via Signorina Fantasia (5c max) - Pedra Longa
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Terminato il Selvaggio Blu e concessi un giorno di relax, su consiglio di un mio amico di Verona, ora in Sardegna per scalare, decidiamo di fare questa breve ma suggestiva via a Pedra Longa.
Si tratta di 90 metri divisi in 4 lunghezze sul lato NW della guglia di Pedra Longa, una specie di gigante scoglio di roccia calcarea stratificata a picco sul mare.
Dal Ristorante si scende a sinistra fino alla spiaggia rocciosa. Si cammina sugli scogli per arrivare alla cengia alla base della parete ovest. Il nome della via (Signorina Fantasia) è indicato all'attacco.
Basterebbe una corda anche da 40 m, ma ormai siamo con 2 mezze (per sbaglio).
Tutta la via è ben spittata e corta, solamente da prestare attenzione a possibili rocce non stabili.
Raggiunta la sosta alla base della parete, arriva una coppia, anche loro diretti alla stessa nostra via. Per non avere l'ansia di rallentare qualcuno li lascio passare avanti.
L1: Si sale per facili passaggi e roccia buona dritti sopra l'attacco della via. Superato un albero monco ci si sposta leggermente a sinistra su roccia ora bianca e più liscia fino a raggiungere la sosta a picco sul mare. Una strana sensazione essere contro una parete con sotto il blu del mare sardo.
L2: Arrivato in sosta Raffaele procede sul 2° tiro, il più difficile della via. Si supera inizialmente un tratto verticale cercando appigli dietro una protuberanza rocciosa che rende il passo quasi strapiombante. Superato questo tratto fisico si procede a sinistra con un traverso diagonale e poi dritti alla sosta.
L3: Procede ancora Raffaele. Ci si sposta inizialmente verso sinistra per poi salire in un diedro, molto aperto, fino ad un'esile cengia con albero. Da qui un ulteriore breve risalto, più facile, porta alla sosta.
L4: L'ultimo tiro, non più esposto, sale leggermente a destra cercando le roccette più solide. Infatti, seppur le prese siano molteplici ho avuto la sensazione che almeno la metà non fossero ben salde. Con facili passaggi d'arrampicata raggiungo la sosta non più con catena come le precedenti ma con spit e cordone su albero. Unica foto scattata a Raffaele che sbuca al termine della via.
Dalla sosta si può salire alla cima dello sperone tramite sentiero o scendere (la nostra scelta) fino alla base della falesia sempre per sentiero (esile traccia) e due brevi tratti di facile disarrampicata.
La più facile via sulla guglia, che permette di tastare il territorio e le sensazioni che non proviamo quando scaliamo nel nord Italia, personalmente una situazione poco confortevole inizialmente ma che permette di godere di una vista mozzafiato costantemente.
Si tratta di 90 metri divisi in 4 lunghezze sul lato NW della guglia di Pedra Longa, una specie di gigante scoglio di roccia calcarea stratificata a picco sul mare.
Dal Ristorante si scende a sinistra fino alla spiaggia rocciosa. Si cammina sugli scogli per arrivare alla cengia alla base della parete ovest. Il nome della via (Signorina Fantasia) è indicato all'attacco.
Basterebbe una corda anche da 40 m, ma ormai siamo con 2 mezze (per sbaglio).
Tutta la via è ben spittata e corta, solamente da prestare attenzione a possibili rocce non stabili.
Raggiunta la sosta alla base della parete, arriva una coppia, anche loro diretti alla stessa nostra via. Per non avere l'ansia di rallentare qualcuno li lascio passare avanti.
L1: Si sale per facili passaggi e roccia buona dritti sopra l'attacco della via. Superato un albero monco ci si sposta leggermente a sinistra su roccia ora bianca e più liscia fino a raggiungere la sosta a picco sul mare. Una strana sensazione essere contro una parete con sotto il blu del mare sardo.
L2: Arrivato in sosta Raffaele procede sul 2° tiro, il più difficile della via. Si supera inizialmente un tratto verticale cercando appigli dietro una protuberanza rocciosa che rende il passo quasi strapiombante. Superato questo tratto fisico si procede a sinistra con un traverso diagonale e poi dritti alla sosta.
L3: Procede ancora Raffaele. Ci si sposta inizialmente verso sinistra per poi salire in un diedro, molto aperto, fino ad un'esile cengia con albero. Da qui un ulteriore breve risalto, più facile, porta alla sosta.
L4: L'ultimo tiro, non più esposto, sale leggermente a destra cercando le roccette più solide. Infatti, seppur le prese siano molteplici ho avuto la sensazione che almeno la metà non fossero ben salde. Con facili passaggi d'arrampicata raggiungo la sosta non più con catena come le precedenti ma con spit e cordone su albero. Unica foto scattata a Raffaele che sbuca al termine della via.
Dalla sosta si può salire alla cima dello sperone tramite sentiero o scendere (la nostra scelta) fino alla base della falesia sempre per sentiero (esile traccia) e due brevi tratti di facile disarrampicata.
La più facile via sulla guglia, che permette di tastare il territorio e le sensazioni che non proviamo quando scaliamo nel nord Italia, personalmente una situazione poco confortevole inizialmente ma che permette di godere di una vista mozzafiato costantemente.
Tourengänger:
martynred

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