"Baciati dal primo ghiaccio" verso il Pizzo dei tre Signori
|
||||||||||||||||||||||||
Il primo freddo, la prima neve e il primo ghiaccio. Già la mattina, che di solito “ha l’oro in bocca” oggi “ha il primo freddo”. Lasciata la macchina a Pescegallo risaliamo la strada che porta agli impianti di risalita e imbocchiamo il sentiero che ci porta al passo di Salmurano 2017 m., ghiacciato e con un leggero nevischio fastidioso. Oltre il passo il sole incomincia a farsi sentire anche se tiepido. Costeggiamo il pendio erboso del sentiero 101 e risalendo arriviamo a un canalino all’ombra dove il ghiaccio sta facendo il suo lavoro per l’inverno. Ha fatica lo risaliamo immergendo per tutto il tratto gli scarponi tra l’acqua scosciante e pozze cercando una via di salita non rischiosa, ma comunque imprudente in caso di caduta. Ne usciamo egregiamente anche se a fatica e anche la piccola Suni (la mascotte del gruppo ) con qualche aiutino riesce a svalicare giungendo al Rifugio Benigni ancora aperto,forse per pochi giorni ancora. Giro veloce all’ interno del rifugio a scambiare 4 chiacchere con i gestori e ripartiamo subito, prima verso il lago Piazzotti e poi scendendo di un centinaio di metri e risalendo arrivando poi alla bocchetta di Trona 2224 m. Qui la decisione di non procedere verso la bocchetta dell’ Inferno visto la presenza eccessiva di ghiaccio, ma di discendere verso il lago Rotondo . Anche in questo posto con un po’ di fatica, scendiamo il primo pezzo tra neve e a volte ghiaccio vivo imboccando di nuovo il sentiero che ci porta nel giro di breve al lago Rotondo.
Freddo e vento questa è l’accoglienza. Quindi foto di gruppo e rinuncia a proseguire. Si decide di abbassarsi ritornando sui nostri passi fino poco prima della deviazione dove facciamo una bella sosta divertente e mangereccia . Il vento dopo una buona mezzora ci richiama all’appello e ci mettiamo di nuovo in cammino verso il lago di Trona, dove aggirando il Pizzo Tronella e prendendo prima il sent.101 e poi il 118 arriviamo di nuovo a Pescegallo.
CRIS
Profumo d'inverno in Val Gerola... Al Rifugio Benigni, splendida perla incastonata in una cornice di rocce infarinate, si giunge percorrendo un suggestivo canalino di roccia, abitato dall'ombra e invaso dal ghiaccio... Cammino ardito e incosciente tra rocce e neve, erba e ghiaccio, freddo e vento, spavalderia e paura, risate e imprecazioni fino al Lago Rotondo. L'altero specchio d'acqua scura si svela improvvisamente sulla scena, avvolto in un'opaca e misteriosa luce lunare capace di esaltare l'atmosfera misteriosa e fiabesca del luogo...
Un personale elogio al gruppo, affiatato e scanzonato... e a ciascun elemento del gruppo il mio affetto più sincero e il mio più sentito ringraziamento...
Vista da Gabri
Bel giro ad anello in ottima compagnia in Val Gerola, dove non ero mai stato, in una giornata fredda e ventosa.
La poca neve caduta il giorno prima purtroppo si è trasformata in ghiaccio e ci ostacola un po rendendo in alcuni punti il percorso insidioso e ci costringe per motivi di sicurezza e di tempo a ridurre la "collana"
prevista ad un normale anello!
Suni in ottima forma,oggi inaugura le uscite con cappottino invernale, e supera senza grossi problemi
canalini gelati e traversi insidiosi.
La giornata è gelida ma limpida e permette di ammirare bellissimi panorami e laghi orobici.
La sosta pranzo è ben fornita e ben riuscita,la compagnia piacevole e allegra!
Ottimo il Sassello portato da Max!
Torniamo a Pescegallo tutti soddisfatti della bella giornata trascorsa in allegra compagnia in montagna!
MAX:
RESPINTI !!!!!
Questo è il sunto di questa bella escursione; il Pizzo 3 Signori era l'obbiettivo dichiarato con di contorno come già detto da Gabri una "collana" più che un anello, ma anche questa volta il "Pizzo" è rimasto nel cassetto dei desideri, se ne riparlerà a fine giugno inizio luglio del 2012. Del resto già salendo il canale verso il Benigni si era intuito che difficilmente avremmo raggiunto la cima; ma arrivati alla bocchetta di Val Pianella ne abbiamo avuto conferma piena, uno strato di qualche mm di neve diventata ghiaccio non solo ci ha fatto riporre l'idea nel cassetto ma ci ha anche fatto tribulare parecchio nel scendere verso il lago Zancone. Fortunatamente il versante verso il lago Rotondo era messo meglio e ci ha consentito perlomeno di raggiungere questa perla nel cuore delle Orobie, anche se il vento ci ha impedito una possibile sosta per il pranzo fatta più a valle.
Anche se ridotta comunque bella escursione in ottima compagnia che ha reso la giornata comunque divertente, anche se il sottoscritto per una serie di motivi non era di certo in forma smagliante......... anzi piuttosto malmesso!!!!!
Vista da Alberto: E' da un po che con Max non facevamo qualcosa insieme ma,tra turni e scelte di mete diverse il tempo passa.
Accetto più che volentieri e a Bione rivedo con piacere Max,Mauro (grande Mauro),Gabriele con cui ho fatto strada insieme dal mio paese,Paolo (che da sempre ottimi consigli...per chi è in grado di metterli in pratica) e...ma c'era qualcun'altro...non mi ricordo...ma siiiii,la Cristina,sempre con i sui acciacchi ma sempre in gamba...+ o – he he he!
Qui avviso Mauro che era il caso di andare a comperare un bel chilo di vasellina,perché sentivo che sicuramente avrei pagato cara questa escursione,ovviamente non senza passare da un negozio di articoli sportivi,dove acquistare una buona mazza da besboll per eventuale massaggio all'organizzatore.
Giunti a Pescegallo partiamo ben coperti: le condizioni meteo erano da polo nord!
Fino al Passo di Salmurano tutto ok,poi giunti al canalino...due che non erano del nostro gruppo fanno dietro front causa ghiaccio,noi (io ero l'unico ad aver lasciato a casa i ramponi...è una tattica per non essere costretto a ulteriori pirlate da insistenze amichevoli).
Vi posso assicurare che mani e piedi dovevano essere costantemente aiutati da occhi ben svegli,altrimenti erano...dolori intensi! Max,qualche problemino lo ha avuto e pure io che da ultimo è passato in pol posiscion (sono un bradipo,non una tartaruga).
Poi giungiamo al rifugio Benigni dove noto la nuova struttura (anno 2007) che accoglie ben più persone al riparo dai forti venti.
Si decide di ripartire e notiamo alla bocchetta della val Pianella,due che fanno dietro front,uno in particolar modo un po impacciato causa ghiaccio,dal sentiero che ci avrebbe condotto al Pizzo 3 Signori: si decide di rinunciare (anche se qualcuno lo avrebbe tentato...Mauro e Cris dai sussurri ho capito quanta capoccia dura tengono...un po meno per la pelle).
Quindi scendiamo al bivio per il lago Rotondo: ce ne voluto parecchio di tempo,perchè la neve ghiacciata ha reso difficile la nostra incolumità,tant'è che non mi aspettavo che Cristina mi chiamasse per andare in suo aiuto (qualche punto debole lo ha anche Lei) e non solo. Ha dovuto pure lasciare parte delle sue terga lassù,visto che le usava spesso per scendere he he he! E sì, la neve,nonostante era poca e a chiazze rendeva precaria la nostra incolumità. Max,ad un certo punto si è proprio arrestato,ma non eravamo attrezzati di tenda e comfort vari,ma in particolare la fredda e gelida aria consigliava di muoversi al più presto e finalmente...il miracolo avviene,Mauro come uno stambecco saltava e raggiunto Max lo rincuorava e confortandolo di suggerimenti riesce a smuovere l'ultimo elefante di Annibale rimasto a vagare per le Alpi,prima della prossima estate hi hi hi! Giunti al bivio io sentivo che la fregatura c'era e quindi me ne sarei stato lì,solo soletto ad aspettare gli altri,ma nessuno voleva che abbandonassi il gruppo. Sotto la minaccia di Cristina che non mi avrebbe rivolto parola (sarà l'ultima volta che una donna riesce con minacce a smuovere il bradipo) ecco che da perfetto scemo,riprendo il cammino che poco dopo...diventa ostico,sia a salire che scendere: Un'altra volta do retta al mio settimo senso...quale? Biiiip....Biiiiip! Capito?!
Ridiscesi per l'oramai ultra passata ora di pranzo,si decide de magnà! Dagli zaini vengono sfoderate leccornie sempre gradite ai palati raffinati...pure una bottiglia di Sassella,vino nobile e pregiato...per chi se ne intende,per me è acqua sporca.
La bottiglia stappata e per metà svuotata viene riposta...avviso che la vedo in pericolo...ma a me poco importa aggiungo...ma a qualcun altro moooolto import....ava! A@@@@ e pamfete...la bottiglia si è rotta...sfiga? No no no!...Cristina? Si Si Sì! Con la sua maldestra manina fece cadere il vino degli “dei” che andò a dissetare il prato...chissà di che colore verrà su la prossima erba!
Visto che DONNA è uguale a DANNO,decido di spostare in luogo sicuro il mio thermos contenente il liquore di liquirizia,apprezzato come del resto tutto ciò che abbiamo assaporato.
Ripartiamo un poco meno sobri e dopo un chilometrico giro in quota,scendiamo all'auto.
Voglio ringraziare gli amici d'avventura per aver dimostrato il valore vero del significato “gruppo”,mettendo in campo quella solidarietà,unendo le persone che affrontano lo stesso percorso,dando la possibilità di interagire: io personalmente ho potuto scambiare qualche parola con tutti,questo è stato il vero spirito di gruppo.
Nonostante qualche tensione su alcuni parti di percorso,tanti momenti di goliardiche risate ce li hanno fatti dimenticare,ma con semplice naturalezza non nascondiamo la realtà dei fatti.
Le persone “vere” non hanno vergogna di mostrare l'aver sottovalutato alcune possibilità inerenti a valutazioni sbagliate,ma quel che importa è saper rinunciare per motivi “ragionevoli” evitando ulteriori e magari peggiori problematiche. Ringrazio tutti e alla prossima,ciao!
Kommentare (19)