Capodanno al rifugio Gugiatti - Sertorelli m.2137: 2 giornate da favola!!!!!!


Publiziert von Alberto , 4. Januar 2018 um 14:47. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:31 Dezember 2017
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT3 - Anspruchsvolle Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 3:00
Aufstieg: 930 m
Abstieg: 15 m
Strecke:un gruppo quota di partenza 1210 il secondo gruppo quota Scessa m.1272 – Arcin m.1700 - Alpe Mara m.1749 – bivio quota 1780 - Alpeggio a quota m.1950 - rifugio Gugiatti Sertorelli m.2137
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano - S.S.n° 36 dello Spluga - Lecco - Colico - S.S.n° 38 dello Stelvio - Morbegno - Sondrio: seguire le indicazioni per Tirano,superare l'incrocio dove a destra vi è la stazione - al successivo incrocio con semaforo (a destra vi è la questura e la caserma della polizia stradale) prendere a sinistra per la strada panoramica dei castelli superando i 2 incroci con semaforo - giunti in territorio di Montagna in Valtellina all'incrocio semaforico,prendere la stradina che sale a sinistra per il centro dove vi è la chiesa - seguire le indicazioni per S. Maria e poi per Alpe Mara
Unterkunftmöglichkeiten:rifugio Gugiatti - Sertorelli
Kartennummer:geografiche: kompass: Bernina - Sondrio / cns n° 278 monte Disgrazia

E' giunto il gran giorno: la partenza per festeggiare il Capodanno,ancora una volta lontani dai botti,scegliendo di stare con la natura che sa regalarti ore e ore di spettacolo se sai apprezzare e dedichi tempo,senza la fretta di tornare.

Oltre a questo,la tranquillità che le strutture in autogestione sanno offrire dato che i posti sono limitati e, considerando la sola notte del 31,si è deciso di prendere tutta la struttura,mentre nei rifugi gestiti è ovvio che vi trovi di tutto,anche un bel po di confusione però,non si esclude che nel complesso ci si trovi anche bene e soddisfatti come mi è capitato (fortunatamente): struttura già calda,non devi far sciogliere la neve,puoi partire anche al pomeriggio del 31 (per coloro che dovessero avere grandi difficoltà...a parte svegliarsi),il cibo è già pronto,il bagno funzionale e,tanti altri escursionisti con cui condividere insieme l'evento...ovviamente con costi ben diversi.

Per una notte è alla portata di molti,se cominci a pensare di fare 2 o 3 notti...allora può diventare un po costoso poi,è una volta l'anno si può anche fare: quel che importa è il sapere adattarsi alla scelta che si fa,accettando i pro e i contro,perché non esiste nessuna struttura che possa rendere pienamente soddisfatti TUTTI i partecipanti (una certezza appurata di cui sono certo che nessuno è in grado di smentire).

 

31 - 12- 2017: Alla bellezza del 6,00 ci si trova al Bione dove si riprende il viaggio con 3 auto: una con i tavolari (Gianluigi,Marta,Robertino) e Paolo - una con Giovanni,Mariarita e Alberto - infine la terza con gli amici Mario,Lorenzo ed Emilio (nonostante la difficoltà a causa delle ciaspole non pervenute è riuscito incredibilmente ad arrivare) che non potevano restare ma ci davano una mano per portare su l'occorrente più pesante (vino).

Alle ore 8,50 si parte e in circa 15 minuti raggiungiamo il parcheggio dove ci attende il resto degli amici che han già ripartito buona parte dei pesi lasciando alcune cose che ho caricato: dopo una breve sosta si parte con le ciaspole ai piedi seguendo la pista degli sci alpinisti.

Il gruppo si frammenta,riesco a raggiungere i più veloci perché si son fermati per togliersi alcuni indumenti vista la temperatura e il caldo che faceva: da quota 1700 mi viene lasciato il posto in prima fila a battere la pista allargandola fino al rifugio (la battuta principale conduceva al panoramico Dosso Bruciato) che raggiungiamo alle ore 12,17 km. 5,850.

Poco prima telefono per sapere dove sono il resto del gruppo visto che all'alpeggio non erano ancora visibili: Giovanni mi conferma che sono a circa metà percorso per raggiungerlo: dopo qualche foto comincio a togliere la neve dall'accesso al gas e alla legnaia mentre Mario la toglieva dai pressi dell'entrata.

Poi si comincia ad accendere il camino e la stufa che fa fumo a oltranza,quindi si spalancano finestre e porta tanto fuori c'è il sole e se qualcuno si vuole riscaldare sta all'esterno che è decisamente più caldo che dentro: comincio nel frattempo a prendere neve per fare acqua,molta acqua anche perché gli ultimi che sono stati quassù (è facile che non si sono nemmeno registrati come capita spesso) han lasciato pentole,posate,piatti e pure il pavimento decisamente non puliti.

Sono salito tante volte quassù nel periodo invernale e non ho mai trovato la struttura in ordine nonostante gruppi numerosi per cui dovrebbe essere meno pesante il lavoro di pulizia,oltre a ciò abbiamo riscontrato la mancanza di strofinacci per asciugare e poter mettere al riparo della polvere le pentole (tutto ciò,tranne i piatti del rifugio che non abbiamo usato,sono stati lasciati scolare sopra e nel lavello).

Verso le 13,45 sopraggiunge Giovanni poi a distanza di tempo il resto degli amici non senza problemi: lo zoccolo di neve che si formava sotto la ciaspola e la rottura dei legacci della ciaspola di Gianluigi,fortunatamente a circa un centinaio di metri dal rifugio. I volti sconvolti non mancavano,normale amministrazione visto i carichi e la quantità di neve oltre alla giornata calda con isoterma di 0° gradi previsto a 3000 metri.

Nel frattempo,come una trottola,continuo a recuperare legna e neve fino a ottenere acqua in abbondanza anche da bere fredda,la quale andava giù che era un piacere,nonostante dissetasse poco ma almeno i liquidi erano integrati.

Tramonto da favola con la grande luna piena che sorgeva dietro il Dosso Liscio: SPETTACOLO!!!!!!!!!

Poi la cena preparata con grande dedizione per arrivare,stranamente,fino alla mezzanotte dove assistiamo ai botti che si innalzano dai paesi sottostanti (dal Dosso Bruciato sicuramente lo spettacolo sarebbe stato da mozzafiato) ma anche il grande falò situato al rifugio Gino e Massimo,una serata magnifica conclusasi con l'andare a dormire fra altri tipi di botti e resegate.

 

1 - 1 - 2018: Ore 4,30 levata per bisogno fisiologico...nevica,spero che non sia come il 27 dicembre.

Ore 6,45 mi alzo per riattivare il riscaldamento: non nevica e le nubi si sono alzate,questo è molto confortante.

Il lavoro non manca,taglio la legna fine per riaccendere il fuoco stando nella legnaia in modo tale da non disturbare chi ama dormire un po di più,cerco di fare del mio meglio per dare conforto (riscaldamento) e far trovare pronta un po di acqua bollente per un tè a coloro che si alzeranno per l'ora della colazione.

Pian piano si alzano tutti,sorbendosi la fumera della stufa (se la cambiassero,abbassando anche il muretto a 20 cm. sopra di essa,si riscalderebbe meglio l'ambiente...se poi si sostituisse il camino con una stufa da riscaldamento si ridurrebbe il consumo di legna e l'ambiente risulterebbe riscaldato più uniformemente...possiamo anche aggiungerci lo spirito di adattamento che ci fa poco contro il fumo) mentre fuori si vede il miglioramento del tempo partendo da ovest e mentre pranziamo ecco che fa capolino il sole.

Dopo che tutti sono usciti comincio a lavare il pavimento che rispetto a chi lo ha lasciato prima di noi,è decisamente più pulito (le immagini lo dimostrano) e alle ore 14,30 siamo pronti per la discesa con una giornata stupenda che ci ha regalato la natura come benvenuto nel nuovo anno.

Alle 16,45 siamo all'auto,ammirando l'ultimo raggio di sole che rende infuocate le cime più alte,soddisfatti per questa 2 giorni in una delle strutture panoramiche situate sull'arco alpino retico: ringrazio TUTTI gli amici per essersi prodigati nel rendere confortevole la permanenza in rifugio e per i lavori svolti a servizio di tutti i componenti e nella speranza di poter salutare un altro anno con questa tipologia di scelta insieme agli amici che lo desidereranno,vi invito ad altre ciaspolate nei fine settimana con bello o brutto tempo sempre sulla base dei propri impegni e alle levate.

 

Alla prossima!


Tourengänger: Alberto, gianluigi


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