Stup - Saleski + Brid Za Veliki Cekic
|
||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
14 tiri infiniti e una grandissima voglia di un bel tuffo rigenerante al mare!!!
Un immenso grazie al mio super Peru con il quale ho condiviso emozioni uniche e una settimana magica....
Peccato che ci siano "solo" 800 km a separarci da questo meraviglioso luogo, ma cara Paklenica sa' pur certa che torneremo ancora a farti visita...!!!
Dal parcheggio più alto, imboccare l'unta mulattiera che percorre il fondo della vallata seguendo le indicazioni per il settore dello Stup.
Raggiunta la base della bastionata rocciosa dello Stup, seguire la traccia di sentiero che volge a sinistra e transitare alla base della parete sino a raggiungere una sorta di diedro-canale: la via Saleski attacca proprio a destra di questa conformazione rocciosa, in prossimità di una piccola vite nella roccia (probabilmente si tratta della vite che teneva la piastrina triangolare metallica con il nome della via).
SALESKI:
L1: Noi abbiamo deciso di attaccare la variante di Saleski (la via originale attacca appena dentro il diedro-canale: 5a). Seguire la linea degli spit con movimenti molto tecnici - 5b
L2: Dalla sosta alzarsi di qualche metro per poi traversare prima a destra e poi a sinistra (la corda forma una sorta di "C" rovesciata) - 5a (?) (in realtà l'abbiamo trovato molto più complicato del primo tiro di 5b.....)
L3: Dalla sosta traversare per qualche metro verso destra per poi attaccare il bel diedro molto manigliato che permette l'accesso alle placche soprastanti. Al termine del diedro spostarsi a sinistra - 5a
L4: Attaccare direttamente il diedro fino a quando non si allarga, quindi spostarsi sulla destra e, per facili roccette, raggiungere la sosta sul filo di cresta - 4a
Si tratta dell'ultimo tiro della Via Saleski: a questo punto parte la Via Brid Za Veliki Cekic
BRID ZA VELIKI CEKIC:
L1: traversare verso destra sino a raggiungere un intaglio con albero cordonato su cui sostare - 3a
L2: salire nel diedro con movimenti atletici stando prima sulla destra per poi uscire a sinistra - 4a
L3: traverso esposto di piedi verso sinistra - 4a
L4: spostarsi leggermente a sinistra per poi attaccare un bel diedro (molto fisico). Quando la parete diventa più compatta (spit) cominciare a traversare verso destra puntando ad una cengetta con albero dove si sosta - 4b+ (?)
L5: uscire sullo spigolo, dove si incontra una bella cannellures, superata la quale le difficoltà si abbassano fino a raggiungere un diedro che porta alla base di uno strapiombino - 5a
L6: facili rocce conducono alla successiva e comoda sosta - 3a
L7: tiro chiave della via: salire nell'intaglio sfruttando l'incastro dei piedi. E' possibile percorrere interamente l'intaglio oppure uscire a sinistra in placca (spit - passo delicato) puntando a dei cordoni in clessidra. In tal caso, appena possibile, traversare a destra e per rocce verticali ma facili raggiungere la sosta - 5b+
L8: tiro facile di collegamento (1 spit). Salire le facili rocce (a volte si cammina) fino a quando la parete non torna nuovamente verticale. Sosta su placca appoggiata - 4a (1 passo)
L9: dalla sosta salire traversando leggermente a sinistra per aggirare a con movimento molto particolare (bisogna accovacciarsi) e delicato (esposto) lo strapiombino. A questo punto le difficoltà tornano nuovamente minori fino alla sosta - 5a
L10: affrontare direttamente la placca con belle erosioni fino a sbucare sul pianoro soprastante. Qua gli spit terminano, quindi con percorso non obbligato salire le rocce rotte (fare attenzione perchè molte sono mobili) cercando di stare il più possibile sulla destra. Sostare su un albero posto proprio davanti ad un caratteristico arco in pietra - 5a
Dall'ultima sosta su albero, per labili tracce di sentiero e facili roccette raggiungere la cresta dello Stup, dove si incontrano i numerosi bolli rossi che salgono verso l'Anica Cuk oppure scendono verso il fondovalle.
Seguire i bolli rossi in discesa e, tra rocce rotte e ripidi canaloni (attrezzati con funi), si torna alla base dello Stup.
Da qui come per la salita.
Altra bella classica di Paklenica, quasi per nulla unta e molto divertente.
Come per tutte le vie del Parco di Paklenica, anche in questo caso, i gradi (in alcuni punti) sono un po' discutibili... anche se sicuramente sono moolto più giusti rispetto alla 2 precedenti vie ("Mosoraski" e "Centralni Kamin): fare attenzione perchè a Paklenica i gradi delle vie sono molto molto stretti!!!
Portare cordini e friends fino al n. 3 BD per integrare gli spit, anche se, volendo e con adeguata preparazione, le protezioni poste in loco potrebbero essere sufficienti.
con Peru

Kommentare