Overture al Moncucco
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Eccoci finalmente alla prima uscita scialpinistica della stagione... e già il fatto che sia a dicembre (invece che a febbraio, come lo scorso inverno) fa ben sperare.
Gita "affollata": con me, Andrea
Poge, Paolo, Marcello, Vincenzo e, ovviamente, Macchia.
Oggi le mete possibili sono due: il Moncucco o il ben più ambito Pizzo Latta. Gli itinerari sono per buona parte coincidenti.
Partiamo quindi tutti insieme, e dopo un breve portage di circa 20 metri per attraversare il parcheggio e la strada calziamo gli sci e risaliamo i prati a monte del piccolo paesino di Isola.
Giunti in vista delle baite in località Case Raseri, una breve discesina ci permette di raggiungere il ponte per attraversare il torrente.
Da qui seguiamo brevemente la strada, raggiunto il secondo tornante cominciamo a salire direttamente il pendio soprastante transitando per alcune baite.
Decidiamo di dividerci: io per oggi mi accontento del Moncucco, i soci puntano al Pizzo Latta. Non sapendo se poi anche loro passeranno dal Cucco, per sicurezza, ci diamo appuntamento alla macchina.
Quindi il gruppetto dei quattro prende il largo, mentre io e Macchia con calma raggiungiamo la dorsale che poi seguiamo senza difficoltà fino all'ampia cima.
Contagiato dall'influenza del
Poge noto che dove si ferma la maggior parte della gente non è proprio la sommità... un po' più in là il cucuzzolo guadagna ancora almeno 30 cm, decido quindi di arrivare alla "vera" vetta del Moncucco... sai mai che poi qualcuno mi accusi di imbrogliare!
Affacciandomi verso l'altro versante vedo gli amici che stanno risalendo il pendio e finalmente giungono anch'essi sulla loro vetta: unici quattro oggi.
Non aspetto oltre, visto il vento ed il freddo che solo a tratti danno un po' di tregua: via le pelli, cambio d'assetto e, scatenata la belva, ci lanciamo in quella che si rivelerà una bellissima discesa in un buon quantitativo di neve fresca.
Poco prima di raggiungere la strada vengo raggiunto dagli altri.
Macchia è apparentemente stanco dopo la corsa quasi ininterrotta fino a qui, per cui scelgo di completare la discesa seguendo la strada battuta dove lui può trotterellare molto più agevolmente. Unico neo della strada è che scende allontanandosi un po' da Isola: per tornare al parcheggio ci toccherà un piccolo tratto di asfalto.
Nel complesso una gita divertente, oggi eccezionalmente non disturbata dalle motoslitte che da queste parti hanno (purtroppo) vita facile.
Gita "affollata": con me, Andrea

Oggi le mete possibili sono due: il Moncucco o il ben più ambito Pizzo Latta. Gli itinerari sono per buona parte coincidenti.
Partiamo quindi tutti insieme, e dopo un breve portage di circa 20 metri per attraversare il parcheggio e la strada calziamo gli sci e risaliamo i prati a monte del piccolo paesino di Isola.
Giunti in vista delle baite in località Case Raseri, una breve discesina ci permette di raggiungere il ponte per attraversare il torrente.
Da qui seguiamo brevemente la strada, raggiunto il secondo tornante cominciamo a salire direttamente il pendio soprastante transitando per alcune baite.
Decidiamo di dividerci: io per oggi mi accontento del Moncucco, i soci puntano al Pizzo Latta. Non sapendo se poi anche loro passeranno dal Cucco, per sicurezza, ci diamo appuntamento alla macchina.
Quindi il gruppetto dei quattro prende il largo, mentre io e Macchia con calma raggiungiamo la dorsale che poi seguiamo senza difficoltà fino all'ampia cima.
Contagiato dall'influenza del

Affacciandomi verso l'altro versante vedo gli amici che stanno risalendo il pendio e finalmente giungono anch'essi sulla loro vetta: unici quattro oggi.
Non aspetto oltre, visto il vento ed il freddo che solo a tratti danno un po' di tregua: via le pelli, cambio d'assetto e, scatenata la belva, ci lanciamo in quella che si rivelerà una bellissima discesa in un buon quantitativo di neve fresca.
Poco prima di raggiungere la strada vengo raggiunto dagli altri.
Macchia è apparentemente stanco dopo la corsa quasi ininterrotta fino a qui, per cui scelgo di completare la discesa seguendo la strada battuta dove lui può trotterellare molto più agevolmente. Unico neo della strada è che scende allontanandosi un po' da Isola: per tornare al parcheggio ci toccherà un piccolo tratto di asfalto.
Nel complesso una gita divertente, oggi eccezionalmente non disturbata dalle motoslitte che da queste parti hanno (purtroppo) vita facile.
Communities: Hikr in italiano, Skitouren
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