Una delle mete più frequentate delle Orobie: un giro ad anello dalle stupende sorprese!


Publiziert von Alberto , 14. Juni 2017 um 10:36.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:11 Juni 2017
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:45
Aufstieg: 945 m
Strecke:Pescegallo m.1454 p. ore 8,40 a. ore 10,12 al passo di Salmurano m.2017 km. 3,200 - 80 minuti effettivi / a. ore 11.05 al rifugio Benigni m.2222 km. 4,570 - 110 minuti effettivi disl.+775 -30 / p. ore 13,05 a. bocchetta di Trona m.2224 ore 13,54 km. 6,280 - 144 minuti effettivi disl.+895 -130 / ore 15,17 a. al bivio di quota 1925 ore 15,17 dove si prende la militare/gran via delle Orobie - a. ore 16,47 a Pescegallo m.1454 km. 13,08 - 277 minuti effettivi disl. +945 -895 ore totali effettive per l'intero giro ore 4,37 minuti. Il percorso si può così definire di essere costituito da 3 terzi di sentiero di cui 1 terzo per giungere al rifugio mentre i restanti circa 2 terzi che è la tratta più lunga,sono per il rientro: si consiglia vivamente di intraprendere questo giro in questo periodo per la bella fioritura di genziane e rododendri e la facile sorpresa di incontrare gruppi di stambecchi. Sconsigliabile sia in caso di meteo incerta che in stagione autunnale con possibilità di trovare ghiaccio (anche ad ottobre)
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano – s.s. 36 per Lecco – Colico – Morbegno – seguire per Val Gerola – Gerola – Pescegallo [p ] impianti di risalita
Unterkunftmöglichkeiten:rifugio Benigni m.2222 (BG)
Kartennummer:carta kompass parco delle Orobie

Giovanni mi propone un giro a me già conosciuto ma in versione autunnale,bella sotto certi aspetti ma che sconsiglio per la facile possibilità di trovare alcune difficoltà oltre al fatto di non poter apprezzare al meglio la flora alpina e la fauna locale.

Alle ore 8,40 siamo in partenza dalla località Pescegallo,seguiamo in parte la strada sterrata e al tornante dove la sterrata piega a sinistra in direzione del rifugio Salmurano,si decide di prendere il sentiero che risale a destra in direzione del passo di Salmurano,lasciando il tracciato classico che procede seguendo i piloni dell'impianto di risalita,il quale raggiunge il sentiero del GVO (Gran Via Orobica) per poi piegare a destra per raggiungere il passo.

La giornata si presentava eccellente ma,mentre si procedeva in direzione del passo,la nebbia si alzava e giuntovi ecco che il panorama in direzione dei piani dell'Avaro era nullo: giunti al passo m.2017 km. 3,200 - 80 minuti effettivi si procede in leggera discesa per raggiungere il bivio dal quale s'innesta il sentiero che sale dai piani dell'Avaro,percorso da molti bergamaschi facilitati dal poco dislivello da intraprendere.

Giunti al canale roccioso (in caso che la temperatura sia bassa nelle prime settimane autunnali,è possibile che gli spruzzi causati dall'acqua che scende a monte,coprano i sassi rendendoli scivolosi per via della superficie ghiacciata) .

Superiamo il canale e incrociato il bivio con segnato per il rifugio Grassi,prendiamo a destra per giungere a breve al rifugio Benigni m.2222 km. 4,570 - 110 minuti effettivi disl.+775 -30 posizionato su un balcone naturale con vista panoramica veramente bella...quando non vi è la nebbia: sono le ore 11,05.

Comincia ad affluire un gran numero di escursionisti,questa è una delle mete più gettonate della zona orobica per una serie di ragioni oltre alla possibilità di effettuare giri ad anello a seconda delle proprie attitudini: poco sopra il piccolo laghetto,nascosti dalla nebbia che a periodi copriva la cima a monte,ecco lo spuntare dei camosci che qui si possono facilmente vedere e dopo la sosta pranzo riprendiamo alle ore 13,05 a incamminarci.

Il percorso fatto ad ora è circa solo 1 terzo del totale e quindi è meglio procedere: si ritorna al bivio seguendo l'indicazione per il rifugio Grassi (non vi sono indicazioni per lago Zancone ne di Trona o bocchetta di Trona),il sentiero procede un poco in salita per poi spianare un poco,offrendo un bel panorama sul rifugio e la zona del passo di Salmurano.

Arriva un gruppo di giovani con un cane di grossa taglia,completamente libero (il menefreghismo e l'ignoranza di tali padroni abbonda nel non rispettare l'ambiente ove vi risiede la fauna locale) il quale vedendo un gruppo di stambecchi comincia a rincorrerli,pensando di raggiungerli...

Se tutti vanno a spasso con il proprio cane libero (ho visto anche coloro che lo tengono al guinzaglio come è giusto che sia) permettendogli di correre appresso alla fauna locale,con il trascorrere degli anni potrebbero anche emigrare altrove se troppo disturbati e le future generazioni può essere che non possano avere questo privilegio nell'osservare tali animali facenti parte di questo mondo alpino: tra l'altro siamo all'interno del parco delle Orobie,motivo in più per prestare attenzione alle regole e leggi.

Poi,chi non è d'accordo e pensa che debba poter fare ciò che vuole...vuol dire che ne accetta le eventuali conseguenze.

Poco avanti Mariarita mi avvisa che vi è uno stambecco: stava brucando tranquillamente in compagnia di altri coetanei un po più diffidenti,quindi si tenevano a debita distanza,ma questo esemplare adulto con possenti corna era a 2 metri da noi,tant'è che temevo in qualche suo scatto di difesa,magari puntando contro di noi.

Anche gli animali più timidi possono avere reazioni "anomale" inusuali per il loro carattere,solitamente mansueto.

Dopo aver fatto i dovuti scatti,procediamo in direzione di una selletta,con breve discesa per poi risalirla e con un traverso eccoci alla bocchetta di Trona m.2224 ore 13,54 km. 6,280 - 144 minuti effettivi disl.+895 -130.

Si scende percorrendo un piccolo nevaio e poi su sentiero ora esposto al sole visto che siamo rientrati nel versante valtellinese: dopo un poco ecco i lontani laghi di Zancone e Trona che vedremo solo dall'alto,passando vicino ai ruderi di una ex caserma militare del 15/18,dopo la quale tramite percorso un poco in sali e scendi a causa di uno smontamento,raggiungiamo la militare a quota 1928 che collega con la val Varrone.

Percorriamo questo bel tratto che pare non scendere mai di quota,ammirando il panorama un po disturbato dalle nuvole ma apprezzabile: nel contempo ecco giungere un paio di biker che andavano in direzione del rifugio Trona Soliva,poi al primo bivio prendiamo a sinistra e qui la discesa si fa sentire fino a quando in piano si esce dal bosco per pervenire al parcheggio di Pescegallo m.1454 alle ore 16,47 km. 13,08 - 277 minuti effettivi disl. +945 -895 totali ore effettive per l'intero giro 4,37 minuti.

 

 

Alla prossima!


Tourengänger: Alberto


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