detritico non oppongono resistenza.
La visuale ora è spettacolare e non mi resta che fotografare a scatti continui; a parte tutta la zona a N dell'Adamello osservo tutte le cime dove si trovano le piste da sci del Tonale, vedo il Torrione d'Albiolo, il Cadì e altre cime fotografate a memoria (...), s'intravede anche il Coleazzo ed altri 3000, tutto molto bello, poi, ecco una traccia che scende verso E con un primo tratto assistito con un cordino... interessante. Su un nevaio che porta verso il P.so del Castellaccio vedo un piccolo gruppo di Camosci. Mi godo la cima per 1h30 mentre un elicottero porta viveri verso i rifugi adamellini.
Dopo una bella "cottura" solare ora comincio la discesa, attraversando resti militari posti in cresta, poi ritorno sul sentiero ufficiale sino al famoso bivio; qua prendo il sentiero 45 e scendo verso il P.so del Tonale. Il sentiero è molto bello, tutto il contrario del sentiero di salita, attraverso tre torrenti con rispettive cascatelle, poi lascio sulla dx l'eliporto e mi butto sulla pista da sci che scende sino "all'intermedio" di un'ovovia, dove poi vado a prendere (a memoria visiva) la sterrata che mi riporta a Sozzine.
Nota 1): Il T3 (EE) è riferito al sentiero di salita, intuibile ma bisogna fare attenzione a non perdere la traccia. Il resto è tutto piuttosto tranquillo.
Nota 2): Cazzeggi vari...
Legatass: Ispezionata la cassaforte della Lega: dentro c'era una cassaforte più piccola...
Lapsus: Una sbruffocella fa politica sulla pelle degli immigrati. Perchè Salvini se la prende con la Meloni?
M5s: Ma il Pd???
A' la prochaine! Menek und Fantasmino
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