Adamello x la Via Terzulli - 3539 m
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Anche se questa gita non è iniziata proprio nel migliore dei modi, alla fine si è conclusa più che splendidamente!
Il viaggio in macchina, infatti, è stato molto lungo...: più lungo del previsto, dal momento in cui abbiamo sbagliato valle!!! :) Meno male che, ad un certo punto, essendoci accorti che c'era qualcosa che non andava, abbiamo chiesto indicazioni e, alla fine, abbiamo perso "solo" un'oretta...
Finalmente, dopo aver percorso una strada stretta e tortuosissima, raggiungiamo il parcheggio al Ponte del Guat, tra l'altro affollatissimo! (2 ragazzi appena scesi ci diranno che quel giorno in cima all'Adamello c'erano ALMENO 60 PERSONE!! :O ).
La salita al Rifugio è molto faticosa poichè ripidissima e lo zaino pesante non aiuta affatto.
Il Rifugio, devo dire, davvero che, anche se non molto grande, è davvero carino e, soprattutto, si mangia proprio bene! (squisita la pasta col sughetto di noci! :D ).
Purtroppo la notte è stata davvero insonne: c'era gente che russava alla grande, che respirava forte o che si girava e rigirava facendo scricchiolare i letti a castello; nonostante ciò è stato davvero bello condividere la stanza con gente che, anche se non conosci, sai che ha la tua stessa passione!!!
Sveglia alle 4.30, ore 5 colazione e ore 5.20 partiamo con i nostri frontalini che terremo accesi per poco.
L'alba è stata bellissima: i profili scuri delle montagne che si stagliavano in un cielo rosso fuoco prima e azzurrissimo poi.
Dopo circa 2 ore emmezza, giungiamo all'attacco della Via Terzulli, un sentiero a tratti attrezzatto con catene che risale uno sperone roccioso fino al Passo dell'Adamello.
Qui, indossiamo i ramponi e percorriamo un piccolo tratto del Ghiacciaio Pian di Neve per poi raggiungere le facili roccette finali.
In cima lo spettacolo è a 360° e, come sempre, da mozzare il fiato!
Suoniamo la campana di vetta, breve pausa e poi subito giù.
Un'altra fantastica esperienza di due giorni indimenticabile!
GRAZIE!
con mamma e papà.
Il viaggio in macchina, infatti, è stato molto lungo...: più lungo del previsto, dal momento in cui abbiamo sbagliato valle!!! :) Meno male che, ad un certo punto, essendoci accorti che c'era qualcosa che non andava, abbiamo chiesto indicazioni e, alla fine, abbiamo perso "solo" un'oretta...
Finalmente, dopo aver percorso una strada stretta e tortuosissima, raggiungiamo il parcheggio al Ponte del Guat, tra l'altro affollatissimo! (2 ragazzi appena scesi ci diranno che quel giorno in cima all'Adamello c'erano ALMENO 60 PERSONE!! :O ).
La salita al Rifugio è molto faticosa poichè ripidissima e lo zaino pesante non aiuta affatto.
Il Rifugio, devo dire, davvero che, anche se non molto grande, è davvero carino e, soprattutto, si mangia proprio bene! (squisita la pasta col sughetto di noci! :D ).
Purtroppo la notte è stata davvero insonne: c'era gente che russava alla grande, che respirava forte o che si girava e rigirava facendo scricchiolare i letti a castello; nonostante ciò è stato davvero bello condividere la stanza con gente che, anche se non conosci, sai che ha la tua stessa passione!!!
Sveglia alle 4.30, ore 5 colazione e ore 5.20 partiamo con i nostri frontalini che terremo accesi per poco.
L'alba è stata bellissima: i profili scuri delle montagne che si stagliavano in un cielo rosso fuoco prima e azzurrissimo poi.
Dopo circa 2 ore emmezza, giungiamo all'attacco della Via Terzulli, un sentiero a tratti attrezzatto con catene che risale uno sperone roccioso fino al Passo dell'Adamello.
Qui, indossiamo i ramponi e percorriamo un piccolo tratto del Ghiacciaio Pian di Neve per poi raggiungere le facili roccette finali.
In cima lo spettacolo è a 360° e, come sempre, da mozzare il fiato!
Suoniamo la campana di vetta, breve pausa e poi subito giù.
Un'altra fantastica esperienza di due giorni indimenticabile!
GRAZIE!
con mamma e papà.
Tourengänger:
irgi99

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