capanna Piandioss: 2 giorni per testare la capanna dove non vi ho mai pernottato
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Per questa 2 giorni avevo un altro programma ma ho cambiato idea: volevo "provare" a trascorrere una notte in una capanna già fatta in altre occasioni ma sempre in giornata per verificarne la temperatura,però anche per la facilità di reperire acqua potabile senza lo sbattimento nel far sciogliere neve ed eventualmente filtrandola...e se possibile riducendo il dislivello portandomi il più possibile in quota.
Giunto al bivio per Marolta dove vi sono lavori in corso per la manutenzione della strada,procedo fino al successivo bivio con l'indicazione per il Nara,quindi prendo a sinistra e comincio a risalire questa strada (cartello con divieto di transito nel periodo invernale) che incrocia quella che sale da Prugiasco (strada ancora più stretta che suggerisco di evitare).
Procedo fino a giungere ad un largo incrocio: a sinistra le indicazioni danno per il Nara,io prendo a destra per poi arrivare ad un secondo incrocio dove ci si congiunge con la strada proveniente da Ponto Valentino (ancora innevata per alcuni tratti). Si prende a sinistra come da indicazione per Piandioss e si procede fino dove è possibile: ho parcheggiato a quota 1500,ad un tornante che piega a destra.
Da qui ho preso a risalire gli erti prati fino a Gariva Nord per poi mettermi le ciaspole e procedere fino alla capanna dove vi trovo abbondante legna,questa è una bella cosa: la maggior parte della legna è grossa e va tagliata in pezzi piccoli per quanto riguarda la stufa (chissà mai che un giorno ne mettano una con la camera di combustione 4 volte più grande come quella del bivacco Manavello decisamente una gran stufa).
Purtroppo questa costringe spesso chi vi soggiorna,tenerla sotto osservazione per evitarne il suo spegnimento,alimentandola frequentemente,un piccolo disagio a cui ci si adatta: quando conosci il problema,lo risolvi preparando ciò che serve in largo anticipo.
Il termometro esterno segnala ben 32° gradi nel momento che gli batte il sole,alla mattina ne segnava 8°: la sala pranzo si riscalda bene,già ho avuto modo di verificarlo,come la piccola cucina,però il camino è difficile riuscire a regolarne una costante temperatura,non sarebbe male sostituirlo con una stufa da riscaldamento se le finanze lo permettessero,inoltre vi sarebbe un risparmio di legna e una resa maggiore,questo è un dato di fatto.
La giornata è stupenda,poi si cominciano a levare le nubi e verso sera spariscono: le valanghe ben si notano sui pendii che scaricano neve pesante,poi,rivolgendo lo sguardo verso l'Adula,ecco il luccichio che viene riflesso da qualcosa di metallico inerente alla capanna Adula del CAS.
Vien l'ora di andare a dormire,l'indomani mi alzo presto e la mattina si presenta con il bel tempo e un concerto tenuto dagli uccellini in zona: giunto all'auto noto il tornante dove vi era un certo spessore di neve,che praticamente non vi era quasi più nulla,il sole ne ha sciolta parecchia in un solo giorno a causa della elevata temperatura per la stagione.
Alla prossima!
Giunto al bivio per Marolta dove vi sono lavori in corso per la manutenzione della strada,procedo fino al successivo bivio con l'indicazione per il Nara,quindi prendo a sinistra e comincio a risalire questa strada (cartello con divieto di transito nel periodo invernale) che incrocia quella che sale da Prugiasco (strada ancora più stretta che suggerisco di evitare).
Procedo fino a giungere ad un largo incrocio: a sinistra le indicazioni danno per il Nara,io prendo a destra per poi arrivare ad un secondo incrocio dove ci si congiunge con la strada proveniente da Ponto Valentino (ancora innevata per alcuni tratti). Si prende a sinistra come da indicazione per Piandioss e si procede fino dove è possibile: ho parcheggiato a quota 1500,ad un tornante che piega a destra.
Da qui ho preso a risalire gli erti prati fino a Gariva Nord per poi mettermi le ciaspole e procedere fino alla capanna dove vi trovo abbondante legna,questa è una bella cosa: la maggior parte della legna è grossa e va tagliata in pezzi piccoli per quanto riguarda la stufa (chissà mai che un giorno ne mettano una con la camera di combustione 4 volte più grande come quella del bivacco Manavello decisamente una gran stufa).
Purtroppo questa costringe spesso chi vi soggiorna,tenerla sotto osservazione per evitarne il suo spegnimento,alimentandola frequentemente,un piccolo disagio a cui ci si adatta: quando conosci il problema,lo risolvi preparando ciò che serve in largo anticipo.
Il termometro esterno segnala ben 32° gradi nel momento che gli batte il sole,alla mattina ne segnava 8°: la sala pranzo si riscalda bene,già ho avuto modo di verificarlo,come la piccola cucina,però il camino è difficile riuscire a regolarne una costante temperatura,non sarebbe male sostituirlo con una stufa da riscaldamento se le finanze lo permettessero,inoltre vi sarebbe un risparmio di legna e una resa maggiore,questo è un dato di fatto.
La giornata è stupenda,poi si cominciano a levare le nubi e verso sera spariscono: le valanghe ben si notano sui pendii che scaricano neve pesante,poi,rivolgendo lo sguardo verso l'Adula,ecco il luccichio che viene riflesso da qualcosa di metallico inerente alla capanna Adula del CAS.
Vien l'ora di andare a dormire,l'indomani mi alzo presto e la mattina si presenta con il bel tempo e un concerto tenuto dagli uccellini in zona: giunto all'auto noto il tornante dove vi era un certo spessore di neve,che praticamente non vi era quasi più nulla,il sole ne ha sciolta parecchia in un solo giorno a causa della elevata temperatura per la stagione.
Alla prossima!
Tourengänger:
Alberto

Communities: Hütte / Cabane / Capanna / Chamanna
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