Cima Fournier Mt.2424
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.....finalmente si parte con destinazione alta Val di Susa!!!!
Il programma prevede la salita alla cima Fournier, il pernottamento alla capanna Mautino e il secondo giorno discesa alla macchina e giro di riposo a Sestriere. In realtà le cose sono andate in modo diverso e diciamo che se dovessimo fare gli "accompagnatori" saremmo stati bocciati in pieno!!!... ecco perché gli accompagnatori fanno sempre prima le esplorative!!!!!!. In realtà un po' è stata colpa nostra che non abbiamo "studiato" troppo e poi ci si sono messe d'impegno anche le paline non sempre precise e le persone incontrate che ci hanno mal consigliato....
Lasciamo la macchina al parcheggio di Bousson ,calziamo le ciaspole e prendiamo la sterrata con l'indicazione capanna Mautino.
Arriviamo subito ad un bivio e vediamo la palina che indica la Mautino a destra.
Dato che sappiamo che la Mautino si raggiunge su comoda strada militare,convinti che sia quella, ignoriamo la deviazione che ci porterebbe su sentiero è proseguiamo dritti.
Il problema è che ignoriamo anche il cartello che indica Val di Thuras.
Proseguiamo e incontriamo persone che ci rassicurano sul percorso, fino al momento in cui chiediamo ad un scialpinista quanto tempo manca alla Mautino e da lui apprendiamo che siamo in val di Thuras,
ossia in un altra vallata e che se vogliamo raggiungere la Mautino mancano due ore ad un colle e poi un altra ora buona su percorso dove non passa mai nessuno. Ormai sono due ore che camminiamo, quindi in uno stato di "disperazione" ritorniamo alle paline iniziali e qui chiedendo ad alcuni ragazzi che scendevano ci siamo fatti indicare il percorso giusto.
Praticamente, in sintesi, abbiamo fatto 3 ore di cammino senza ancora concludere nulla e con zaino riempito per il pernottamento al rifugio e quindi non sicuramente leggero.
Al rifugio ci arriveremo con il sentiero estivo ,mentre la strada militare che avremmo dovuto imboccare subito era sopra di noi di 200 m.
Diciamo che alla fine siamo stati anche felici di avere sbagliato!!!!
Questo ci ha permesso di fare un po'di allenamento, vedere posti che non erano in programma, ma da cui trarre qualche spunto per future gite e soprattutto di avere più tempo per studiare la salita alla cima Fournier.
Infatti il giorno seguente faremo la salita compiendo un bellissimo giro ad anello.
Seguiamo la traccia sopra il rifugio, arriviamo al colle Bousson riconoscibile dal cippo di confine che spunta dalla neve. Proseguiamo per dossi seguendo le traccie degli scialpinisti.
Arriviamo colletto alla destra della cima e risaliamo l'ampia dorsale che ci porterà in cima.
Il panorama sul Delfinato francese è superbo.
Ritorniamo al colletto e da qui scendiamo per dossi e rado bosco fino ad arrivare alla conca del lago Nero, che rimane nel pianoro sotto alla Mautino.
In questi due giorni abbiamo visto posti nuovi, che meritano di ritornarci una seconda volta, anche d'estate, per andare alla scoperta dei numerosi laghi e ammirare i magnifici boschi di larici e pini cembri.
Un'oasi di pace lontana dai moderni impianti di Sestriere e soprattutto un'ottima accoglienza da parte delle simpatiche "capanat" della Mautino....
Nadia
Il programma prevede la salita alla cima Fournier, il pernottamento alla capanna Mautino e il secondo giorno discesa alla macchina e giro di riposo a Sestriere. In realtà le cose sono andate in modo diverso e diciamo che se dovessimo fare gli "accompagnatori" saremmo stati bocciati in pieno!!!... ecco perché gli accompagnatori fanno sempre prima le esplorative!!!!!!. In realtà un po' è stata colpa nostra che non abbiamo "studiato" troppo e poi ci si sono messe d'impegno anche le paline non sempre precise e le persone incontrate che ci hanno mal consigliato....
Lasciamo la macchina al parcheggio di Bousson ,calziamo le ciaspole e prendiamo la sterrata con l'indicazione capanna Mautino.
Arriviamo subito ad un bivio e vediamo la palina che indica la Mautino a destra.
Dato che sappiamo che la Mautino si raggiunge su comoda strada militare,convinti che sia quella, ignoriamo la deviazione che ci porterebbe su sentiero è proseguiamo dritti.
Il problema è che ignoriamo anche il cartello che indica Val di Thuras.
Proseguiamo e incontriamo persone che ci rassicurano sul percorso, fino al momento in cui chiediamo ad un scialpinista quanto tempo manca alla Mautino e da lui apprendiamo che siamo in val di Thuras,
ossia in un altra vallata e che se vogliamo raggiungere la Mautino mancano due ore ad un colle e poi un altra ora buona su percorso dove non passa mai nessuno. Ormai sono due ore che camminiamo, quindi in uno stato di "disperazione" ritorniamo alle paline iniziali e qui chiedendo ad alcuni ragazzi che scendevano ci siamo fatti indicare il percorso giusto.
Praticamente, in sintesi, abbiamo fatto 3 ore di cammino senza ancora concludere nulla e con zaino riempito per il pernottamento al rifugio e quindi non sicuramente leggero.
Al rifugio ci arriveremo con il sentiero estivo ,mentre la strada militare che avremmo dovuto imboccare subito era sopra di noi di 200 m.
Diciamo che alla fine siamo stati anche felici di avere sbagliato!!!!
Questo ci ha permesso di fare un po'di allenamento, vedere posti che non erano in programma, ma da cui trarre qualche spunto per future gite e soprattutto di avere più tempo per studiare la salita alla cima Fournier.
Infatti il giorno seguente faremo la salita compiendo un bellissimo giro ad anello.
Seguiamo la traccia sopra il rifugio, arriviamo al colle Bousson riconoscibile dal cippo di confine che spunta dalla neve. Proseguiamo per dossi seguendo le traccie degli scialpinisti.
Arriviamo colletto alla destra della cima e risaliamo l'ampia dorsale che ci porterà in cima.
Il panorama sul Delfinato francese è superbo.
Ritorniamo al colletto e da qui scendiamo per dossi e rado bosco fino ad arrivare alla conca del lago Nero, che rimane nel pianoro sotto alla Mautino.
In questi due giorni abbiamo visto posti nuovi, che meritano di ritornarci una seconda volta, anche d'estate, per andare alla scoperta dei numerosi laghi e ammirare i magnifici boschi di larici e pini cembri.
Un'oasi di pace lontana dai moderni impianti di Sestriere e soprattutto un'ottima accoglienza da parte delle simpatiche "capanat" della Mautino....
Nadia
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