Monte Croce di Muggio mt 1799 da Vendrogno
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Pinuccia, avendo dormito la notte prima, vuole rifare come tutti gli anni la sua montagna e cioè il Monte Croce di Muggio. La giornata è serena con alte velature ed in basso molta foschia.....quindi il panorama dalla cima sarà relativo, però la temperatura è buona e senza vento.....il che facilita e rende gradevole il cammino. Il percorso è il solito che percorriamo una o due volte l'anno ed i sentieri sono a posto.Facciamo una lunga sosta alla chiesetta di Tedoldo che ben merita con i suoi fiori e poi, dopo aver salito il paradisiaco Matoch, ancora alla cappelletta della Fontana Asimut. Dopo il traverso saliamo dritti interamente sulla cresta ovest. A metà cresta incontriamo un folto gruppo di belle capre dai variati colori.....ed ovviamente da qui comincia la sporcizia sul sentiero ma le capre non ne hanno colpa......Arriviamo in cima senza aver incontrato anima viva e ci fermiamo per mangiare seduti sul basamento della croce. Pinuccia molto contenta poiché è salita senza far fatica e godendo dell'ambiente montano. Ci siamo fermati molto......è troppo bello stare in alto e soli....Scendendo lungo la cresta sud ho notato che il breve pendio un poco ripido è stato sistemato e si può scendere camminando sul morbido e non sui sassi. Vediamo nel sottostante pratone i parapendii di una scuola di volo (6 parapendii). Scendiamo direttamente per il pratone incuriositi dalle manovre che venivano effettuate sotto la direzione dell'istruttore. Praticamente penso che fossero 6 neofiti e stavano imparando le tecniche di partenza. Ci fermiamo al bar "Ristoro Genio" per un caffè e poi riprendiamo la discesa lungo il sentiero dell'andata. Conosciamo benissimo tutti i sentieri del Monte di Muggio ma preferiamo sempre quello della cresta ovest. Nella parte bassa della cresta incontriamo la signora Tagliaferri proprietaria con il figlio e marito dell'omonimo agriturismo dell'alpe Chiaro. Ci soffermiamo a parlare......hanno 150 capre, 28 mucche, asini, maiali, galline ed anatre.....Dalle sue parole emerge quanto faticoso sia codesto lavoro anche perché la signora non voleva farlo ma ha voluto aiutare il figlio nella sua passione. Tra l'altro in un altro alpeggio sulle pendici del Legnone hanno altre 300 capre che il figlio munge tutte le mattine e sere..... La signora ha 63 anni ed il figlio 40.....ma ce ne vuole di passione per non poter fare un giorno di vacanza! E con questa passione non si diventa ricchi. Con tanti complimenti ed auguri di buona salute (ne ha bisogno,,,) ci accomiatiamo e proseguiamo nella nostra discesa. Gustando l'aria autunnale densa di odori e profumi di fiori piacevolmente arriviamo all'auto. Non è stata contrariamente al solito giornata di panorami per via della foschia ma giornata di montagna che è sempre parte della nostra vita. Pinuccia soddisfatta e......alla prossima sperando che la notte precedente alla gita dorma.
Tourengänger:
turistalpi

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