Cima di Saurel, Cima Fournier, Monte Begino, Monte Corbioun
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Dal parcheggio di Bousson fatti pochi metri a piedi, imbocco il sentiero per la Capanna Mautino, lasciando la mulattiera militare per il ritorno. Con calma ma a ritmo costante mi inoltro nella valle in un ambiente particolarmente silenzioso ... e io che credevo di trovare tanta gente.
Seguo la buona traccia che va a riprendere la mulattiera a quota 1950 circa per poi, in leggera salita, raggiungere la Madonna del Lago Nero. La strada è fresata da un gatto delle nevi, sembra l'arrivo di una pista e seguendola transito davanti alla Capanna Mautino ma non mi fermo. Ora ci sono i "binari" della pista da fondo che continuo a seguire finchè non mi rendo conto che mi sta portando nella direzione sbagliata. Per dossi e vallette e senza difficoltà mi riporto sul giusto itinerario anche se non vedo nessuna traccia di salita. Tra l'altro le nebbie prendono il sopravvento e visti gli ampi spazi di questo versante, sono costretto ad orientarmi con il gps ... nessun riferimento visibile. Già mi vedo a barcollare nel white-out in discesa ma continuo comunque a salire fino a superare l'ultimo ripido pendio e giungere in vetta.
So che degli impianti di risalita sono a poche decine di metri da me ma, oltre a non vederli, non ne sento il rumore ... oggi c'è un particolare silenzio. Inizio a scendere su neve dura ma con un buon grip e la visibilità tutto sommato è meglio di quel che pensassi. In breve ritransito dalla Capanna e poi alla Madonna del Lago Nero. Le nuvole, sempre presenti, sembrano essersi alzate e quindi posso ripellare e iniziare a salire verso Cima Fournier. Diversamente da quanto mi aspettassi non c'è nessuna traccia di salita e mi tocca quindi tracciare ... esercizio a cui oggi dedicherò un bel po' di dislivello ... non si sprofonda tanto ma la neve è leggermente crostosa. In ogni modo riesco a prendere il mio giusto ritmo e salgo costante. Evito la parte più ripida sotto la vetta puntando ad un colletto a destra della cima e poi salendo lungo il largo spallone.
Molto vicino in linea d'aria vedo il Mone Begino ma oggi non mi sembra il caso di percorrere la cresta innevata che sembra sufficientemente carica. Purtroppo lo Chaberton che qui domina il panorama non è visibile. Tolte le pelli scendo seguendo la mia traccia di salita fino a quota 2100 circa per poi, poco sotto, ri-ripellare e iniziare la salita verso il Col Begino. Riparto a tracciare su pendii immacolati ma almeno ora il caldo ha ammorbidito la crosticina di stamattina. Gli ampi spazi permettono di scegliere il percorso che più si gradisce fino all'ultimo strappetto sotto al colle.
Dal Colle seguo la dorsale verso destra, perdo qualche metro di dislivello, poi supero pochi metri ripidi, poi ancora dorsale e giungo in vetta al Monte Begino. Tornato al Colle scendo spostandomi gradualmente verso destra fino a quota 2200 circa per ri-ri-ripellare e ri-ri-ritracciare verso il Monte Corbioun. Seguo un itinerario che mi faccia stare sufficientemente lontano dal versante ripido del Corbioun da cui potenzialmente potrebbe venir giù qualcosa anche se oggi la situazione ... almeno qui ... sembra molto tranquilla. Raggiungo una sorta di colletto dove mi attende la dorsale finale che percorro con attenzione, valutando bene la traiettoria da seguire presentando dei tratti ripidi. Arrivo a pochi metri dalla vetta e la cresta si fa più stretta ma non ho voglia di togliere gli sci e quindi la raggiungo quasi a "scaletta".
Tornato indietro dei pochi metri metto via definitivamente le pelli ... finalmente ... e mi avvio per la discesa. La dorsale presenta neve bella ma purtroppo è necessario sciare con attenzione poi dal colletto in giù, anche se per un breve tratto, mi godo la bella neve fino a quando questa non diventa molto pesante e poco sciabile ...e soprattutto discretamente faticosa per le gambe ormai stanche. Rientro alla Madonna del Lago da dove seguendo la strada militare rientro lungamente al parcheggio di Bousson ... stanco ma soddisfatto di questo "concatenamento".
Seguo la buona traccia che va a riprendere la mulattiera a quota 1950 circa per poi, in leggera salita, raggiungere la Madonna del Lago Nero. La strada è fresata da un gatto delle nevi, sembra l'arrivo di una pista e seguendola transito davanti alla Capanna Mautino ma non mi fermo. Ora ci sono i "binari" della pista da fondo che continuo a seguire finchè non mi rendo conto che mi sta portando nella direzione sbagliata. Per dossi e vallette e senza difficoltà mi riporto sul giusto itinerario anche se non vedo nessuna traccia di salita. Tra l'altro le nebbie prendono il sopravvento e visti gli ampi spazi di questo versante, sono costretto ad orientarmi con il gps ... nessun riferimento visibile. Già mi vedo a barcollare nel white-out in discesa ma continuo comunque a salire fino a superare l'ultimo ripido pendio e giungere in vetta.
So che degli impianti di risalita sono a poche decine di metri da me ma, oltre a non vederli, non ne sento il rumore ... oggi c'è un particolare silenzio. Inizio a scendere su neve dura ma con un buon grip e la visibilità tutto sommato è meglio di quel che pensassi. In breve ritransito dalla Capanna e poi alla Madonna del Lago Nero. Le nuvole, sempre presenti, sembrano essersi alzate e quindi posso ripellare e iniziare a salire verso Cima Fournier. Diversamente da quanto mi aspettassi non c'è nessuna traccia di salita e mi tocca quindi tracciare ... esercizio a cui oggi dedicherò un bel po' di dislivello ... non si sprofonda tanto ma la neve è leggermente crostosa. In ogni modo riesco a prendere il mio giusto ritmo e salgo costante. Evito la parte più ripida sotto la vetta puntando ad un colletto a destra della cima e poi salendo lungo il largo spallone.
Molto vicino in linea d'aria vedo il Mone Begino ma oggi non mi sembra il caso di percorrere la cresta innevata che sembra sufficientemente carica. Purtroppo lo Chaberton che qui domina il panorama non è visibile. Tolte le pelli scendo seguendo la mia traccia di salita fino a quota 2100 circa per poi, poco sotto, ri-ripellare e iniziare la salita verso il Col Begino. Riparto a tracciare su pendii immacolati ma almeno ora il caldo ha ammorbidito la crosticina di stamattina. Gli ampi spazi permettono di scegliere il percorso che più si gradisce fino all'ultimo strappetto sotto al colle.
Dal Colle seguo la dorsale verso destra, perdo qualche metro di dislivello, poi supero pochi metri ripidi, poi ancora dorsale e giungo in vetta al Monte Begino. Tornato al Colle scendo spostandomi gradualmente verso destra fino a quota 2200 circa per ri-ri-ripellare e ri-ri-ritracciare verso il Monte Corbioun. Seguo un itinerario che mi faccia stare sufficientemente lontano dal versante ripido del Corbioun da cui potenzialmente potrebbe venir giù qualcosa anche se oggi la situazione ... almeno qui ... sembra molto tranquilla. Raggiungo una sorta di colletto dove mi attende la dorsale finale che percorro con attenzione, valutando bene la traiettoria da seguire presentando dei tratti ripidi. Arrivo a pochi metri dalla vetta e la cresta si fa più stretta ma non ho voglia di togliere gli sci e quindi la raggiungo quasi a "scaletta".
Tornato indietro dei pochi metri metto via definitivamente le pelli ... finalmente ... e mi avvio per la discesa. La dorsale presenta neve bella ma purtroppo è necessario sciare con attenzione poi dal colletto in giù, anche se per un breve tratto, mi godo la bella neve fino a quando questa non diventa molto pesante e poco sciabile ...e soprattutto discretamente faticosa per le gambe ormai stanche. Rientro alla Madonna del Lago da dove seguendo la strada militare rientro lungamente al parcheggio di Bousson ... stanco ma soddisfatto di questo "concatenamento".
Tourengänger:
Andrea!

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