Monte Beigua 1287 m
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Non sappiamo bene cosa fare una volta giunti sul Beigua, vedremo…
Lasciata l’auto nel posteggio del paese proseguiamo su asfalto fino alle ultime case di Ceresa dove partono i sentieri.
Imbocchiamo quello indicato con NT. Non so cosa significhi. Quando si sdoppiano seguiamo la T e raggiungiamo la panoramica cimetta del Monte Greppino.
Tornati sui nostri passi proseguiamo con la N che tramite la Via Megalitica ci porta al bivio per il Monte Priafaia e Beigua.
Con salita tranquilla e panoramica raggiungiamo un secondo bivio. La pendenza cambia. Un ripido strappo ci porta sul Monte Priafaia.
Da qui solitamente siamo sempre scesi per traccia fino a incrociare il rombo vuoto per il Beigua. Questa volta invece rimaniamo sulla dorsale, seguendo vaghe tracce di animali più che altro ma, a sorpresa ci troviamo sul Monte Cavalli, dove troviamo le indicazioni dei due anelli Napoleonici che partono dalla cima del Beigua, quello rosso. Quello giallo rimane sul versante nord. Seguiamo quindi il cappello di Napoleone e raggiungiamo l’area pic-nic del Beigua…mo che famo????
Verso Pratorotondo non abbiamo voglia di andare per cui non ci resta che seguire l’AVML. Ricordo un giro di Poge, dove c’era una cima che non abbiamo mai salito ma, dando un’occhiata alla carta sembra decisamente troppo lontana.
Decidiamo comunque di prendere quella direzione, darci un tempo massimo per il rientro e vedere dove arriveremo. Da questa parte non ci siamo mai stati per cui…
Intanto entriamo in un altro mondo, pochi metri sul versante nord e ci troviamo nel regno dei ghiacci. Gli alberi con la galaverna sono sempre un gran spettacolo!
L’AVML, conciatina già di suo, è anche in parte ghiacciata. Essendo però molto larga c’è tutto lo spazio per bypassare le zone più gelate. Le trappole sono i sassi dove si nota a mala pena il ghiaccio!
Giunti al secondo bivio per Sassello, prendiamo quella direzione e continuiamo la discesa ma il tempo stringe. A ciò si aggiunge il fatto che il sentiero comincia a essere invaso da rami e tronchi abbattuti, cosa che rallenta il cammino. Giunti quasi nel punto più basso decidiamo di fare dietro front. Ci sembra di aver individuato la cima e probabilmente anche con il sentiero pulito sarebbe stata ancora lunga, in queste condizioni meglio lasciar stare.
Ritorniamo sui nostri passi ma, dove festeggiare il compleanno di Marco? La croce del Beigua oltre a non avere panorama è una gran schifezza per cui tagliamo per prati in modo da raggiungere l’Ermetta che pur non essendo una grande cima almeno ha il panorama!
Rientriamo passando comunque dalla croce del Beigua. Attraversiamo l’area pic-nic e quindi per asfalto andiamo a prendere il sentiero rombo vuoto per Alpicella.
Come ricordavo il sentiero non è messo bene. Ottimamente segnato ma probabilmente poco frequentato. Rovinato da cinghiali e intemperie.
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