Alpe Pozzolo -1640 mt- (da Beura).
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Nonostante qualche sintomo influenzale in corso, decido ugualmente di partecipare alla gita che l'amico Marco mi ha proposto: Alpe Pozzolo 1640 mt. A Beura 257 mt, prende il via l'escursione. C'incamminiamo oltre la sede municipale e tra le strette viuzze del paese intercettiamo l'ardita, ripida e ingegnosa mulattiera che ci condurrà alle località alte dell'abitato: Alpe Cresta o Caggiani 477 mt e Alpe Fieschi 625 mt. La gita prosegue all'interno di un bosco latifoglie composto in maggioranza da castagni, qualche acero e tiglio s'intravede, raggiungendo il panoramico Alpe Vaccareccia 880 mt. Poco oltre l'alpe troviamo alcuni castagni secolari enormi: molto bello l'ambiente circostante! Proseguiamo risalendo un ripido tratto scalinato roccioso, dopodiché prenderà il via una lunga distesa di maestose faggete e qualche betulla fino a superare l'orizzonte montano dove compaiono in alternanza anche le conifere: abete rosso, abete bianco e larici. In sequenza raggiungeremo i seguenti alpeggi: Alpe Prov o Prou Menga 1060 mt e l'Alpe Praor 1227 mt. Fino a questo punto il terreno sempre pulito da residuo nevoso.
Giunti a quota 1300 mt circa il sentiero proseguirebbe la sua marcia esponendosi totalmente a Nord traversando a lato del Rio Foicia. In prossimità di un bivio dove si trova un segnavia pitturato in verticale, incavato sotto un albero, abbandoniamo la via ufficiale, consapevoli di trovare neve, reperendo a destra del segnavia, una traccia di sentiero, non segnalata, ma abbastanza evidente che risale una stretta costola boscosa, fino a quota 1500 mt circa, dove la traccia converge ritrovando il sentiero ufficiale. Quando ormai manca veramente poco alla meta, a quota 1550 mt troviamo, esposti a Nord, tratti ripidi ancora innevati: le orme presenti aiutano ma un tratto di pochi passi in ombra molto liscio e duro ci blocca. Io avendo i ramponcini decido di calzarli e proseguire in sicurezza. Marco non avendoli, passa in mezzo a cespugli ed alberi dove la neve è un po' piu' morbida. Finalmente dopo quattro ore sotto l'incessante soffio gelido del vento, sbuchiamo fuori al soleggiato poggio prativo in cui è adagiato l'Alpe Pozzolo 1640 mt e il suo bellissimo bivacco, che oltre ad offrire accogliente riparo, ci ripaga con un belvedere a dir poco eccellente: gran bella gita! Per la discesa ripercorriamo integralmente lo stesso itinerario d'andata.
NOTE: Sentiero segnalato. Il T3 giustifica le condizioni ambientali odierne avendo trovato tratti delicati tra neve dura/ghiacciata. In condizioni ottimali si riduce ad una gita normale T2.
Panoramix: dopo oltre 10 anni riesco a tornare in questo posto che ho conosciuto grazie alle pagine di
cappef; dell' itinerario ricordavo poco mentre il panorama me lo ricordavo eccome e confermo quanto scritto da Alessandro.
Giunti a quota 1300 mt circa il sentiero proseguirebbe la sua marcia esponendosi totalmente a Nord traversando a lato del Rio Foicia. In prossimità di un bivio dove si trova un segnavia pitturato in verticale, incavato sotto un albero, abbandoniamo la via ufficiale, consapevoli di trovare neve, reperendo a destra del segnavia, una traccia di sentiero, non segnalata, ma abbastanza evidente che risale una stretta costola boscosa, fino a quota 1500 mt circa, dove la traccia converge ritrovando il sentiero ufficiale. Quando ormai manca veramente poco alla meta, a quota 1550 mt troviamo, esposti a Nord, tratti ripidi ancora innevati: le orme presenti aiutano ma un tratto di pochi passi in ombra molto liscio e duro ci blocca. Io avendo i ramponcini decido di calzarli e proseguire in sicurezza. Marco non avendoli, passa in mezzo a cespugli ed alberi dove la neve è un po' piu' morbida. Finalmente dopo quattro ore sotto l'incessante soffio gelido del vento, sbuchiamo fuori al soleggiato poggio prativo in cui è adagiato l'Alpe Pozzolo 1640 mt e il suo bellissimo bivacco, che oltre ad offrire accogliente riparo, ci ripaga con un belvedere a dir poco eccellente: gran bella gita! Per la discesa ripercorriamo integralmente lo stesso itinerario d'andata.
NOTE: Sentiero segnalato. Il T3 giustifica le condizioni ambientali odierne avendo trovato tratti delicati tra neve dura/ghiacciata. In condizioni ottimali si riduce ad una gita normale T2.


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