Pizzo Tre Signori mt 2554 da Premana
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Percorrendo da Lecco tutta la Valsassina si Arriva a Premana mt 1000. Questo paese arroccato sotto il Legnone e stretto da una cerchia di montagne è famosissimo per la lavorazione del ferro. Il ferro veniva scavato nelle miniere della Valvarrone e veniva trasportato a Premana tramite una strada che si snoda dal paese fino al confine con la Valgerola (Valle della Valtellina). Su questa strada ancora ben tenuta inizio la mia lunghissima escursione. Parto da solo alle 8.15 , il cartello indica in 5.30 h il tempo di salita al pizzo dei Tre Signori e 4h al pizzo Varrone che per adesso è la mia meta. dopo 2 ore arrivo al rif. Varrone mt 1675 dove la valle si apre e dove ho il piacere di assistere alla transumanza di mucche e capre e sotto un tendone una ragazza sta facendo il primo formaggio.Proseguo in direzione della bocchetta di Trona spartiacque con la Valgerola e arrivo alle 11 al vicino rif. F.A.L.C. 2115. Questo piccolo rifugio posto in un posto molto isolato e poco frequentato è gestito da una giovane e simpatica ragazza . mi fermo 10 minuti per un caffè e una fetta della sua torta e chiedo informazioni per il pizzo Varrone, la ragazza mi sconsiglia di salirlo perchè dice che è marcio e allora decido di salire per l'ennesima volta il mitico tre Signori. Salgo alla bocchetta di piazzocco mt 2252 dove inizia il crestone . Da quì fino alla vetta trovo estesi fazzoletti di neve che non creano nessun problema essendo di neve dura e portante. Alle 12. 15 dopo 4 ore sono in cima al pizzo in completa solitudine. Pochi minuti, qualche foto e la firma sul libro di vetta e comincio a scendere. pochi metri sotto la cima sta pascolando un piccolo Stambecco con ancora la lanugine da neonato, Mi abbasso un poco per fotografarlo e vedo che oltre a lui ci sono tre Stambecchi adulti e un altro piccolo. Loro si lasciano avvicinare abbastanza per fare delle foto e anche se sono affascinato da queste presenze li devo salutare. Mi riporto alla bocch. di Piazzocco poi risalgo 50 mt fino al monte Piazzocco per dare un'occhiata da vicino al pizzo Varrone. Anche quì ho il piacere di incontrare un giovane Stambecco che da 3 metri mi guarda incuriosito Da questo punto parte una lunghissima cresta che divide la Valvarrone dalla val Biandino. decido che scenderò da questa parte. Alle 15 sono al rif S. Rita mt 2000, bevo qualcosa e chiedo informazioni per la discesa al gestore e riparto poi assieme ad un tipo che scende all'alpe di Paglio. Percorreremo assieme la lunga cresta con l'accordo che dovunque scenderemo andremo a recuperare l'altra auto.
Dopo un lunghissimo e spettacolare tratto di cresta pieno di Rododendri fioriti ci infiliamo in una bocchetta per scendere a Premana ma ci perdiamo subito e siamo costretti a risalire in cresta e puntare all'alpe di Paglio. Arrivo alle 18 stanchissimo dopo 10 ore di cammino e uno sviluppo calcolato in 35/ 40 Km, il tipo poi mi accompagna a Premana dove avevo l'auto
Dopo un lunghissimo e spettacolare tratto di cresta pieno di Rododendri fioriti ci infiliamo in una bocchetta per scendere a Premana ma ci perdiamo subito e siamo costretti a risalire in cresta e puntare all'alpe di Paglio. Arrivo alle 18 stanchissimo dopo 10 ore di cammino e uno sviluppo calcolato in 35/ 40 Km, il tipo poi mi accompagna a Premana dove avevo l'auto
Tourengänger:
nano

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