Monte Duria
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Bodone– Monte Duria
20 maggio 2009
Approfitto di una giornata di ferie e della bella giornata per salire sul Monte Duria, dove ero già stato un paio di anni fa.
Si raggiunge Bodone prendendo a Gravedona la deviazione per Peglio e Livo; poco dopo aver superato Peglio, all’altezza della chiesetta della Madonna di Gorghiglio si prende a sx. una stretta strada asfaltata che termina a Bodone, splendido balcone sull’alto Lario, limitato parcheggio disponibile al termine dell’abitato.
Da qui parte il sentiero inizialmente molto ripido che porta al Monte la Motta. Si tira un po’ il fiato nel tratto in leggerissima discesa che porta all’Alpe Paregna. Superatala, si ignora l’evidente sentiero a mezza costa per imboccare quello che risale la cresta erbosa nel punto di massima pendenza. Da sotto, l’attacco del sentiero non è ben visibile, ma risalendo decisamente il costone erboso lo si incrocia, e poi risulta facile da seguire, almeno fin sotto la bastionata rocciosa del Duria. Qui ho trovato neve, ma in assenza di indicazioni basta tenere come riferimento l’evidente canalino che a sx. risale verso la vetta.
Risalendo il canale si giunge ad una forcella a est della vetta, si risale ancora a sx. un canale più stretto, dove occorre un minimo di attenzione, e si giunge sulla cresta. Da qui, con qualche saliscendi si guadagna in breve la vetta del Duria.
Bel panorama sull’alto Lario, la Valtellina, le Orobie e le cime lariane della cosiddetta catena dei “ Muncech “, con vette intorno ai 2500 metri non molto conosciute ma di grande fascino per l’ambiente selvaggio che le circonda, nonostante il tempo non fosse ottimale come speravo; sin da metà mattina si è alzata la foschia e sulle vette hanno iniziato a formarsi grossi cumuli.
Partenza : 1113 m.
Arrivo : 2264 m.
Dislivello : 1150 m.
Tempo : 3 ore; 2.5 ore la discesa.
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