Pizzo Rüscada (2558 m)
|
||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
La Val di Lavizzara è per me ancora inesplorata. Tempo fa, dando uno sguardo alla CNS in questa zona, mi cadde l’occhio sul Pizzo Rüscada e rimasi incuriosito dal fatto che esistesse una cima omonima a quella delle Centovalli (puntini sulla u a parte), ma di contro assai meno frequentata. Essa si trova su un lungo crinale sopra la Val di Prato ed offre un notevole panorama grazie alla sua posizione isolata.
L’itinerario parte da Prato-Sornico e segue la strada agricola fino a Monte di Predee: qui un ripido tratto di sentiero consente di evitare l’ultimo tratto di strada che arriva fino a Schièd. In prossimità del ponte sul Ri della Valle di Prato (che non si attraversa), entro nell’umida gola dove il sentiero denominato “Le Scalate” corre parallelo all’impetuoso torrente; giunto poco prima del tratto più ripido, incontro due stambecchi intenti a pascolare, uno dei quali, spaventatosi dalla mia presenza, fugge sopra il roccione più vicino per poi scivolare nel letto del torrente travolgendo paletti e corda di protezione! Un bello spavento per lui e per me visto che mi stava cadendo addosso ma per fortuna niente di grave: risalirà lentamente sul sentiero prima di allontanarsi definitivamente. Raggiunto e superato il ponte a quota 1458 m, devio da lì a poco a sinistra su traccia segnata che sale prima a Corte di Fondo e poi a Corte Grande dove, ormai fuori dal bosco, risulta ben visibile la corposa mole del Pizzo Rüscada. Il sentiero è terminato. Attraverso un boschetto di arbusti sino a ritrovare una labile traccia che mi permette di raggiungere un pendio più aperto in corrispondenza di un ometto; all’incirca qui parte un’evidente escavazione che seguo fino al suo termine nei pressi di un roccione verticale che scende dal versante SE della montagna. Ora è sufficiente effettuare un lungo traverso fino ai 2350 m circa, dove imbocco un canale (visibile solo all’ultimo) il quale s’innalza ripidamente a raggiungere l’innevato pianoro che contraddistingue lo sbarco in cresta. Quindi, dapprima per roccette sul versante nord, poi su ripidi erbosi ed un breve canalino sul fianco sud, giungo all’ometto di vetta del Pizzo Rüscada, dove la vista può spaziare grazie alla giornata calda e limpida.
Durante la sosta in cima mi concedo una breve digressione lungo l’orizzontale cresta (passaggi di I° grado) sino a quando questa inizia a scendere: così facendo il già vasto panorama verso Campo Tencia e limitrofi si amplia ulteriormente al sottostante Lago di Mognola.
Effettuo la discesa per lo stesso itinerario, con la variante da Corte di Fondo alla Capanna Soveltra (chiusa per ristrutturazione).
In compagnia dell’inseparabile Zeus.

Kommentare (6)