Monte Ormelune (3278 m)
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Arriviamo a Bonne sotto una fitta nevicata e troviamo la strada per Surrier chiusa da una sbarra con tanto di lucchetto quindi, non proprio contenti, cambiamo meta e optiamo per un piano B.
L'Ormelune detto anche Archeboc si trova lungo la linea di confine tra l'Italia e la Francia ed è composto da tre vette: quella orientale, quella centrale e quella occidentale che, con i suoi 3278 m è quella prediletta dagli scialpinisti.
La salita è un po' monotona ma la facile, anche se piuttosto esposta, cresta finale permette di far spaziare la vista sia su cime e valli Valdostane sia sulla val d' Isere. Per quanto ci riguarda arrivati al colle la vista della cresta sferzata dal vento ci ringalluzzisce all'istante, salutiamo velocemente il gruppo che ci precedeva (che decide di fermarsi) e proseguiamo verso la cima. Le folate sono impetuose ma non compromettono la salita e "quasi agevolmente" raggiungiamo la vetta, dove abbondanti spruzzi di neve ci fatto letteralmente la doccia. Ci fermiamo solo il tempo necessario per indossare le maschere e poi facciamo ritorno agli sci dove il vento è più accettabile. La nevicata della notte ha lasciato lasciato sui pendii un decina di centimetri di neve fresca che ci regalano una bellissima sciata fino al Ponticello all'Alpe Grande, da lì sci e gambe in spalla fino all'auto!
L'Ormelune detto anche Archeboc si trova lungo la linea di confine tra l'Italia e la Francia ed è composto da tre vette: quella orientale, quella centrale e quella occidentale che, con i suoi 3278 m è quella prediletta dagli scialpinisti.
La salita è un po' monotona ma la facile, anche se piuttosto esposta, cresta finale permette di far spaziare la vista sia su cime e valli Valdostane sia sulla val d' Isere. Per quanto ci riguarda arrivati al colle la vista della cresta sferzata dal vento ci ringalluzzisce all'istante, salutiamo velocemente il gruppo che ci precedeva (che decide di fermarsi) e proseguiamo verso la cima. Le folate sono impetuose ma non compromettono la salita e "quasi agevolmente" raggiungiamo la vetta, dove abbondanti spruzzi di neve ci fatto letteralmente la doccia. Ci fermiamo solo il tempo necessario per indossare le maschere e poi facciamo ritorno agli sci dove il vento è più accettabile. La nevicata della notte ha lasciato lasciato sui pendii un decina di centimetri di neve fresca che ci regalano una bellissima sciata fino al Ponticello all'Alpe Grande, da lì sci e gambe in spalla fino all'auto!
Tourengänger:
Laura.

Communities: Hikr in italiano, Skitouren
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Kommentare (3)