Balmeten
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Nonostante sia un mercoledì siamo ben in 5 stipati in macchina e diretti oltre il Gottardo per cercare qualche nuovo itinerario scialpinistico. Parcheggiamo a Schattdorf e prendiamo la piccola funivia che ci porterà a Haldi, amena località avvolta nelle nebbie ma le previsioni sentite strada facendo dicono che ne usciremo presto.
Infatti già poco dopo 200 metri di dislivello e un po' di labirinto per trovare la giusta direzione, si inizia ad intravedere il sole e intorno a noi si apre il sipario sulle cime circostanti ... spettacolo! Non è senza emozione che successivamente ci portiamo ai margini di un anfiteatro di pareti ... ci sentiamo sospesi tra la nebbia alle nostre spalle e muri di roccia davanti a noi.
Con l'utilizzo dei rampant proseguiamo sul percorso, risalendo fino sopra i 2000 metri dove inizia un traverso che ci porta sotto all'ultima ripida salita per giungere alla base della Balmeter Grat, un'ampia dorsale che seguiamo senza difficoltà fino in vetta.
La zona di vetta assomiglia molto a quella del Cazzola, tanto che sia io che Marcello notiamo le somiglianze ma oggi posso godere del panorama su tante cime: alcune ambite, altre salite e tante altre che destano curiosità e la voglia già di ripartire.
In discesa, appena possibile, tagliamo a sinistra (nel senso di marcia) sia per evitare una breve risalitina lungo la dorsale, sia per andare a "recuperare" Oscar che, in accordo, era rimasto indietro. Affrontiamo il veloce traverso e poi proviamo a cercare le zone dove sembra esserci neve migliore e, a tratti, qualche bella curva riusciamo a farla.
Nei pressi di uno skilift poco sopra le case di Haldi, come da programma, evitiamo di tornare a riprendere la funivia per scendere direttamente a Schattdorf visto che sembra esserci neve fino in paese. Ci ributtiamo tra le nebbie, così tra cartina e gps, riusciamo a districarci tra le varie stradine per evitare di infilarci in qualche bosco difficilmente sciabile. Anche qualche vecchia traccia ci da una mano nell'orientamento. Riusciamo così a farci una discreta sciata fino ad un boschetto, dove siamo costretti a mettere gli sci in spalla per una decina di minuti per poi rimetterli "al loro posto" e fare le ultime curve fino in paese, a 5 minuti a piedi dal parcheggio.
Gran bella zona che merita sicuramente una nuova visita, magari sperando di riuscire a compiere una bella ascesa ad una cima nel cassetto da tempo.
Infatti già poco dopo 200 metri di dislivello e un po' di labirinto per trovare la giusta direzione, si inizia ad intravedere il sole e intorno a noi si apre il sipario sulle cime circostanti ... spettacolo! Non è senza emozione che successivamente ci portiamo ai margini di un anfiteatro di pareti ... ci sentiamo sospesi tra la nebbia alle nostre spalle e muri di roccia davanti a noi.
Con l'utilizzo dei rampant proseguiamo sul percorso, risalendo fino sopra i 2000 metri dove inizia un traverso che ci porta sotto all'ultima ripida salita per giungere alla base della Balmeter Grat, un'ampia dorsale che seguiamo senza difficoltà fino in vetta.
La zona di vetta assomiglia molto a quella del Cazzola, tanto che sia io che Marcello notiamo le somiglianze ma oggi posso godere del panorama su tante cime: alcune ambite, altre salite e tante altre che destano curiosità e la voglia già di ripartire.
In discesa, appena possibile, tagliamo a sinistra (nel senso di marcia) sia per evitare una breve risalitina lungo la dorsale, sia per andare a "recuperare" Oscar che, in accordo, era rimasto indietro. Affrontiamo il veloce traverso e poi proviamo a cercare le zone dove sembra esserci neve migliore e, a tratti, qualche bella curva riusciamo a farla.
Nei pressi di uno skilift poco sopra le case di Haldi, come da programma, evitiamo di tornare a riprendere la funivia per scendere direttamente a Schattdorf visto che sembra esserci neve fino in paese. Ci ributtiamo tra le nebbie, così tra cartina e gps, riusciamo a districarci tra le varie stradine per evitare di infilarci in qualche bosco difficilmente sciabile. Anche qualche vecchia traccia ci da una mano nell'orientamento. Riusciamo così a farci una discreta sciata fino ad un boschetto, dove siamo costretti a mettere gli sci in spalla per una decina di minuti per poi rimetterli "al loro posto" e fare le ultime curve fino in paese, a 5 minuti a piedi dal parcheggio.
Gran bella zona che merita sicuramente una nuova visita, magari sperando di riuscire a compiere una bella ascesa ad una cima nel cassetto da tempo.
Tourengänger:
Andrea!

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Kommentare (2)