1ª cascata di Cittiglio - Poggio Sant'Elsa


Publiziert von paoloski , 16. Januar 2017 um 12:47.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:15 Januar 2017
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:15
Aufstieg: 750 m
Abstieg: 750 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Varese prendere per Laveno, giunti a Cittiiglio, passare il semaforo prospiciente l'ospedale posto al bivio con la strada che sale a Vararo, proseguire verso Laveno finchè sulla destra, all'altezza del Mobilificio Monti, si incontra via Roma, percorrerla tutta finchè sulla sinistra non si trova via Laveno, 30 metri più avanti, sulla sinistra vi è un ampio parcheggio.
Zufahrt zum Ankunftspunkt:La strada tagliafuoco arriva più o meno nello stesso punto in cui si diparte la strada per le cascate.
Kartennummer:Via Verde Varesina - Istituto Geografico De Agostini scala 1:35000

Oggi abbiamo a disposizione solo il pomeriggio. Meta prescelta è il Sasso del Ferro ma con un'iniziale digressione per la prima cascata di Cittiglio.
Sarebbe interessante salire anche alla seconda ed alla terza ma, a parte il divieto di accesso, dalle relazioni che compaiono su Hikr il percorso sembra alquanto complicato già nella bella stagione, ora, con neve e ghiaccio, è meglio lasciar perdere.
Parcheggiamo in via Laveno, a Cittiglio alta e ci avviamo verso Ovest, sorpassiamo il lavatoio e saliamo per via Pianella, vi sono dei cartelli indicanti le cascate, li seguiamo fino ad arrivare nei pressi dell'area feste, poco più avanti c'è la prima cascata che però rimane un po' nascosta dalla parete rocciosa sporgente. Per vederla meglio e fare una fotografia mi arrampico sulle rocce poste di fronte, è al massimo un primo grado ma ricoperto di neve, è richiesta un po' di prudenza anche perchè di finire nell'acqua gelida non ho molta voglia. Scatto la foto, ritorno alla base e chiedo a Monica se vuole salire a sua volta, saggiamente declina: si accontenterà di vedere la fotografia.
Torniamo a Cittiglio e dopo un po' di tentativi infruttuosi e conseguenti vai e vieni, troviamo la stradina che ci porta in località Sciareda ed al tracciato della 3V, poco più avanti, in corrispondenza di un impianto dell'acquedotto troviamo il bivio con il sentiero che sale a Cujaga e al Poggio Sant'Elsa. È decisamente ripido e, con tutta evidenza, non frequentatissimo.
L'ultima, e unica, volta che salii da qui fu una quindicina di anni fa per una corsa in montagna, da allora la situazione è decisamente peggiorata: è un continuo scavalcare o strisciare sotto alberi abbattuti, vi sono alcuni tratti franati e rovi dovunque. Il sentiero a volte diviene una traccia con punti esposti ma i segnavia sono onnipresenti, il tracciato alterna tratti decisamente ripidi ad altri quasi in piano o addirittura in discesa quando si devono superare delle placche rocciose.
Con gran fatica raggiungiamo finalmente la pista tagliafuoco, da qui tutto è più semplice, raggiungiamo Cujaga, passiamo sotto la funivia e proseguiamo sulla pista che fa un lungo giro in senso orario per raggiungere, dopo il bivio per Casere, Poggio Sant'Elsa da Ovest. Questo tratto è già in ombra e sferzato da un vento gelido.
Incontriamo due gitanti piuttosto incerti e sommariamente attrezzati, lui mi dice che vogliono raggiungere il Sasso del Ferro e da lì scendere direttamente a Laveno....non vedendoli dotati di parapendio tiro fuori la cartina e gli mostro il percorso che scende da Casere, visto l'abbigliamento (cappottino e stivali lei, giaccavento e scarpe da città lui) e vista l'ora l'ideale sarebbe che si affrettassero a scendere. Spero l'abbiano fatto. Noi proseguiamo rapidamente, perchè anche se a scendere con il buio ormai ci stiamo facendo l'abitudine, vorremmo vedere il panorama dal Poggio con ancora un po' di luce.
Finalmente ci siamo, il sole sta già tramontando, il vento è gelido ma abbiamo il tempo di fare qualche foto ed ammirare il panorama che, come ricordavo, è veramente fantastico.
Ora giù veloci che per arrivare all'auto ci vorrà senz'altro più di un'ora!
Ripercorriamo il percorso fatto per salire ma poi ci guardiamo bene dal rifare il sentiero: proseguiamo sulla pista tagliafuoco che, come scopriremo, arriva a poca distanza da via Pianelle e dalla nostra auto. Riusciamo a non accendere le frontali fino alle 18, non c'è la Luna ma solo una gran stellata e le luci del fondovalle sono decisamente intense.Alle 18,20 siamo al parcheggio. I marron glacès che ci siamo portati ce li mangiamo in auto!

Certo partendo al mattino si sarebbe potuto salire anche al Sasso del Ferro ma anche così è stata una bella gita. Il panorama dal Poggio Sant'Elsa è uno dei migliori fra i tanti che le nostre zone offrono.
Difficoltà: T3+ per il raccordo con la pista tagliafuoco, il tracciato è decisamente in pessime condizioni. Il resto del percorso T2, certo se fatto alla luce del giorno, sennò è un po' più complicato.

Tourengänger: paoloski
Communities: Hikr in italiano


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen


Kommentar hinzufügen»