Timogno (2099 m) e Benfit (2172 m) - anello da Valzurio
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A Spinelli lascio l'auto nel parcheggio al termine della strada asfaltata ed inizio a salire seguendo la sterrata che porta alle Baite Moschel, tagliando subito un ampio tornante grazie ad un comodo sentierino.
Quindi tornato sulla stradina la abbandono dopo pochi minuti, per seguire le indicazioni a sinistra per La Costa.
Su comoda sterrata si affrontano alcuni saliscendi, si transita dalla bella baita de La Costa quindi dopo un bel tratto a mezzacosta raggiungo un bivio senza indicazioni, dove seguo la sterrata di destra, che inizia a salire nel bosco.
Arrivato in vista di un'altra baita, abbandono la sterrata, che prosegue in piano per raggiungere la baita, ed imbocco invece il sentiero a destra, che continua a salire nel bosco.
Un grosso albero caduto in mezzo al sentiero mi costringe ad una scomoda e ravanosa deviazione sul ripido pendio boschivo, comunque in breve recupero il sentiero principale e sbuco sugli ameni pascoli del Colle Palazzo (1h00).
Senza percorso obbligato, attraversando i verdissimi prati, raggiungo una stradina, che risale la dorsale tenendosi al margine del bosco.
Raggiunta la Baita Grumelli si entra in un più fitto bosco, per emergerne in vista dell'ampia radura della Baita Campello.
Attraversati i prati che circondano la baita, mi porto sulla dorsale e ritrovo un sentierino, che attacca ora la ripida salita verso la Spigla, in ambiente sempre più aperto e spettacolare.
Non mi accorgo neanche del momento in cui raggiungo questa "cimetta", che è in realtà solo un punto quotato lungo la dorsale.
La salita termina più avanti, sul pianoro di Remescler, un luogo davvero suggestivo, da cui si ha una visuale fantastica sul versante nord della Presolana.
Tra prati, massi e chiazze di neve raggiungo la Baita Alta di Remescler, quindi risalgo il dosso dietro alla baita e scendo qualche metro per raggiungere un colletto.
Da qui mi aspetta l'ultima faticosa rampa erbosa, circa 250 m di dislivello piuttosto monotoni, per raggiungere la cima del Timogno (2h40).
Scatto qualche foto, quindi percorro la breve e facile cresta, innevata sul versante nord ma perfettamente pulita su quello sud, che mi porta in 15 minuti sulla Cima Benfit (2h55), punto più alto dell'escursione odierna.
Anche sul Benfit mi fermo giusto il tempo di qualche foto, ma soprattutto mi prendo qualche minuto per studiare il percorso di discesa per raggiungere la sottostante Baita Rigada Alta.
Il sentiero proseguirebbe in cresta, verso il Passo degli Omini, ma diversi tratti mi paiono innevati ed abbastanza ripidi.
Dunque opto invece per un'altra soluzione, che visivamente mi sembra più comoda: torno qualche metro verso il Timogno e scendo poi liberamente sui prati, nel punto in cui la pendenza del pendio erboso è meno ripida.
La scelta si rivela azzeccata, senza difficoltà perdo oltre 200 metri di quota ed arrivo ad intercettare una traccia di sentiero, che si sposta verso sinistra per scendere poi nella piccola conca della Baita Rigada Alta (3h40), dove posso vedere le prima 2 marmotte della stagione!
Qui mi immetto sul sentiero 314, ben marcato, ed inizio la discesa verso il fondovalle della Valzurio. Dapprima tra i pascoli raggiungo la Baita Rigada Bassa, quindi attraversando gli incantevoli boschi che caratterizzano questa valle sbuco alle Baite Moschel.
Non mi resta ora che seguire la sterrata che mi riporta comodamente al parcheggio (5h45).
Bellissimo giro, super soddisfatto anche oggi!
Quindi tornato sulla stradina la abbandono dopo pochi minuti, per seguire le indicazioni a sinistra per La Costa.
Su comoda sterrata si affrontano alcuni saliscendi, si transita dalla bella baita de La Costa quindi dopo un bel tratto a mezzacosta raggiungo un bivio senza indicazioni, dove seguo la sterrata di destra, che inizia a salire nel bosco.
Arrivato in vista di un'altra baita, abbandono la sterrata, che prosegue in piano per raggiungere la baita, ed imbocco invece il sentiero a destra, che continua a salire nel bosco.
Un grosso albero caduto in mezzo al sentiero mi costringe ad una scomoda e ravanosa deviazione sul ripido pendio boschivo, comunque in breve recupero il sentiero principale e sbuco sugli ameni pascoli del Colle Palazzo (1h00).
Senza percorso obbligato, attraversando i verdissimi prati, raggiungo una stradina, che risale la dorsale tenendosi al margine del bosco.
Raggiunta la Baita Grumelli si entra in un più fitto bosco, per emergerne in vista dell'ampia radura della Baita Campello.
Attraversati i prati che circondano la baita, mi porto sulla dorsale e ritrovo un sentierino, che attacca ora la ripida salita verso la Spigla, in ambiente sempre più aperto e spettacolare.
Non mi accorgo neanche del momento in cui raggiungo questa "cimetta", che è in realtà solo un punto quotato lungo la dorsale.
La salita termina più avanti, sul pianoro di Remescler, un luogo davvero suggestivo, da cui si ha una visuale fantastica sul versante nord della Presolana.
Tra prati, massi e chiazze di neve raggiungo la Baita Alta di Remescler, quindi risalgo il dosso dietro alla baita e scendo qualche metro per raggiungere un colletto.
Da qui mi aspetta l'ultima faticosa rampa erbosa, circa 250 m di dislivello piuttosto monotoni, per raggiungere la cima del Timogno (2h40).
Scatto qualche foto, quindi percorro la breve e facile cresta, innevata sul versante nord ma perfettamente pulita su quello sud, che mi porta in 15 minuti sulla Cima Benfit (2h55), punto più alto dell'escursione odierna.
Anche sul Benfit mi fermo giusto il tempo di qualche foto, ma soprattutto mi prendo qualche minuto per studiare il percorso di discesa per raggiungere la sottostante Baita Rigada Alta.
Il sentiero proseguirebbe in cresta, verso il Passo degli Omini, ma diversi tratti mi paiono innevati ed abbastanza ripidi.
Dunque opto invece per un'altra soluzione, che visivamente mi sembra più comoda: torno qualche metro verso il Timogno e scendo poi liberamente sui prati, nel punto in cui la pendenza del pendio erboso è meno ripida.
La scelta si rivela azzeccata, senza difficoltà perdo oltre 200 metri di quota ed arrivo ad intercettare una traccia di sentiero, che si sposta verso sinistra per scendere poi nella piccola conca della Baita Rigada Alta (3h40), dove posso vedere le prima 2 marmotte della stagione!
Qui mi immetto sul sentiero 314, ben marcato, ed inizio la discesa verso il fondovalle della Valzurio. Dapprima tra i pascoli raggiungo la Baita Rigada Bassa, quindi attraversando gli incantevoli boschi che caratterizzano questa valle sbuco alle Baite Moschel.
Non mi resta ora che seguire la sterrata che mi riporta comodamente al parcheggio (5h45).
Bellissimo giro, super soddisfatto anche oggi!
Tourengänger:
peter86

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Kommentare (3)