Anello al Monte Fenera.


Publiziert von paoloski , 20. Februar 2019 um 12:40.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:17 Februar 2019
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:15
Aufstieg: 506 m
Abstieg: 506 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A26, uscita di Romagnano Sesia, seguire le indicazioni per Alagna, passare per Romagnano e proseguire verso Nord, entrare in Grignasco e sorpassarlo, poco dopo l'abitato di Bettole, sulla destra c'è il viadotto della ferrovia, sotto un arco di questo sale la breve strada, indicata, che porta a Fenera San Giulio.
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Gita ad anello.
Unterkunftmöglichkeiten:Ricovero in cima al Monte Fenera.
Kartennummer:Valsesia 2 scala 1:25000 Geo4Map

Per oggi la richiesta dei miei soci è "una gita tranquilla": sono quasi tutti reduci da malanni di stagione e lo stato di forma non è al top. La mia proposta è il Monte Fenera, un monterozzo che non arriva ai 900 metri ma che spicca ben distinto all'inizio della Valsesia e che, come avevo letto un po' di tempo fa, ha numerose attrattive botaniche, speleologiche ed archeologiche che hanno fatto si che divenisse un parco naturale.
Ritrovo alle 8, visto il dislivello modesto non è il caso di fare un'alzataccia, imprescindibile sosta caffè alla pasticceria Agarla a Romagnano Sesia, poco dopo le 9 siamo pronti a partire da Fenera San Giulio, frazione di Borgosesia, oggi siamo in quattro più Lilo e Stitch, le cagnoline di Nello. L'idea è di fare una gita ad anello che ci faccia conoscere un po' questi luoghi sconosciuti per noi.
Il sentiero, marcato con il numero 769, attraversa la frazione e, dopo un breve tratto piano, inizia a salire ripido sul fianco della montagna. La primavera inizia a farsi sentire: vi è un gran cinquettio di uccelli ed intorno vi sono centinaia di campanellini ed ellebori verdi.
Troviamo un indicazione segnalante la Grotta del Citarun, decidiamo di andare a vederla, la traccia si inerpica fin sotto la spelonca, una cancellata ne chiude l'ingresso ma un cartello del Parco Naturale illustra esaurientemente le particolarità della grotta e dei ritrovamenti risalenti al Paleolitico medio qui rinvenuti.
Ritornati sul sentiero 769 riprendiamo la salita che alterna tratti ripidi ad altri un po' più tranquilli.
Poco oltre facciamo una nuova deviazione per recarci al Rifugio GASB. Vi si accede per una scaletta metallica di una decina di metri che porta ad un edificio ligneo, in fase di ristrutturazione, che serve da base ai gruppi speleoarcheologici. Dal terrazzo si gode di una vista fantastica.
Ridiscendiamo per raggiungere Nello che è rimasto alla base della scala con Lilo e Stitch, e veniamo raggiunti dal signor Umberto, membro del GASB, che ci illustra le attività del gruppo e ci parla dei ritrovamenti paleoantropologici recenti: oltre a manufatti litici ed a denti di uomo di Neanderthal si sono trovati reperti ancora più antichi, risalenti a 290000 anni fa e probabilmente attribuibili ad Homo Heidelbergensis. Ogni estate vi è una gran frequentazioni di studiosi e studenti dell'Università di Ferrara e di altri atenei.
Veniamo accompagnati alla vicina Ciota Ciara, altra importante grotta della zona ed infine, ringraziato il nostro gentilissimo ospite, riprendiamo a salire ed arriviamo alla sella che divide le due cime del Monte Fenera, raggiungiamo dapprima la Cima Bastia, più bassa, su cui sorge il settecentesco Oratorio di San Bernardo e da cui possiamo ammirare un gran panorama. Tornati alla sella saliamo alla vetta più alta, in realtà solo di pochi metri, caratterizzata da un ricovero e da un'enorme croce. Vi sono diversi tavoli ed un pannello illustrante il panorama, decisamente notevole. Fra le cime spiccano il Monte Rosa, lo Strahlhorn ed il più prossimo Monte Barone.
Dopo la sosta pranzo al sole riprendiamo il cammino scendendo verso Sud su un largo sentiero (770) che ad un bivio si abbassa a tornanti verso Ovest.
Raggiungiamo una cava abbandonata e poco più avanti i ruderi della chiesa protoromanica di San Quirico.
Il sentiero o, meglio, quel che resta della "Strada dei buoi" che serviva le cave, continua a scendere fino a raggiungere la frazione di Annunziata dove si trova, in una magnifica casa a loggiato, la sede del Parco Naturale del Monte Fenera. Poco lontano la chiesetta di Santa Maria Annunziata che da il nome alla frazione e che è caratterizzata da una inusuale trifora "bramantesca" in facciata.
Raggiungiamo ora la frazione di Fenera di Mezzo, poche case perlopiù disabitate e quindi, dopo essere scesi all'impluvio del torrente dove le cagnoline si concedono un bel bagno, risaliamo in breve a Fenera San Giulio.

Breve gita ma decisamente interessante, il Monte Fenera, a dispetto della modesta altezza, offre un magnifico panorama. Il percorso è disseminato di pannelli esplicativi che fanno conoscere l'importanza del luogo per la paleoantropologia, la speleologia e le vicende storiche dei luoghi.

Tourengänger: paoloski
Communities: Hikr in italiano


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